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Aprilia SR 50 R Factory


Avatar Redazionale, il 04/11/04

20 anni fa - In sella al nuovo scooter di Noale

Un giorno intero in giro per Barcellona con il nuovo scooter sportivo di Casa Aprilia. L'SR si rinnova nel segno della RSV. Conferme piacevoli arrivano dal motore Ditech, ottime notizie da una ciclistica che sa tanto di moto.


MOTOFEELING Se l'obiettivo era quello di regalare sensazioni motociclistiche direi che è stato centrato pienamente: l'SR le offre appena saliti in sella. Con quel manubrio privo di carenatura, i blocchetti elettrici da moto vera, le pompe dei freni in bella vista, la sensazione è proprio quella di impugnare il manubrio di una moto. A completare l'effetto scenografico mancano solo due contrappesi alle estremità che renderebbero l'aspetto ancora più racing.


CRUSCOTTO SPAZIALE Il cruscotto, poi, è una cosa mai vista prima su uno scooter e a dirla tutta, rara da vedere anche su una moto. Un tripudio di informazioni gestite dal pollice destro. Non manca nemmeno un PIN personale, che consente di avviare il motore anche nel caso si disponga della copia della chiave senza trasponder. Rasenta l'eccesso, anche se gli indicatori di temperatura non sono chiarissimi, un po' troppo vicini tra loro, e un po' troppo scuri. In ogni caso, essendo a matrice attiva, il display può essere modificato nell'aspetto e probabilmente dopo le indicazioni dei giornalisti presenti al test Aprilia lo modificherà il tal senso.


MOLTO CURATO

Lo scooter è comunque fatto veramente bene, ottima la cura costruttiva d'ogni particolare, in perfetto stile Aprilia, e strumentazione a parte, non mancano bei particolari che appagano lo sguardo come la forcella che simula gli steli rovesciati, o il carter motore molto curato con un coperchio in materiale plastico che oltre a diminuire il rumore, simula l'andamento dì un vero forcellone. Globalmente è tutto molto bello, anche se la plastica grigia e ruvida del tunnel dà l'impressione di tendere a segnarsi un po' troppo in fretta al contatto con le scarpe. Un piccolo appunto solo per l'ammortizzatore posteriore non regolabile. Non che su cinquantini serva molto, ma su un mezzo così sportivo non ci sarebbe stato comunque male. In ogni caso nella nutrita lista di optional è disponibile un ammortizzatore racing.


FIGLIOCCIO DELLA RSV

Indubbi i richiami alla RSV 1000. Da qualsiasi parte si guardi l'SR ricorda l'ammiraglia di casa Aprilia. Il codino è davvero riuscito; tra l'altro, ha il pregio di rialzare notevolmente le frecce rendendole più visibili nel traffico. Comodissimo lo sportellino davanti alla sella, utile per riporre al volo i piccoli oggetti, un po' meno la chiave del sottosella messa lì, nel retroscudo, D'altronde, i volumi dello scooter non avrebbero permesso di metterlo da nessun'altra parte. E sotto la sella il casco integrale ci sta davvero, la versatilità dunque non manca.


SI MUOVE BENE

Dinamicamente i prodotti Aprilia non sono mai una sorpresa, ormai a Noale ci hanno abituato a ciclistiche eccellenti. E l'SR non fa differenza, davvero ottimo il suo comportamento dinamico che conferma sul campo che non è vero che gli scooter, in fondo, sono solo scooter e che sono tutti uguali. La rigidità del telaio è decisamente avvertibile e non solo quando si curva, ma anche quando si frena, o si prendono buche in successione. Ci sono scooter, anche sportivi, in cui è decisamente avvertibile il lavoro del telaio, che con la sua flessione aiuta magari il comfort ma non certo la precisione di guida.


GRAN TELAIO

Con l'SR niente di tutto questo, il telaio non fa una piega, nel vero senso della parola, lavorano tanto le sospensioni, non il telaio. E lavora bene, soprattutto la forcella correttamente tarata per non penalizzare troppo il comfort, ma che si comporta bene anche in frenata. Si guida che è una bellezza l'SR, nel traffico svicola come un furetto, maneggevolissimo, brillante, ottimamente frenato. Lo scooter Aprilia ha un comportamento che fa dispiacere del fatto che lì sotto ci sia solo un motore 50 cc.


DITECH DELLE MERAVIGLIE

Il Ditech di seconda generazione, poi, è davvero un bel motorino. Brillantssimo, scatta rapido al semaforo, gira che è una bellezza ed è un vero peccato che debba essere frustrato da una legislazione ormai anacronistica, che lo ingabbia nei 45 all'ora. Inoltre, in una giornata intera trascorsa a manetta completamente aperta (i parziali misuravano oltre 150 km) ho solo scalfito l'autonomia, visto che l'indicatore è sceso solo di una tacca. Ma questa non è certo una novità. La promessa dei 50 al litro il Ditech la mantiene da tempo. Alla faccia del caro-petrolio.


STERZO PRESENTE

Il bello di questo scooter è che la maneggevolezza non fa venir meno la presenza di sterzo che resta sempre di alto livello. Manubrio sempre ben saldo tra le mani, mai leggerino, senza movimenti fastidiosi, anche quando si incontrano giunture longituinali, la vera bestia nera dei ruote basse.


RIGIDINO

È uno scooter sportivo, inutile pertanto attendersi una protezione eccelsa, ma le gambe sull'SR sono piuttosto esposte, anche perché di fatto la parte superiore dello scudo non esiste. Sempre nell'ottica di uno scooter sportivo va giudicata la sella dall'imbottitura rigida, un po' stancante alla lunga, ma solo perché nuova. In realtà, una volta interpellati, i progettisti ci hanno confermato che l'imbottitura alla lunga cede un po', il comfort quindi dovrebbe migliorare.

IL PREZZO NON CAMBIA

Con queste ottime premesse, lo scooter top di casa Aprilia vuole continuare ad essere il leader del mercato, il prezzo resta alto, 2.580 euro franco concessionario lo ma per lo meno non è aumentato, è lo stesso prezzo della versione precedente. L'obbiettivo è di venderne 30.000 nel 2005. Auguri.

Pubblicato da Stefano Cordara, 04/11/2004
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