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Prova su strada

Benelli BN251


Avatar Redazionale, il 18/04/16

8 anni fa - Costa meno di 3.000 euro ed è perfetta per i neofiti

Con un prezzo inferiore ai 3.000 euro, la #Benelli #BN251 strizza l'occhio ai giovani e a chi cerca una #moto facile

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COM’E’ Dopo aver debuttato all’Eicma 2014 come prototipo, la Benelli BN251 sembrava dovesse entrare in listino già la scorsa estate ma arriva invece solo ora sulle strade italiane, cavalcando l’onda del successo della sorella maggiore la BN302, che ha avuto la precedenza in fase di industrializzazione. Forte di questa coppia di modelli, solo sulla carta protagonisti di una guerra fratricida ma in effetti pensati uno per i giovani, e parlo della 251, e uno per un pubblico più maturo, la 302, la Casa di Pesaro punta senza mezzi termini a far sua una larga fetta del mercato delle piccole cilindrate.

SOTTO LA LENTE L’obiettivo è a portata di mano perché la nuova BN251 ha tutte le carte in regola per fare bene, a partire da un look azzeccato. Non ha insomma quell’aria da vorrei-ma-non-posso che ogni tanto aleggia su certi altri prodotti ma ha stile e personalità per catturare attenzione e consensi. Le sue forme sono geometriche e plastiche al tempo stesso, con il serbatoio da 17 litri a dominare la scena e a garantire un’autonomia nell’ordine dei 400 km. Come contorno ci sono una cornice per il faro, sormontato anche da un piccolo deflettore in plexiglas, un puntale affilato e un codino compatto, con tanto di maniglie per il passeggero. A sua disposizione ci sono anche belle pedane in alluminio rivestite in gomma, che non sfigurerebbero nemmeno su una moto di categoria superiore, così come quelle del pilota e il manubrio a sezione variabile, sempre realizzati nello stesso materiale.

COME UNA GRANDE Nella parte centrale c’è poi una copertura in plastica che strizza l’occhio alle piastre in alluminio utilizzate sulle naked al top della gamma Benelli. Qui però la ciclistica punta tutto su una struttura tubolare in acciaio, che fa bella mostra di sé, incastonando il motore. Quest’ultimo è un monocilindrico molto moderno, abbinato a un cambio a sei marce: è raffreddato ad acqua, ha un contralbero per limitare le vibrazioni e la distribuzione bialbero, con quattro valvole per cilindro. In moneta sonante, al banco è accreditato di 25 cv a 9.000 giri, con una coppia massima di 21,5 Nm a 7.500 giri, numeri insomma di tutto rispetto.

MOSTRA I MUSCOLI Passando al reparto sospensioni si trova uno degli elementi che fanno più scena sulla BN251, ovvero la massiccia forcella upside down da 41 mm, che fa gioco di squadra con un ammortizzatore posteriore regolabile nel freno idraulico in estensione. I freni sono entrambi a disco: quello anteriore, a margherita, è da 280 mm e ha una pinza a quattro pistoncini, mentre quello posteriore è da 240 mm ed è lavorato da due pistoncini. Le ruote sono da 17 pollici, con pneumatici Metzeler Sportec M5 Interact 110/70 e 150/60.

OK, IL PREZZO E’ GIUSTO La componentistica fa insomma una buona figura e tra i pezzi più riusciti ci sono anche la strumentazione mista, con contagiri analogico e tachimetro integrato in un display multifunzione, e le frecce a Led, così come la luce posteriore. Solo pochi dettagli tradiscono il fatto che ci si trovi davanti a una moto economica. Mi riferisco per esempio alla copertura in plastica del silenziatore, sulla quale si può però chiudere un occhio tenendo l’altro ben aperto sul listino. La Benelli BN251 può essere ordinata in bianco, nero o rosso a un prezzo di appena 2.990 franco concessionario, una cifra davvero molto interessante. Al momento questo modello è omologato Euro 3, mentre l’omologazione Euro 4 arriverà con il model year 2017, assieme all’Abs.

