La Ducati Streetfighter V2 S 2025 è una moto del tutto nuova, nella tecnica. Ne abbiamo parlato in modo dettagliato qui. Altrettanto importante è commentare la sterzata decisa che ha fatto nell'ambito del posizionamento. Il modello precedente, col suo bicilindrico Superquadro di quasi 1.000 cc e una potenza dichiarata di 153 CV, rappresentava una sorta di trait d'union tra le nude ''medie'' e le ''maxi'', posizionandosi addirittura più vicino a quest'ultime. Ora invece la 'Fighter V2 è una ''media'' a tutti gli effetti, da un punto di vista tecnico. 890 cc, 120 CV, 93 Nm e 175 kg (in ordine di marcia, senza carburante) sono dati che delineano un quadro inequivocabile. L'unica grandezza rimasta da nuda di una classe diversa è il prezzo di 18.290 euro f.c. (la Streetfighter V2 standard costa 15.890 euro; le versioni A2 con potenza limitata a 35 kW costano 1.000 euro in meno). Ragioneremo su questo punto tra non molto.
Streetfighter V2 S 2025, buona la prima!
Abbiamo guidato la nuova Streetfighter V2 S 2025 in Andalusia su di un bel percorso stradale snodato alle spalle della città di Almeria. Non c'è che dire, è riuscita: maneggevole, precisa, facile, grintosa proprio come ci si aspetta da un'ottima naked media di indole sportiva. Ragionevolmente bassa di sella e dotata di una vita snella, permette già a chi è proprietario di un'altezza di 175 cm di toccare terra in modo sicuro. Ha una triangolazione riuscita e di estrazione chiara. Il busto è generosamente proteso e il carico sui polsi è proporzionato di conseguenza. Sulle prime ci si preoccupa di affaticarsi in fretta, invece si arriva a fine giornata senza indolenzimenti. Il manubrio è piacevolmente largo, i fianchi e il serbatoio sono invece apprezzabilmente magri tra le gambe.
Streetfighter V2 S 2025, non solo grinta e piegoni
Pronti via si scopre una Streetfighter V2 S educata più del previsto e capace di modi gentili. La sella è comoda, l'assetto digerisce le sconnessioni meglio di quanto ci si aspetterebbe alla guida di una moto così sportiva. Il nuovo motore V2 è complessivamente silenzioso e vibra avvertibilmente, per quanto in modo tollerabile, da 6.000 giri/min in su. A regimi inferiori, ovvero quando si guida senza voler andar forte, è molto ben equilibrato e quindi confortevole. Il cruise control torna utile nei trasferimenti, la strumentazione è chiara, luminosa, ben leggibile, e propulsore e freni sono capaci di una apprezzabile gentilezza. La risposta al gas del V2 è dolce, precisa, e la sua regolarità di funzionamento è di ottimo livello, diremmo paragonabile a quella dei migliori twin sportivi in circolazione. Già a 2.000 giri/min si riprende velocità fluidamente e con una certa soddisfacente grinta, e si dispone di un cambio preciso, rapido, con innesti contrastati il giusto; un piacere, da usare. Solo dalla frizione vorremmo una minor esigenza in termini di sforzo richiesto alla leva. Non tanto nel misto, quando si usa perlopiù il cambio elettronico, ma in città, dove arresti e ripartenze sono frequenti.
Streetfighter V2 S 2025, scalda tanto?
Quello del calore è un tema... caldo, parlando in generale di comfort e per varie ragioni saremmo stati davvero curiosi di poter approfondire l'argomento, nel corso di questo test. I bicilindrici a V capita ne trasmettano parecchio alle gambe e al sedere del pilota, banalmente perché il cilindro posteriore si trova di norma esattamente tra le gambe. Accade anche sulla 'Fighter, di trovare il cilindro posteriore in una posizione poco promettente. Tuttavia non abbiamo riscontri da dare, perché giornate fresche come quella che abbiamo trovato nascondono sempre eventuali criticità in tal senso.
Streetfighter V2 S 2025, arma da ''misto''
Su di un bel misto, la nuova Streetfighter V2 è davvero gustosa. L'assetto permette di spingere a volontà avendo comunque confidenza sui fondi imperfetti, e si hanno a disposizione una gradevole maneggevolezza e rapidità di esecuzione, e rigore da vendere. Così ci si godono sia i tratti tortuosi, dove serve continuare a cambiare direzione e a infilare curvini, sia quelli scorrevoli, dove si disegnano linee precise piegando tanto e ad alta velocità, col ginocchio e il busto puntati verso l'interno della curva. I freni hanno sempre la potenza che serve e la modulabilità necessaria a ''portare'' la staccata fin dentro la curva. E il motore è tanto bello. Oltre alle buone caratteristiche di cui sopra, ha medi grintosi e un allungo deciso e coinvolgente, arricchito a livello sensoriale da una piacevole ''voce'' di aspirazione.
Streetfighter V2 S 2025, i difetti e le ragioni per comprarla
Al netto di una marginale attitudine a pennellare linee più ''morbide'' delle migliori concorrenti (è come fosse un po' lunga e quindi naturalmente poco predisposta a disegnare traiettorie molto strette) e di una lieve resistenza a guadagnare gradi di piega quando ci si infila in curva col freno anteriore bello tirato, la Streetfighter V2 S, a livello di efficacia, si pone in diretta competizione con il riferimento di categoria, la Street Triple RS di Triumph. Mancando a livello dinamico una netta superiorità da parte della Ducati che giustifichi la consistente differenza di prezzo di 5.000 euro - a livello di prestazioni e guida giocano nello stesso campionato -, la scelta tra le due a favore della 'Fighter sarà necessariamente guidata da altro: il peso del brand, l'ammirevole cura delle finiture, l'unicità del design, la ricchezza dell'allestimento.