Nasce per correre il TTXGP ed è al momento quanto di meglio la tecnologia italiana dell'elettrico è in grado di offrire. Più di 70 cavalli e 40 km di autonomia per correre e divertirsi nel silenzio più assoluto. Siamo riusciti a provarla. Foto di: Damiano Fiorentini
SI INIZIA DALLE GARE Se il momento di vedere una moto elettrica circolante per strada sembra ancora non vicinissimo, sono però le competizioni a dare impulso allo sviluppo di queste moto. Già, le gare. Sono proprio loro il banco prova perfetto per sperimentare nuove soluzioni, per cercare, magari anche sbagliando, strade nuove che consentano un domani di avere veicoli elettrici poco costosi, veloci, affidabili, leggeri e con un'autonomia adeguata.
SI INIZIA AL MUGELLOLa "prima" Italiana del TTXGP si terrà il prossimo 29 Agosto al Mugello; seguiranno gare all'autodromo di Franciacorta (5-6 settembre), a Vallelunga (11-12 settembre) e ancora al Mugello il 25-26 settembre. In più verrà disputata una finale europea ad Albacete il 23-24 Ottobre. Insomma, se vedete correre moto nel più totale silenzio vi intriga fate un salto in pista in quelle date.
IN GARADA SEMPRE Per chi non lo sapesse la CRP non è un'azienda di sognatori della Silicon Valley, ma ha sede a Modena nella patria del "mutor" e da sempre impegnata nella realizzazioni di componenti ad altissima tecnologia per le competizioni, compresi cambi in titanio per le Formula 1. Insomma, qui sanno di cosa si parla quando si dice la parola competizione e se si sono buttati anima e corpo nelle gare per moto elettriche è per farlo da protagonisti.
ULTIMA EVOLUZIONE La 1.2 è l'ultima evoluzione della loro eCRP. La moto "quasi" pronta per correre nel campionato è la stessa che abbiamo potuto assaggiare per tre giri del Motodromo di Castelletto di Branduzzo. Una moto che va detto non è l'elettrificazione di un progetto esistente ma un'elettrica "nativa". In CRP hanno quindi sviluppato una ciclistica ad hoc per questa moto che alla fine è grande più o meno come una 250 GP.
POLIMERI DI LITIO Qui in mezzo al telaio alloggiano le batterie: 53 kg di polimeri di Litio che si caricano in tre ore fino a 104 Volt e assicurano 40 km di alimentazione per i due motori Agni 95 a corrente continua capaci di un picco massimo di potenza di circa 52 kW, più o meno 71 cavalli. La gestione elettronica prevede un acceleratore ride by wire e una strumentazione essenziale ma completissima che fornisce tutte le indicazioni sullo stato di carica e sulla temperatura delle varie celle, oltre che dei motori.
IN VENDITA O A NOLEGGIO La CRP conta di vendere (40.000 ? il prezzo) o affittare queste moto (5000 ? a gara, 18.000 ? per tutte le 4 prove) per le gare del TTXGP, fornendo anche l'assistenza necessaria ai piloti e addirittura il trasporto in pista della moto.
MONOMARCIACerto è che guidare cambiando "a orecchio" qui è una cosa piuttosto complicata. Anche perché il cambio non c'è proprio per le caratteristiche intrinseche del motore elettrico, che offre il massimo della coppia a zero giri. Il briefing con il direttore tecnico Giampiero Testoni e con Roberto Locatelli, che sta lavorando con la CRP allo sviluppo della moto, è breve ma interessante; la moto si "arma" premendo dei normali interruttori di massa sul semimanubrio sinistro, si sentono due scatti metallici, dopodiché basta accelerare e si parte.
OCCHIO CHE ARRIVO!E poi… c'è anche il clacson, obbligatorio per regolamento. Si perché sentire una moto elettrica che sopraggiunge alle spalle mentre si è in gara è praticamente impossibile, per cui per avvisare il pilota che ci precede che stiamo arrivando… suoniamo. La cosa può apparire buffa ma uno dei principali problemi delle moto elettriche è proprio quello di farsi sentire, anche quando si spostano nel paddock.
SIBILO POTENTEDai motori solo un sibilo, tocchi il gas e lei va, decisa. La risposta all'acceleratore è comunque sempre morbida, si vede che il ride by wire lavora molto bene e modula la potenza; l'accelerazione è buona. Il corto rettilineo di Castelletto basta a superare i 120 orari, non molto lontano dalle velocità che si può raggiungere con una moto da motard. Tenendo conto che siamo al 60% non è affatto male.
COME SCORRE Per cui ci si deve abituare a questa grande scorrevolezza che sicuramente piacerà ai piloti di moto a due tempi, abituati ad avere le moto molto "libere" in curva. In questo senso una moto elettrica potrebbe essere perfetta per insegnare ai ragazzi l'arte di entrare forte in curva… Dopo il primo giro di apprendistato ci do un po' dentro, la potenza non è eclatante ma la eCRP fila via tra le curve che è un piacere, vorrei quasi essere in una pista vera per provarla in tutto il suo potenziale. La frenata adesso è fin troppo esuberante, e anche senza il freno motore i due dischi anteriori fermano la moto in poco tempo, forse ne basterebbe uno.
SHHH CI SI DIVERTE Terzo giro, sono a mio agio, senza sfruttare il freno motore entro in curva forte e regolo la velocità con il freno posteriore, ai rumori di contorno non faccio più nemmeno caso e sto iniziando anche a divertirmi. Vorrei liberare l'ammortizzatore di sterzo e lavorare sull'assetto, insomma sono già entrato in "configurazione gara" e del motore che c'è sotto le carene non mi interessa più niente. Sì, anche senza rumore ci si può divertire e molto.