DIVERTIMENTO… GARANTITO La moto, tra l’altro, è venduta con la bellezza di tre anni di garanzia, nel caso che qualcuno avesse dubbi sull’affidabilità di una moto costruita nell’orbita della Qian Jiang. Per chi non lo sapesse, si tratta del più grande colosso cinese delle due ruote, con ben oltre un milione di pezzi  prodotti all’anno. Scusate se è poco… E ora è arrivato il momento di sfogliare un po’ la galleria immagini e, infine, di scendere più in basso, a leggere le impressioni di guida.

COME VA Salendo in sella ci si sente immediatamente a proprio agio. La seduta è infatti a soli 785 mm da terra e permette di poggiare facilmente i piedi anche a chi non ha zampe da trampoliere. Manubrio e pedane creano poi una triangolazione perfetta, che lascia il busto solo leggermente spostato in avanti, in una posizione di assoluto controllo.

PRONTI? VIA! A completare il quadro positivo c’è poi la leva del freno regolabile nella distanza dalla manopola, mentre quella della frizione si fa perdonare per l’assenza della regolazione risultando piuttosto morbida da azionare, oltre che dolce negli innesti e disinnesti. Anche chi dà ancora del lei alla moto può insomma esibirsi in partenze impeccabili.

OBBEDISCO! Basta poi buttare dentro qualche marcia e fare poche decine di metri per scoprire uno dei maggiori pregi della BN251, ovvero la maneggevolezza. Con un peso di soli 143 kg a secco, tra l’altro distribuiti quasi equamente sulle due ruote (48% davanti e 52 dietro), questa Benelli è molto ben bilanciata e docile ai comandi. I più smaliziati possono così esibirsi con lei in surplace trialistici o in numeri da stuntman, mentre i neofiti possono manovrare con disinvoltura anche a passo d’uomo e negli spazi stretti.

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ERCOLINO In queste situazioni dà una bella mano anche la regolarità del motore, che accetta di girare anche a basso numero di giri senza strappi o incertezze, una vera manna per chi muove i primi passi e magari si dimentica di scalare una o due marce. Tanto per capirsi, in sesta si riesce a riprendere in modo fluido anche dai 50 all’ora, mentre nei tratti guidati spesso basta mettere la quarta e scordarsi poi del cambio. Quest’ultimo, dal canto suo, si comporta benone, con innesti precisi e rapporti ben scalati. Tornando un attimo al motore, il suo meglio viene fuori ai regimi intermedi ma con una certa propensione all’allungo. Pur essendo un monocilindrico, infatti, sa all’occorrenza spingere la lancetta del contagiri anche oltre quota 10.000, anche se dopo i 9.000 la spinta si fa meno decisa. Anche il sound non è affatto male e le uniche note stonate vengono dalla pompa della benzina, che è un po’ rumorosa.

GIROTONDO Telaio e assetto assecondano bene la meccanica. Complici le misure furbe delle gomme, che assicurano un buon compromesso tra maneggevolezza e tenuta, la BN251 entra svelta in curva e trasmette poi una discreta sensazione di appoggio in piega, con le sospensioni che digeriscono senza grossi problemi eventuali buche e avvallamenti. Neanche a dirlo, lo stile di guida ideale da adottare con questa Benelli è quello pulito. Staccate violente e riaccelerazioni non sono certo il pane quotidiano della piccola del Leoncino, anche perché i freni sono più modulabili che potenti. Meglio allora puntare più che mai sulla scorrevolezza e sulle traiettorie tonde, per imparare le quali la BN251 si rivela un’ottima nave scuola.

SPENSIERATAMENTE Questa definizione calza comunque stretta alla quarto di litro pesarese, che si dimostra a suo agio anche alla andature autostradali. Può infatti tenere medie nell’ordine dei 115-120 km/h avendo ancora un po’ di margine per fare un sorpasso. A parte l’ovvia assenza di un vero riparo aerodinamico, l’unico dazio da pagare è rappresentato da un po’ di vibrazioni a livello delle pedane e del sottosella. Si tratta però di un peccato veniale e che non fa certo cambiare l’idea di trovarsi davanti a una moto con un eccellente rapporto qualità/prezzo, ottima per avvicinarsi o ritornare con il sorriso al mondo delle due ruote senza un grande impegno, né fisico, né mentale e neppure economico.

