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Day by day con: Honda Silver Wing ABS


Avatar Redazionale, il 29/09/03

21 anni fa -

Viaggio? No problem. Con il Silver Wing il turismo si fa anche a ruote piccole. Uno scooterone a tutto tondo che abbiamo provato per quasi 2000 km, su tutti i percorsi. Ottimo l'ABS, migliorabile la taratura della forcella.

La promessa era quella di essere un vero GT a ruote basse. Non per nulla, il nome Silver Wing lo mette in diretta connessione con la moto più opulenta della gamma Honda. Tanto spazio, tanto comfort prestazioni autostradali di

tutto rispetto. Promessa mantenuta? In parte si. Il Silver è un cittadino con il viaggio nel DNA, un mezzo con cui farci davvero di tutto. Perché è grosso sì, ma tutto sommato ancora sfruttabile senza troppi impacci nel traffico urbano. Pesa, ma quasi non si avverte nemmeno da fermo e poi ogni timore reverenziale è presto scavalcato perché la guida del Silver Wing è a portata di bambino.

Facile davvero, il baricentro è rasoterra e la sella bassa ti mettono subito a proprio agio e lo slalom tra le auto incolonnate vien bene come con un

cinquantino. Il comfort in città è davvero elevato, le sospensioni soffici digeriscono pavé e tombini come il brodino della nonna, non si chiede di meglio. L’unica avvertenza è nel dare gas quando piove, soprattutto sui sampietrini. Perché di grinta in accelerazione il Silver ne ha davvero tanta e sul viscido se non si ha un minimo di

riguardo ci scappa qualche perdita di aderenza. I freni invece, sono il meglio di quanto ci si possa aspettare su uno scooter. La combinazione tra CBS e ABS, è davvero azzeccata e il Silver Wing è stato capace di riconciliarmi con i sistemi frenanti "assistiti" a me sempre un po’ antipatici.

Potenza ce n’è a sufficienza, non ho sentito l’esigenza di avere un secondo

disco all’avantreno, la ripartizione tra retrotreno a avantreno è ottimale e il bello è che non si avverte mai l’intervento a sproposito dell’ABS, nemmeno sui fondi sconnessi o difficili. Insomma, il livello raggiunto da quest’impianto è davvero elevato, almeno pari a quello eccellente della Pan European. L’unico scotto da pagare sta in una certa "spugnosità" del comando fisiologica a causa della lunghezza dei tubi idraulici che un impianto del genere impone. Il gran comfort si paga un po’ quando si tratta di "guidare" lo scooter sui percorsi extraurbani. La maneggevolezza resta sempre di alto livello, e finchè si va tranquilli nessun problema. Ma se si cede alle lusinghe di un motore pimpante qual è questo bicilindrico, la morbidezza delle sospensioni si fa sentire, soprattutto quella della forcella. Dietro si riesce a rimediare regolando il precarico dei due ammortizzatori, ma davanti la situazione va presa così com’è. Così sui curvoni veloci basta una "perturbazione" dell’asfalto perché ci scappi qualche ondeggiamento che consiglia di pelare il gas per fare rientrare la situazione nella normalità. Sul dritto, invece, nessun problema. Anche alla velocità massima il 600 Honda fila via che è una bellezza, e fila anche forte perché in un paio di occasioni sono incappato nel limitatore con la lancetta ben oltre quota 180 indicati… e il contagiri in piena zona rossa. A proposito, la strumentazione offre davvero un bel colpo d’occhio, completa e chiara in ogni situazione di luce. Protezione eccellente (solo un po’ di spinta da dietro) e la possibilità di cambiare la posizione delle gambe rendono il maxi Honda un perfetto compagno per i viaggi. Il comfort di guida è davvero elevato anche in velocità e si riescono a percorrere molti chilometri al giorno senza stancarsi. Il passeggero però è meno comodo, e soggetto a turbolenze che alla lunga lo infastidiscono.

La riprova l’ho avuta personalmente sciroppandomi un Milano-Misano Adriatico in poco più di 3 ore e mezza. Una borsa nel vano sottosella (ampio, sfruttabile, rivestito e illuminato) e un borsone sul portapacchi (la cui verniciatura tende però a sciuparsi in fretta quando ci si lega sopra qualcosa), e si può stare via anche per il week end.

Non è proprio astemio. Il motore a velocità autostradali gira parecchio e questo non favorisce i consumi che oscillano attorno ai 15-15,5 km/litro, con un’autonomia che non raggiunge mai i 200 km. Per avere un’attitudine ancor più turistica non sarebbe stato male avere un rapporto finale più lungo, avrebbe fatto "riposare" di più il motore e anche i consumi ne avrebbero tratto beneficio. Per il resto però la trasmissione del Silver Wing è davvero a punto. Frizione dall’innesto deciso ma senza strappi, variazione dei rapporti precisa e molto fluida offrono un funzionamento sempre fluido e regolare, in ogni situazione di guida.

LA SCHEDA DEL DAY BY DAY

Tempo di utilizzo: 40 giorni
Km percorsi: 1875
Dove: 45% autostrada, 35% città, 20% extraurbano
Litri benzina consumati: 121
Consumo medio: 15,49 km/l
Inconvenienti registrati: nessuno


Pubblicato da Stefano Cordara, 29/09/2003
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