Lasciare o raddoppiare? A Noale non hanno dubbi e buttano sul mercato una seconda variante dell'insettone a ruote alte, con un taglio più cittadino e con una guida più che mai facile e divertente. E' già nelle vetrine all'invitante prezzo di 5.500 euro f.c..
LEGAME DI SANGUE "Scusa... Per caso ci siamo già visti da qualche parte?". Al cospetto del nuovo Scarabeo 500 la frase esce spontanea. La molla che la fa scattare è una somiglianza con le versioni più prestanti del Piaggio Beverly. A legare i due scooter c'è una parentela stretta, certo, ma alla prova del Dna il legame si dimostra meno forte di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Liquidare l'ultimo nato in Casa Aprilia come un clone del cugino sarebbe insomma un errore clamoroso.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE L'impostazione è la medesima, le proporzioni tra i volumi sono quelle e anche per numerosi organi meccanici vige il regime della comunione dei beni. Eppure a Noale sono riusciti a tirar fuori una personalità diversa, che segna per alcuni versi un'evoluzione della specie. Rispetto al Beverly scompaiono molte cromature e la linea ha forme meno arzigogolate e barocche, con un disegno più lineare e sobrio.
SUPERCONCENTRATO Rispetto invece all'altro Scarabeo 500, da qualche tempo ribattezzato GT e che resta ancora tranquillamente a listino, le forme si fanno più snelle e le misure più compatte, segno di una maggior vocazione urbana. Il family feeling è comunque evidente, con una linea capace di soddisfare tanto il palato di chi ama lo stile classico quanto quello di chi preferisce un design moderno. Tra gli elementi che rendono più evidente la discendenza dallo stesso ceppo etnico ci sono il motivo ovale che segna la fiancata poco sotto la sella, il paffuto parafango anteriore e la copertura degli steli della forcella.
MIRACOLO A NOALE In nuovo insettone 500 è però soprattutto più basso e meno imponente, cosa che incute minor timore reverenziale a chi non ha un fisico d'atleta o grande esperienza con le due ruote. Con la ruota posteriore da 14 pollici gommata 150/70 e quella anteriore da 16 pollici con pneumatico 110/70, lo Scarabeo sembra quasi acquattato sul posteriore. Anche la sella è relativamente bassa, a 780 mm da terra, cosa che fa apparire quasi miracoloso il risultato ottenuto dagli ingegneri che, per la prima volta su uno scooter a ruota alta, hanno trovato il modo di realizzare un vano sottosella di tutto rispetto. Anche perché, nel contempo, il serbatoio ha una capacità da grande passista, pari a 13,2 litri.
A TUTTO VOLUME Sbloccata la sella tramite un pulsante sul telecomando che ospita anche il tasto che dà il consenso all'antifurto, ci si trova davanti un vano rettangolare profondo anche nel punto più basso una quindicina di centimetri, capace di accogliere una valigetta formato A3 oppure un casco integrale. Per gli oggetti più piccoli c'è anche un cassettino dotato di serratura nella parte posteriore dello scudo. Per chi invece avesse bisogno di una maggior capacità di carico non resta che montare sul portapacchi un bauletto da 45 litri, inserito nella lista degli accessori insieme a una borsa sagomata ad hoc per vestire il tunnel che divide in due la pedana. E' invece di serie il compatto parabrezza regolabile diviso in due parti, eventualmente sostituibile con uno più grande e protettivo.
ROBUSTA COSTITUZIONE Sotto la corazza in plastica, lo Scarabeo 500 è di sana e robusta costituzione e adotta un telaio in tubi d'acciaio a doppia culla. Quanto alle sospensioni, all'avantreno c'è una forcella telescopica con steli da 40 mm che assicura alla ruota un'escursione di 103 mm, mentre al posteriore l'escursione è 100 mm ed è il motore a vestire i panni del forcellone oscillante, con due ammortizzatori regolabili nel precarico molla su quattro posizioni.
IN GRAN FORMA Il propulsore è l'ultima evoluzione del noto monocilindrico da 460 cc della stirpe Piaggio Master. Raffreddato ad acqua, a quattro tempi e a quattro valvole è dotato anche di un contralbero per ridurre le vibrazioni. Rispettoso dei limiti della norma Euro3, grazie anche all'alimentazione a iniezione elettronica e al catalizzatore a tre vie, ha una coppia massima di 43 Nm a 5.500 giri e una potenza di 39 cv a 7.000 giri, che, alla luce dei 189 kg dichiarati a secco, assicurano allo Scarabeo uno tra i migliori rapporti peso/potenza della categoria, con meno di 4,8 kg/cv.
