Il 2021 è stato un anno di grandi conquiste per Benelli: primo posto con la TRK nella classifica delle moto più vendute, record di vendite storico e quote di mercato in continua espansione. Il 2022 è iniziato in maniera incoraggiante e potrebbe proseguire ancora meglio se Leoncino 800 dovesse ben performare, seguendo il filone delle 500 cc. Per scoprire se davvero ha le carte in regola per raggiungere l'obbiettivo l'ho messa alla prova, per esaltare i pregi e scovare eventuali difetti.
- Benelli Leoncino 800: com'è fatta
- Benelli Leoncino 800: come va
- Benelli Leoncino 800: prezzo e disponibiità
- Benelli Leoncini 800: scheda tecnica
- Benelli Leoncino 800: abbigliamento della prova
Benelli Leoncino 800: com'è fatta
Il family feeling con la Leoncino 500 è evidente, ma la 800 tira fuori i muscoli, e non solo nel motore, ma anche nelle linee che la caratterizzano. Il design è sempre caratterizzato dal mix tra stile classico e interpretazione moderna, ma la fluidità lascia il posto a linee decise, più dinamiche e scolpite, specialmente nella zona del serbatoio in lamiera da 15 litri di capienza. Anche nella versione da 800cc ritroviamo infatti l’elemento stilistico dell’arco, che si ripropone fedele sia nel fanale che nel serbatoio, mantenendo invariato il family feeling.
BEN RIFINITA Anche dal vivo, toccandola con mano, la Benelli mi ha convinto dal punto di vista delle finiture: non siamo ancora ai livelli dei marchi premium, ma rispetto alle prime moto dell'era italo-cinese c'è un abisso, d’altronde quando si entra in un segmento combattuto come quello delle medie cilindrate nulla può essere lasciato al caso. Tanta attenzione sulla Leoncino 800 è stata dedicata alla cura nei dettagli: sotto la sella c’è un fianchetto in alluminio dalle linee moderne, le luci sono full LED e la strumentazione TFT è migliorata in quanto a leggibilità e grafiche rispetto a quella di 502 C e 752S. A dirla tutta trovo un po' bizzarro il posizionamento dei comandi per navigare all'interno del menù sul supporto dei retrovisori, non il massimo in quanto a praticità, ma non è poi un difetto insormontabile dato che l'elettronica è ridotta al minimo indispensabile. Mancano i dati sui consumi e sulla temperatura, senza la moto funziona lo stesso, ma con un bello schermo a disposizione avrebbero dato alla Leoncino 800 una sensazione di maggior completezza. Niente ride by wire, mappe motore, connettività o controllo di trazione, la 800 (come la rivale XSR 700, ma anche Ducati Scrambler 800) punta ancora ad offrire un'esperienza di guida analogica.
QUI MOTORE Il cuore pulsante della Benelli Leoncino 800 2021 è il bicilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido da 754cc che abbiamo visto su 752S, ma sono state introdotte modifiche per migliorarne il rendimento, la rumorosità e il carattere. La testa dei cilindri è stata riprogettata per integrare meglio il sistema d'aria secondaria, aspirazione e scarico sono state riviste così come la centralina (ora il consumo dichiarato supera i 20 km/l) e la trasmissione finale è stata accorciata, passando dai 43 denti della 752S a 46. La scheda tecnica dichiara una potenza di 76,2 CV (56 kW) a 9000 giri/min e coppia di 68 Nm (6,9 kgm) a 6500 giri/min. Distribuzione a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, doppio corpo farfallato da 43 millimetri di diametro, frizione con asservimento di coppia e funzione antisaltellamento in bagno d’olio e cambio a 6 velocità completano il quadro del gruppo motore-trasmissione.
ANCORA QUALCHE CHILETTO C'è chi il traliccio lo ha ''tradito'' e chi, come Benelli, lo mette in bella mostra come caratteristica distintiva e di design. Lo scheletro della Leoncino 800 è un traliccio tubolare con piastre in acciaio ed elementi in fusione, sempre dello stesso materiale anche il forcellone. Come altre Benelli, anche la Leoncino 800 fatica con la prova costume, il peso è di 215 kg a secco (222 kg odm) senza liquidi e accessori. Un dato non certo entusiasmante, ma un po' come il sottoscritto, li nasconde a dovere. Il telaio è stato studiato per trasmettere sensazioni di guida quasi da naked sportiva, dunque con rigidità elevata e quote ciclistiche che ricordano quelle di una moto sportiva, specialmente l’avancorsa da soli 94 mm.
