La Stelvio si fa Adventure anzi, per essere precisi si fa NTX e punta a soddisfare i viaggiatori di lungo corso con tanti accessori di serie. Ma la novità più importante, e attesa, è nascosta nel motore...
MERCATO FREDDO Un'operazione scontata? Forse, ma che intanto è servita alla Casa di Mandello a correggere un po' il tiro sulla sua endurona, lanciata con molta fiducia da parte dell'entourage Guzzi ma non seguita da altrettanta fiducia da parte del pubblico che nel 2008 ne ha fermato le immatricolazioni a 409 unità, mentre la rivale più accreditata (sull'onda anche della moda, va detto) vendeva 10 volte tanto.
PUNTO DEBOLE Più di uno ha, infatti, segnalato durante le prove che il V2 quattrovalvole era dotato di ottima potenza ma di un'erogazione inadeguata allo scopo che la Stelvio si prefigge. Un po' pigro ai bassi, si scatenava poi in alto con un temperamento sportivo che poteva piacere a qualche pilota dal polso snodato ma che magari non era il massimo per chi voleva affrontare qualche viaggio in due e magari carico di bagagli.
PIÙ COPPIA, MENO GIRI Un nuovo albero a camme modifica completamente alzate e incroci delle valvole e di pari passo con un nuovo airbox e una centralina rimappata alla bisogna è riuscito a modificare il comportamento del motore che adesso dichiara la stessa potenza di prima, 105 cv, ottenuta però a un regime inferiore (da 7.500 a 7.250 giri). Ancor più significativo il dato sulla coppia massima, aumentata da 108 a 113 Nm ma soprattutto ottenuta a un regime di soli 5.800 giri invece dei 6.400 giri della precedente versione. Il che, secondo gli uomini Guzzi, significa una migliore accelerazione e 1,2 secondi in meno per coprire il chilometro con partenza da 50 km/h. Considerando i numeri dell'avversaria diretta (ovvero la GS che dichiara 105 cv a 7.500 giri e 115 Nm a 5.750 giri) si capisce come il lavoro dei tecnici di Mandello abbia dato ottimi frutti. Ora la domanda è: non potevano farlo da subito?
IL CERCHIO SI STRINGE Unica modifica alla ciclistica è nel cerchio posteriore che si restringe (ora è un 4,25-17) per consentirel'eventuale montaggio di un pneumatico tassellato da 150/70. Un'altra modifica semplice, se vogliamo, ma che come vedremo ha un bell'effetto sulla guida della Stelvio. Inoltre su questa versione è di serie l'ABS.
COMFORT E GRINTA In movimento quello che si apprezza subito della Stelvio è innanzitutto il comfort, ma anche l'assetto eccellente che porta questa moto certo non piccola e leggera (e nemmeno corta con i suoi 1.535 mm di interasse) ad essere estremamente guidabile, veloce e redditizia, tanto che dopo poche curve ci si può anche dimenticare di guidare una endurona con un ingombro laterale da trasporto eccezionale (le borse sporgono parecchio occhio nei sorpassi!) e si iniziano ad affrontare le curve con piglio decisamente sportivo.
FUORISTRADA SOFT Volendo si possono montare anche pneumatici più aggressivi e tassellati, ma è ovvio che con la NTX va ridefinito un attimo il concetto di avventura. Le strade bianche o poco di più sono il massimo della concessione al fuoristrada. Quel tanto che basta per esplorare un passaggio in montagna o scovare una spiaggia nascosta è possibile ma non aspettatevi di attraversare il Sahara perché la Stelvio ha ancora (ovviamente) un spiccata vocazione stradale.
COPPIA PIATTA L'erogazione è più piatta, ora non è più necessario spremere il motore, per andar via spediti ma "lisci" in soupplesse, il cambio (buono) è chiamato in causa molto meno e la Guzzi di fatto offre una guida più redditizia e al tempo stesso rilassante. Insomma il gap con la concorrenza in questo caso sembrerebbe essere stato colmato, e il V2 italiano è adesso perfettamente in linea con quello che ci si aspetterebbe da una moto del genere. Resta a mio parere una rumorosità meccanica più elevata della media (almeno a caldo) e una certa lentezza nel prendere i giri quando si spreme la meccanica come se i rapporti fossero un po' troppo lunghi. Ma su questo mi riprometto di tornare quando avrò l'opportunità di provare la moto a livello del mare.
ABS PROMOSSO Per finire promossi anche i freni, che fossero potenti già lo sapevamo, ora con l'ABS c'è un passo avanti in più nei confronti della sicurezza e l'impianto funziona davvero bene.