SI DANNO UNA MANO Secondo uno schema classico che più classico non si può, la frizione è centrifuga e il cambio è automatico a variazione continua. L'impianto frenante si compone di due dischi anteriori da 260 mm e da uno posteriore da 240, con un impianto di tipo integrale. Agendo sulla leva di sinistra, oltre al freno posteriore, si aziona infatti anche uno dei due dischi anteriori, mentre con la leva di destra si frena solo davanti.
COME VA Lo Scarabeo fa di tutto per mettere il guidatore a proprio agio, con una sella bella bassa e con i lati scavati per permettere alle gambe di fare la strada più breve verso terra. La pedana è abbastanza ampia nonostante la presenza del tunnel, è rivestita in gomma e ben distante dal piano della sella, così da lasciare le ginocchia libere di assumere un'angolazioneottimale. Anche il manubrio non presta il fianco a critiche: né vicino né lontano dal busto, è largo il giusto e ha le manopole appena ripiegate all'indietro. Rispetto all'altro Scarabeo 500, il GT, ci si sente meglio inseriti nell'insieme, complici anche gli ingombri più contenuti.
SLALOM SPECIALE Con una distribuzione dei pesi particolarmente azzeccata, ci si trova a dare del tu a questo scooter Aprilia sin dai primi metri, neanche lo si conoscesse da sempre. La maneggevolezza è eccellente e nelle manovre a bassa velocità non si sente la necessità di avvicinare un piede all'asfalto, tanto è l'equilibrio che si avverte. E' il massimo per sgusciare in città negli spazi angusti e per sfruttare la ridotta larghezza massima, che a livello del manubrio è pari a 765 mm, e il raggio di sterzata da carrello del supermercato.
COME UNA MOTO Al salire della velocità il bilanciamento non viene meno. All'Aprilia hanno sempre voluto considerare lo Scarabeo una sorta di moto automatica, più che uno scooter in senso stretto, e con quest'ultima versione l'affermazione della Casa pare più credibile del solito. Il nuovo 500 non oppone alcuna resistenza ai comandi del pilota e scende in curva in modo fluido e rapido. Nella fase di percorrenza, la traiettoria viene seguita senza la benché minima incertezza e il riallineamento è a sua volta preciso e puntuale.
OUTSIDER Alla fine è dunque facile lasciarsi tentare e finire con il tenere un passo allegro anche nel misto, facendo magari sgranare gli occhi dietro la visiera ai motociclisti "veri". In curva l'unico limite finisce con l'essere rappresentato dalla non eccezionale luce a terra, che porta il cavalletto arare il terreno specialmente quando s'incontrano avvallamenti. In ogni caso, a patto di non esagerare, l'attrito sull'asfalto non causa alleggerimenti e scompensi all'assetto e può anzi essere considerato un utile campanello d'allarme che segnala l'approssimarsi del limite.
GIRAMONDO Lo sforzo di offrire un gran piacere di guida non ha comunque costretto l'Aprilia a scelte estreme dal punto di vista dell'assetto. La taratura delle sospensioni non è flaccida ma nemmeno granitica. La forcella e gli ammortizzatori copiano abbastanza bene le sconnessioni e garantiscono un comfort notevole. Non ci sono dunque grandi ostacoli se si decide di fare seguire a questo Scarabeo 500 le orme del fratello globetrotter, anche perché la protezione aerodinamica offerta dallo scudo è buona e la piccola unghia trasparente montata sul manubrio riesce comunque a togliere molta aria dal busto.
CUORE D'ORO Il motore conferma anche in questa sua ennesima apparizione le sue ottime qualità, soprattutto quando montato sui prodotti Aprilia. Non vibra, non strappa, inizia a spingere subito senza incertezze e allunga poi con una progressione regolare. Il comportamento è sempre morbido, anche quando ci si trova ad aprire e chiudere il gas rapidamente. Il temperamento è quasi sportivo e consente di avere uno spunto deciso anche quando si è già lanciati, oltre che di tenere velocità di crociera di tutto rispetto.
GRAN MORDENTE Anche i freni meritano un plauso incondizionato: sono potenti e con una modulabilità a prova di neofita. Il sistema di frenata integrale non lascia mai spazio ad accenni di bloccaggio e permette di mantenere comunque una buona sensibilità anche quando si cerca di staccare in modo sportivo. Buona è anche la resistenza all'affaticamento, con le leve che mantengono una corsa ridotta anche dopo lunghi tratti in discesa. Il nuovo Scarabeo ha dunque tutte le carte in regola per scalare le classifiche di vendita, per merito anche di un prezzo piuttosto allettante. Con 5.500 euro f.c.ha un vantaggio di un migliaio di euro rispetto al 500 GT ABS che avrà anche dalla sua una dotazione più sontuosa ma che paga per contro dazio sul fronte dalla maneggevolezza e della guidabilità.