MENO PRESTIGIO, TANTA SOSTANZA A EICMA l'avevamo vista con una dotazione ciclistica di tutto rispetto: forcella Marzocchi up-side down con steli di 50 mm di diametro totalmente regolabile, mono ammortizzatore regolabile nel precarico molla e freno idraulico in estensione e impianto frenante Brembo. Purtroppo però, pandemia, crisi delle materie prime, aumenti dei costi di trasporto hanno costretto il marchio Pesarese a rimodulare i piani. La soluzione è stata utilizzare componentistica realizzata internamente, forcella sempre da 50 mm ma non regolabile e impianto frenante che sostituisce la B di Brembo con quella di Benelli. Scelte difficili da fare ma necessarie per mantenere la competitività sul mercato. Completano il quadro i cerchi da 17” in lega di alluminio, che montano pneumatici 120/70-17 e 180/55-17 Pirelli MT60RS. Tra un mese arriverà anche la Trail, con ruota da 19 pollici all'anteriore, cerchi a raggi e maggiore escursione.
Benelli Leoncino 800: come va, pregi e difetti
Sulla posizione di guida – che ho gradito particolarmente – non ci sono dubbi, la Leoncino 800 ha tutte le caratteristiche delle moto moderne. Posizione compatta ma confortevole, con il busto eretto, le braccia non troppo distese che facilmente arrivano al largo manubrio dalla piega alta; anche le ginocchia non sono costrette a mantenere angoli da contorsionismo. Per conquistarmi a pieno avrei preferito il manubrio con piega bassa (quello di serie può essere ruotato su diverse posizioni) e comandi a pedale leggermente più bassi, dettagli che chi acquisterà la moto avrà tutto il tempo di sistemare. La seduta a 805 mm da terra non è esageratamente imbottita, ma dopo una giornata trascorsa in sella devo dire che non ho mai avvertito indolenzimenti, ciò significa che l’imbottitura sostiene il giusto senza essere cedevole. Rimanendo in tema, sulla Leoncino 800 si trovano comodi sia i brevilinei – data la poca altezza da terra e la forma rastremata al cavallo – sia gli spilungoni, che possono arretrare di qualche centimetro per trovare la giusta posizione. Non sarà certo una GT, ma sulla Leoncino il passeggero non è mal visto, anzi, lo spazio non manca.
MOTORE MIGLIORATO Qualche annetto fa ormai, in occasione della prova della 752S non mi convinse particolarmente il motore: poco pronto ai bassi e con poco fiato per allungare, frizione imprevedibile e dura. Subito dopo pochi metri percorsi mi sono accorto che le modifiche non erano solo proclami da cartella stampa ma effettivi miglioramenti. La frizione è diventata più prevedibile nello stacco e leggera da azionare mentre il motore, con la rapportatura più corta, ha il brio che gli mancava ai bassi, seppur non raggiunga l’immediatezza del CP2, ora risponde pronto già a partire da 3.000 giri per poi spingere con medi corposi. In alto l’allungo è quello che è, ma è una caratteristica abbastanza comune dei bicilindrici. Anche l’elasticità mi ha convinto, ho provato a mettere la sesta a 35/40 km/h e la Leoncino (con qualche piccola imprecazione nei miei confronti) li ha tenuti senza problemi. Contenute anche le vibrazioni, che a passo tranquillo non impensieriscono, presentandosi leggere al manubrio quando si inizia a tirare su il ritmo di guida. Solo pregi? Eh no, mica è così facile! In prima e seconda marcia, quando in uscita di curva si va a riprendere il gas in mano, la risposta è piuttosto brusca, dalla terza marcia in poi il problema si affievolisce ma non sparisce del tutto.
