Prima che arrivasse la DNA era lo sportivone di famiglia, premiato da 180.000 unità vendute in tre anni suddivise tra 50, 125 e 180. Ora che è diventato grande, non vuole più solo divertire. La maturità lo ha portato ad essere anche più sensibile verso l'ecologia e l'abbattimento del rumore. E poiché il futuro dei motori a due tempi sarà sempre più difficile, anche il moto-scooter Gilera si adegua ai tempi, che nel suo caso diventano 4.
COM’È Due nuove motorizzazioni a quattro tempi della serie LEADER animano ora le versioni VX e VXR del Gilera Runner, che vanno ad affiancare le pepate versioni a due tempi. Quattro tempi: secondo Piaggio è questa la strada da percorrere per costruire mezzi sempre più ecologici, in grado di abbattere realmente le emissioni inquinanti. Una bella sfida che come risultato ha portato alla creazione dei motori della serie LEADER (Low Emission ADvanced Engine Range). I quattro tempi progettati a Pontedera sono quanto di più avanzato si possa avere oggi su uno scooter. L’alta tecnologia è ben rappresentata dalle dimensioni compatte, dal raffreddamento a liquido e dalla testata a quattro valvole, una soluzione quasi irrinunciabile per ottenere prestazioni competitive anche da motori di piccola cilindrata.
UNA SOLUZIONE CHE NON STONA
La cosa si fa ancor più interessante se a montare i nuovi motori non è un tranquillo scooterone ma l’adrenalinico Runner. Saranno in grado i motori a quattro tempi di reggere la sfida con i più aggressivi 2T? Guardando i dati tecnici parrebbe proprio di si. Questi motori non sfigurano nemmeno su un veicolo d’impostazione sportiva come il Runner. Sono 15 i cavalli a 9700 giri per il VX 125, in pratica il massimo per poter essere guidato senza patente. Non soggetto ad alcuna limitazione legislativa, il VXR 180 sfodera gli artigli erogando la bella potenza di 20 cavalli a 8500 giri, ovvero appena inferiore da quella del due tempi di analoga cilindrata. Tutto senza sforare le severe norme antinquinamento Euro 1 e, soprattutto, con consumi che dovrebbero attestarsi sui 27/28 chilometri/litro, percorrenze molto spesso inarrivabili per gli stessi scooter 50.NUOVE SOSPENSIONI
Non sono solo i motori ad essere nuovi, le migliorie hanno interessato anche il reparto sospensioni che ora può contare su una rinnovata forcella idraulica con steli da ben 35 millimetri (la stessa unità è stata montata anche sui Runner 2T) e su due ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico molla, uno lavora sul motore, l’altro su un braccio di alluminio che funge anche da supporto per l’impianto di scarico.Per il resto non è cambiato nulla, o quasi. Il telaio, vero punto di forza del Runner, è ancora a culla chiusa di acciaio, le ruote sono ancora da 12 pollici, calzate da pneumatici di sezione generosa (120/70 davanti 130/70 dietro), la frenata è ancora affidata ai due dischi da 220 mm.
COLORI ADOLESCENTI
Nuove anche le grafiche, forse fin troppo appariscenti per mezzi che con questi motori non sono più dedicati solo ai ragazzini. Anche i prezzi sono da grandi, le nuove motorizzazioni hanno fatto lievitare il prezzo del Runner VXR 180 fino a sfiorare i 7 milioni (6.990.000 per essere precisi) mentre il 125 costa esattamente 300.000 lire in meno.COME VASalita a scavalco, pedana ridotta ai minimi termini, impostazione sportiva. In sella si ritrovano intatte tutte le caratteristiche del moto-scoter Gilera, anche la sella alta, che con i suoi 82 centimetri dal suolo non facilità certo la vita a chi è di gamba corta. I motori quattro tempi non hanno insomma snaturato la filosofia del Runner.
SILENZIO, SI PARTE
Sentire il tranquillo borbottio del 4t al posto del rumore argentino cui eravamo abituati fa sinceramente un po’ impressione. Il motore che frulla sotto le plastiche si riconferma come uno dei più civili della categoria. Silenzioso di meccanica e di scarico, rapido nel raggiungere la temperatura di funzionamento e soprattutto totalmente esente dal dazio delle vibrazioni questo mono c’è piaciuto davvero, in entrambe le cilindrate.POTENZA MORBIDA
Queste nuove motorizzazioni si difendono bene anche per quel che riguarda le prestazioni assolute. Certo lo spunto prepotente del due tempi (soprattutto del 180) era un’altra cosa, l’aggressività ha lasciato spazio ad accelerazioni più fluide, meno impegnative da gestire. Il 180 in particolare si fa apprezzare per la trasmissione, davvero a punto che aiuta il motore nell’erogare la buona dotazione di cavalleria. Non ci vuole molto lancio per vedere la lancetta del tachimetro sfiorare i 130 indicati. I 120 reali sono dunque facilmente alla portata del Runner VXR. Ottime anche le prestazioni del VX 125, molto vicino al 180 quanto a velocità massima ma penalizzato in accelerazione da una trasmissione che è parsa decisamente meno a punto di quella VXR.BARICENTRO ALTO
Il peso non è elevato ma Runner denuncia un baricentro piuttosto alto che rende la guida meno intuitiva di quel che ci si aspetterebbe da un veicolo che sulla bilancia fa segnare solo 119 chilogrammi. Le migliorie apportate alle sospensioni si fanno sentire soprattutto a livello di comfort. Il Runner affronta deciso buche e sconnessioni dell’asfalto senza che si creino scompensi alla ciclistica o sbacchettamenti al manubrio, apprezzabile in particolare il lavoro svolto dalla nuova forcella.LISCIO È MEGLIO
Purtroppo, invece, non è cambiato il comportamento in inserimento di curva, la forcella molto "in piedi" e la poca omogeneità di risposta tra anteriore e posteriore fanno si che nella discesa in piega il Runner non trasmetta grande feeling al pilota. Basta un piccolo avvallamento e il moto-scooter Gilera tende ad allargare la traiettoria. E’ rimasta inoltre la fastidiosa reticenza a scendere in piega quando si entra in curva con i freni ancora tirati. Se l’asfalto è liscio, però, nessun problema: una volta impostata la traiettoria Runner corre via sicuro, quel magico tubo che chiude la culla fa sentire tutto il suo benefico effetto.FRENI DI CARATTERE
Differenze di carattere arrivano anche dall’impianto frenante. Nel complesso il potere decelerante è ottimo ma vista l’impostazione quasi motociclistica del Runner avremmo preferito una frenata più incisiva all’anteriore. Allo stato attuale, il freno più potente è il posteriore che arriva troppo in fretta al bloccaggio, mentre per ottenere un buona risposta dal disco anteriore occorre spremere molto la leva. Va detto comunque che gli esemplari provati avevano pochi chilometri all’attivo e i freni, si sa, meritano sempre un buon rodaggio prima di essere giudicati.