Nuovo motore bialbero e dotazioni ancora migliorate. Così l'icona delle maxi tourer affronta la concorrenza. Cresce la coppia, migliora l'erogazione e si affina l'elettronica di bordo tutto per una guida ancora più gradevole.
STESSI CAVALLI, PIÙ COPPIA Se la potenza, infatti, non è variata, la coppia passa invece da 115 a 120 Nm erogati sempre a 6.000 giri. Ma andando oltre il dato di picco, quel che più conta è che l'erogazione (grazie anche all'utilizzo di una valvola allo scarico) si è "spalmata" su un arco di giri più ampio così da migliorare anche la fruibilità. L'anima sportiva del motore HP2 traspare invece dalla migliore disponibilità in allungo, il motore ora guadagnato altri 500 giri utili prima del limitatore (da 8.000 a 8.500).
SGUARDO CONOSCIUTO Rimane invariato, invece, il grande faro anteriore dalla tipica espressione "accigliata". Nel suo caso la novità sta nella regolazione del fascio luminoso, che ora avviene con un comodo comando remoto posto sulla carena. Sempre nella vista frontale, poi, si notano il nuovo parafango aerodinamicamente ottimizzato e il parabrezza regolabile elettricamente in altezza (140 mm come in precedenza) ma rivisto per migliorare la protezione all'aria e abbassare la rumorosità avvertita da chi è alla guida.
ADDIO VECCHIO CD Questo comando, oltretutto, gestisce un impianto stereo rinnovato, che abbandona il "vetusto" lettore CD inserito all'interno della carena per i nuovi formati digitali, quali MP3, iPod e le schede USB. Oltre a questi nuovi comandi, poi, la R1200RT sfoggia anche inediti serbatoi per i fluidi di freno e frizione, e ha un nuovo manubrio montato su supporti che limitano il trasferimento di vibrazioni alle mani di chi guida.
ELETTRONICA DI SECONDA GENERAZIONE La seconda generazione delle innovative sospensioni elettroniche BMW fa quindi il debutto anche sulla serie boxer, dopo aver esordito sulle recenti K1300. Rispetto al passato, le possibilità dalle regolazioni sono ancora più ampie e ora, oltre alle fasi di estensione, compressione e precarico, è possibile agire anche sulla costante elastica della molla posteriore, grazie all'utilizzo di un elastomero (Cellasto) montato sulla mola d'acciaio e a rigidità variabile.
NOVE VARIANTI Questa ulteriore funzionalità si somma a quelle classiche delle sospensioni ESA, che prevedono tre logiche di funzionamento (Comfort, Normal e Sport), incrociabili con altrettante tarature, in cui quel che conta è la presenza o meno di passeggero e bagagli. Ne scaturiscono ben nove assetti diversi che, tuttavia, non rappresentano una complicazione, perché la gestione delle sospensioni avviene tramite un comando intuitivo posto sul blocchetto elettrico sinistro.
QUATTROSTAGIONI Beh se hai una RT in garage, il problema non si pone, radio: presente, riscaldamento: presente, almeno quello delle manopole e della sella (optional in dotazione sulla nostra moto). Il che, unito alla protezione suprema garantita dalla RT, significa non mollare mai la moto anche quando l'ormai obsoleta colonnina di mercurio staziona permanentemente sotto lo zero. Comfort assoluto, ecco cosa offre la RT e la possibilità di usarla senza soffrire anche in momenti in cui di moto se ne vedono in giro ben poche. Ecco il motivo per cui questa moto l'ho usata tanto in questi i giorni nonostante nebbie, nevicate e strade infami. Per questo motivo sono sicuro che i lettori ci perdoneranno se, per una volta, a corredo del servizio mettiamo foto di cartella stampa, di sicuro più belle di quelle che avremmo fatto noi con queste strade indecenti.
CONFERME Dinamicamente, invece, non ci sono sorprese ma solo piacevoli conferme. Perché la RT si guidava un gran bene anche prima e questa non ha fatto che mantenerne intatto l'ottimo carattere dinamico migliorando solo nelle finezze delle regolazioni elettroniche delle sospensioni che si sono fatte più precise ed efficaci…
MEGLIO SOTTO I cavalli sono quelli di prima, ma la coppia più consistente rende la guida della RT migliore che in passato. C'è, naturalmente, ancora una grande elasticità (da sempre il punto di forza del boxer), ma quando si apre il gas si ottengono risposte più decise e accelerazioni più vivaci che fanno sempre comodo quando magari si viaggia a pieno carico e occorre trarsi rapidamente d'impaccio in un sorpasso. In più adesso si può anche godere del maggiore allungo perché oltre ad avere 500 giri in più a disposizione, in questa configurazione il boxer si "siede" meno quando la lancetta si avvicina alla zona rossa. Certo non sono sicuramente le prestazioni assolute ad essere nel mirino della RT, e guidandola non si sente l'esigenza di avere qualcosa in più, ma poiché nello spettro delle concorrenti rientrano anche alcune quattro cilindri ben più dotate, dare un po' di brio in più non guastava.
ESA PER FORZA In ogni caso, se siete tra quelli che ogni tanto si fanno un po' prendere la mano e si mettono in testa di insidiare gli smanettoni sui percorsi stradali, ritenete pure indispensabile l'ESA II che su questa moto ha più senso che su altre della gamma. Se l'assetto normale (e ancor più quello comfort) sono tali da privilegiare, giustamente, il comfort, l'assetto sport rende la moto più precisa e meno "dondolona" consentendo di alzare il ritmo, assecondati anche da un impianto frenante che non accusa il peso della moto ed è dotato di un ABS sempre più preciso nel rispondere alle esigenze del pilota. Se volete avere il massimo dei "paracadute" beh, aggiungete anche l'ASC.
A PORTATA DI POLLICE, PIÙ O MENO Chiudo con una nota sui nuovi comandi. Che sono ipercompatti e moderni anche se ormai… ci eravamo abituati ai comandi BMW. In ogni caso il multi controller della radio è davvero comodissimo, peccato solo che il suo arrivo abbia spostato un po' più internamente il blocchetto dei comandi per cui il pulsante degli indicatori di direzione non sia più così a portata di dito.