CI PIACE: bilanciamento ciclistico,
capacità di carico elasticità motore
NON CI PIACE: scarico alla lunga rumoroso,
sesta troppo corta per l'autostrada
CONSUMO MEDIO RILEVATO: 13,3 Km/l
PESO ALTO, MESSO IN BASSO Il peso elevato alla fine si sente nelle manovre da fermo, in cui occorre malizia e gamba solida per evitare di appoggiarla a terra. Però, alla fine, il baricentro bassissimo fa sì che la GS sia la moto più bilanciata nelle inversioni di marcia, anche perché ha un angolo di sterzo esagerato, il maggiore di tutte, che la fa girare sul classico quattrino. La protezione dall'aria è ottima anche in velocità ma non è così nettamente superiore alle concorrenti come potrebbe far pensare il suo corredo di vetri, vetrini e parabrezza.
BORSE GIGANTITra l'altro è una delle poche moto al mondo con un assetto che resta imperturbabile al variare del carico. Le borse (capientissime) sono parte integrante della moto e anche quando sono strapiene non influenzano la guida. Tra i pregi elenco anche la sella/cuscino, ampia comoda, e una posizione ergonomicamente perfetta sia in strada, sia (avendo l'accortezza di ruotare in avanti il manubrio) in fuoristrada.
Il giudizio diMarco Selvetti
MOTO STATION WAGON La Adventure ti accoglie con delle dimensioni megache si adattano bene anche a motociclisti di altezze superiori al metro e 80. Questione di sella alta, tanto per iniziare, e poi di dimensionamento generale, come il manubrio big-size. Eppure, mossi i primi metri il panzer tedesco inizia a danzare tra le curve stradali in modo incredibilmente agile. Ed è anche rapido e sicuro sui terreni smossi che ci hanno condotto al mare. Mi piace l'erogazione della potenza, il nuovo boxer bialbero "c'è" già dai 2mila giri e tira come un toro fino a circa 5.500, che è la zona di maggior utilizzo del motore anche quando si guida allegramente.
SESTA CORTAApprezzo il sound dello scarico molto sportivo, però alla lunga mi ha stancato, ma soprattutto ritengo la sesta marcia troppo corta per un uso autostradale; consiglierei un rapporto Overdrive per ridurre ulteriormente i consumi, le vibrazioni e migliorare il confort nei trasferimenti più lunghi.
Il giudizio diMichele Losito
CAMPIONE D'EQUILIBRIO Il bello della GS Adventure, però, è che tutte queste caratteristiche si esprimono sulla base di uno sviluppo trentennale e che ha, oggi, raggiunto un livello di equilibrio difficilmente avvicinabile dalle pur volonterose concorrenti. La posizione di guida secondo me è perfetta: c'è tanto spazio e un'ergonomia che consente di muoversi al meglio sia nella guida su asfalto sia nell'off-road. Lo spazioper le gambe e i piedi è tale da controllare la moto senza problemi anche nelle manovre da fermo, vero spauracchio per chiunque debba spostarla a motore spento.
TRENTADUE DENTI Fosse solo per questo, la R1200 GS Adventure "30° anniversario" sarebbe solo una versione aggiornata di quanto già fatto in passato, quando le maxienduro tedesche giravano il mondo con carichi eccezionali e andatura da pullman di linea. Quello che strega di questa moto, invece, è proprio la capacità di unire tali doti pratiche a una piacevolezza di guida e un'efficacia su asfalto da sorriso a 32 denti. L'ultima evoluzione del boxer ha trovato la grinta che mancava ai bassi regimie hamantenuto una trattabilità esemplare, utilissima quando si trotterella a passo d'uomo o si mettono le gomme fuori dall'asfalto. In più, con il setting giusto delle sospensioni ESA, la GS rimane la maxienduro più divertente nel misto guidato, con tanta solidità in piega e una reattività nei cambi di direzione tali da sovvertire le leggi sull'inerzia… Ok, costa, ma per me rimane la numero uno.