TRA LE CURVE Di città ne abbiamo vista poca sui colli tosco-romagnoli scenario del test, ma sbilanciandomi posso dire che grazie alla sella bassa, al buon angolo di sterzo e alle sospensioni che assorbono bene le buche, la Benelli Leoncino 800 potrà ben figurare anche in occasione del nostro tradizionale “Day by Day”, test in cui mettiamo tutte le moto alla prova in ogni ambito, dall’uso quotidiano alla “sparata” sulla strada da pieghe. La prova sarà utile anche per capire quanto consuma, dato che la strumentazione non fornisce questo dato. A proposito di pieghe, di quelle di abbiamo affrontate tante, su strada asciutta, umida e inzuppata. Sulle prime non mi è stato immediato prendere le misure, ma trovato il feeling corretto con la dinamica di guida il giudizio è via via migliorato. L’avantreno rimane “un po’ alto”, per trasferire maggior carico sul davanti bisogna spingere il busto in avanti e fare lavorare la forcella; così facendo la Leoncino 800 si dimostra precisa nel mantenere la traiettoria impostata quando si cerca la guida sportiva, che tra l’altro le si addice anche. Un altro rimedio, specialmente se come me siete di corporatura robusta, è di aumentare il precarico della molla del mono ammortizzatore per correggere le geometrie, provate e vedrete che cambiamento. Nonostante fossi un po’ scettico dato il dato dichiarato, ho verificato che nei cambi di direzione il peso non rovina la dinamica di guida, anzi, con il manubrio largo si riesce a fare sempre tanta leva e la moto cambia direzione facilmente anche quando la si guida in souplesse. Vi spaventa l’assenza del controllo di trazione? Potente andare tranquilli, la Leoncino 800 ha tantissima trazione, anche sul bagnato con le Pirelli MT60 di primo equipaggiamento, nonostante le abbia messe alla frusta nelle accelerazioni fuori dai tornantini allagati, mai una perdita d’aderenza e il feeling è buono anche all’anteriore.
SULL’ATTENTI Tutto rose e fiori? Eh no, anche qui qualche piccola pecca l’ho trovata, specialmente se pensiamo che la Leoncino 800 può diventare la prima moto di molti, o quella del ritorno in sella per tanti altri dato che sarà disponibile anche in versione 35 kW. Mi riferisco alla frenata, che sul primo “morso” al disco è piuttosto aggressiva, creando anche piccoli scompensi dell’assetto specialmente all’anteriore. Al posteriore la situazione è simile con l’aggiunta che l’ABS sta sull’attenti di frequente… per trasformarlo in uno strumento di guida utile è necessario il piedino delicato.
Benelli Leoncino 800: prezzo, colori, data d'arrivo
Tempo di verdetti, la Leoncino 800 ha convinto? La risposta è sì, il progetto è valido, convince il motore, il desing e anche la dinamica di guida. C’è qualche piccolo difettuccio, è vero, ma non è nulla che non possa essere risolto. Tutto ciò fa ben sperare anche per gli altri modelli che sfrutteranno questa piattaforma, dalla sorella Leoncino 800 Trail (che proveremo tra un mese circa) all’attesissima TRK 800 (di cui vi daremo presto qualche anticipazione). La Leoncino 800 è già acquistabile presso le concessionarie, dove la si potrà trovare nelle due colorazioni, verde o argento, a 7.490 euro.
Benelli Leoncino 800: scheda tecnica
BENELLI | LEONCINO 800 2022 |
Motore | Bicilindrico parallelo frontemarcia, Euro 5 |
Cilindrata | 754 cc |
Potenza | 76,2 CV a 9.000 giri/min |
CoppiaG | 68 Nm a 6.500 giri/min |
Peso | 222 kg o.d.m. |
Prezzo | 7.490 euro |
Benelli Leoncino 800: l'abbigliamento della prova
Casco Scorpion HX-1
Giacca Tucano Urbano Iceman
Guanti Rev'It! Hydra
Pantaloni Hevik Harbour cargo
Scarpe TCX Ikasu Waterproof
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Leoncino 800 | - / - | 7.490 € |
Leoncino 800 Trail | - / - | 7.990 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Benelli Leoncino 800 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Benelli Leoncino 800