IN QUESTO SERVIZIO (vedi foto in fondo alla gallery)

CASCO AGV K3-SV L’AGV K3-SV è un casco di fascia intermedia (costa 209,95 euro) che fa però una gran scena, un po’ per il suo taglio moderno e filante e un po’ anche per la buona cura costruttiva.  La calotta è realizzata in resina termoplastica e offre una calzata comoda. L’interno Dry-Comfort (amovibile e lavabile) è morbido e aderisce bene alla testa, senza dare alcun fastidio. Neanche dopo ore e ore di utilizzo emergono indolenzimenti, cosa che rende questo modello adatto anche a un impiego turistico, assieme al pratico visierino parasole integrato e alla silenziosità. Il campo visivo è piuttosto ampio, specialmente sui lati e la ventilazione è nel complesso buona.

GIACCA DAINESE SUPER SPEED TEX La Super Speed Tex è una giacca sportiva molto interessante perché, al prezzo di 299,95 euro, riesce a combinare la leggerezza alla protezione di un capo molto tecnico. Il suo biglietto da visita sono gli elementi in titanio sulle spalle, sotto i quali si trovano protettori compositi, gemelli di quelli usati sui gomiti, mentre sulla schiena c’è una tasca per accogliere l’eventuale paraschiena. La vestibilità tende allo slim ma gli inserti elasticizzati e le varie regolazioni (ampiezza vita, collo e polsi) la rendono comoda un po’ per tutti. L’asso nella manica è poi la fodera antivento amovibile, che regala alla Super Speed Tex una gran versatilità nelle giornate fresche delle mezze stagioni, mentre sotto il sol cocente il tessuto esterno traforato Boomerang è una benedizione.  Ho dimenticato qualcosa? Sì, le tasche capienti (due esterne e una interna) e gli inserti rifrangenti.

PANTALONI DRAKE SUPER AIR TEX I pantaloni Drake Super Air sono perfetti per fare un completo spezzato estivo con il giubbotto Super Speed, a cui si possono collegare con una cerniera e al quale sono accomunati dagli ampi inserti in rete Boomerang e dalla fodera Sanitized . Pensati per un utilizzo sportiveggiante stradale, hanno una vestibilità regular e possono essere regolati in vita con due strisce di Velcro, mentre sul polpaccio c’è una zip che riduce il volume e limita lo sventolamento. Dal punto di vista della sicurezza va sottolineata la presenza di protettori compositi sulle ginocchia e di inserti rifrangenti. Il loro prezzo è di 179,95 euro, giustificato anche da una notevole qualità percepita..

SCARPE DAINESE MOTORSHOE D-WP Le calzature Motorshoe sono l’anello di congiunzione tra gli stivali più tecnici, quelli con il tallone rigido, tanto per capirci, e le sneaker più stilose. Il loro look piacerà sicuramente ai giovani, mentre la struttura, che alterna tessuto tecnico in poliammide e microfibra scamosciato, soddisfa i più esigenti in fatto tecnico. Questi ultimi apprezzeranno anche lo scafo plastico nella zona della caviglia e i rinforzi suoi malleoli, oltre agli inserti rifrangenti. Scheda tecnica a  parte, queste scarpe sono piuttosto comode da regolare e già dopo il primo giro si ammorbidiscono bene. Il costo è di 159,95 euro mentre i colori a catalogo sono tre, con il nero a fare da padrone e finiture antracite, bianco-rosse oppure bianco-gialle.

GUANTI DAINESE AIR HERO Il guanti Air Hero sono l’accessorio giusto a corredo di un completo sportivo per la stagione calda. Anche se sono leggeri, la loro costruzione è piuttosto complessa, con il palmo il pelle di capra, altre parti in pelle bovina e inserti in tessuto, con una parte mesh, che assicura al tempo stesso una temperatura più stabile alle mani e un buon comfort . A rendere questi guanti comodi nella guida provvedono anche le dita preformate, che, dal canto loro, hanno una struttura piuttosto allungata. Sul fronte sicurezza spiccano le protezioni in poliuretano sulle nocche e gli elementi stampati sulle falangi. Il prezzo degli Air Hero è di 79,95 euro.


Pubblicato da Paolo Sardi, 18/04/2016
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