Il ruota alta Spagnolo cresce di cilindrata e si butta nel segmento dei 300. Fra le sue doti, il prezzo competitivo e il motore italiano, fra i migliori della categoria.
COMPETIZIONE ORIENTALE E' da poco arrivata sul mercato questa nuova versione dello scooter ruota alta Derbi, pensato per controbattere l'offensiva dei "300"più economici con passaporto orientale. La sua nascita non stupisce, quindi, soprattutto considerando che il suo omologo Aprilia, lo Sporcity da cui il Rambla deriva strettamente, già da un paio di stagioni è passato alla cilindrata più richiesta del momento.
QUASAR PER TUTTI Così l'unica novità vera nella gamma del Derbi Rambla è rappresentato dall'ormai classico motore Quasar di 278 cc, che come l'erba gramigna piano piano si sta infilando sotto le plastiche di tutti i mezzi del Gruppo Piaggio in questa fascia di cilindrata. Il nuovo Rambla 300 si affianca così al 125, che rimane invariato per il 2011, salvo le colorazioni che prevedono ora l'immancabile bianco, un nero pastello e un bel grigio opaco.
DETTAGLI AGGRESSIVI L'estetica del Rambla è al tempo stesso sbarazzina e aggressiva e si avvantaggia di questa scelta cromatica, soprattutto perché ben si abbina alle finiture scelte per il cupolino di serie - di un fumé particolarmente scuro - e della sella, impreziosita dalle cuciture rosse a contrasto. In termini di praticità, poi, lo scooter spagnolo si allinea alla concorrenza di pari impostazione, con un vano sottosella abbastanza capiente (ci sta un jet con visiera) e un più piccolo scomparto nel retro scudo.
PIU' PICCOLA E' MEGLIO Caratteristica distintiva del Rambla, comunque, rimane la sua dotazione tecnica, essendo uno dei pochi del suo segmento (assieme, ovviamente allo Sportcity) a non aver scelto le ruote da 16" a favore di una misura intermedia, da 15" su entrambi gli assi. Questa dotazione porta dei vantaggi in termini di guidabilità, anche perché fa da contorno a un telaio tradizionale dalle dimensioni compatte e a una gommatura generosa: 120/70 all'anteriore e 130(80 al posteriore.
SUPER FRENI Il fatto che questo Rambla nasca per essere guidato sul serio, poi, è evidente nella dotazione dell'impianto frenante, per il quale si è mantenuto il doppio disco anteriore da 260mm e il disco singolo posteriore da 220 già visti sul precedente Rambla 250. Un impianto di tutto rispetto e in grado di calmare i bollenti spirito del ruota alta spagnolo, che mette sul piatto della bilancia un peso di 146 kg a secco e una potenza di ben 16,5 kW (22,5 cv).
PREZZO D'ATTACCO Non sono più dati al top della categoria (il nuovo Kymco People ne dichiara oltre 28), ma il motore di origine Piaggio rimane uno fra i più dotati in termini di erogazione della coppia, anche se per il Rambla non viene dichiarato un dato ufficiale (per l'Aprilia si parla di 22 Nm). Di scuro, però, lo scooter Rambla può contare su un posizionamento di prezzo aggressivo, con un listino che parte da 3.590 euro, circa 500 euro in meno del "parente" veneto e competitivo ance nei confronti della concorrenza estera.
TUTTO A POSTOLa posizione in sella al Rambla è comoda e naturale. Il piano di seduta è basso (775mm) e la forma della sella stessa è stato studiato per offrire un comodo appoggio in corsa e ampio spazio per le estremità di chi guida quando è necessario fermarsi. Pedana e scudo, d'altro canto, sono piuttosto contenuti come larghezza, per cui la protezione aerodinamica non è un granché.
BENE ANCHE IN DUESpazio in sella c'è anche per un eventuale passeggero, che sfrutta una porzione a lui dedicata e solo di poco sopraelevata, un comodo portapacchi con maniglioni integrati e pedane di tipo estraibile e, quindi, fuori dalla sagoma del veicolo. Per chi volesse adeguare l'assetto alla presenza del secondo, poi, la coppia di ammortizzatori posteriori è regolabile nel precarico.
SOSPENSIONI A PUNTO Lo scooter spagnolo può comunque contare su una dotazione in termini di sospensioni allineata al meglio del segmento, con una forcella da 35mm e la citata coppia di molle posteriore, il cui funzionamento regala al Rambla un comportamento su strada sicuro e divertente. Come già accadeva sul 250, infatti, anche sul 300 ci si può concedere uno stile di guida un po' più allegro, grazie alle qualità della ciclistica e al buon appoggio della generosa gommatura.
CARATTERE RUSPANTE Come sempre, poi, il motore di origine Piaggio non sfigura e permette al Rambla 300 di avere prestazioni di tutto rispetto, sia in accelerazione da fermo, sia come velocità massima. Rispetto ad altri scooter dotati dello stesso motore, però, sul Derbi c'è qualche vibrazione di troppo, ma che non arrivano mai a un livello tale da creare un reale disturbo.
BENZINAIO AMICO Un po' meno semplice è soprassedere sulla limitata capacità del serbatoio del Rambla 300, di soli 7,5 litri. Non che il Rambla consumi più della media ma, vista a destinazione d'uso dei "300", il rischio è che l'autonomia sia un po' ridotta e imponga qualche sosta di troppo dal benzinaio. Anche perché, considerando le prestazioni del motore, non è così facile "fare i bravi" e mantenere un'andatura che tenga conto dei consumi e metta da parte il divertimento.
DIVERTE E FRENA FORTE Divertimento che è assolutamente alla portata di questo scooter, sul quale a una rotazione completa della manopola destra corrisponde una progressione gustosa e priva di incertezze. Il merito va, come detto, al motore, ma anche a una trasmissione a punto, che dà una bella sensazione di rapporto diretto fra apertura del gas e spinta conseguente. Da riferimento anche la frenata, cui contribuiscono il buon equilibrio legato alla presenza di una coppia di dischi, il sostegno adeguato della forcella e l'impronta a terra del pneumatico anteriore da 120.