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Prove moto

Prezzo Small, dotazione Big. In sella alla Zontes 310T


Avatar di Danilo Chissalé, il 29/11/19

4 anni fa - Zontes 310T: prova, scheda tecnica, opinioni e prezzo della Adventure

Zontes 310T: prova, scheda tecnica, opinioni e prezzo della ADV

Che sorpresa la Zontes 310T! Opinioni dopo la prova, scheda tecnica e prezzo della crossover cinese di piccola cilindrata

VIA GLI SCETTICISMI Sì, la Zontes 310T è prodotta in Cina. Sì, il marchio Zontes è cinese ma non iniziate con i soliti e scontati pregiudizi, la adventure touring di piccola cilindrata è l’esempio dell’ottimo livello qualitativo raggiunto dalla produzione del paese della Muraglia. A importare Zontes è la Distribike, società che ha alle spalle un marchio solido e blasonato come Beta Motor, ma di per sé Zontes non avrebbe bisogno di garanzie dato che fa parte di un gruppo che produce oltre un milione di motori all’anno e si costruisce in casa tutto: dai telai alle plastiche.

MI CONVINCI A primo impatto la Zontes 310T mi convince, le finiture sono di ottimo livello (ben superiori ad altri brand che producono in oriente) e anche il look convince, seppur non brilli per originalità in alcune sue parti (qualcuno ha detto scarichi MV?). E non convince solo me, ma anche i curiosi che mi hanno chiesto informazioni su di lei al semaforo… La qualità paga, sempre.

DOTAZIONE TOP Se poi oltre alle apparenze ci abbini tanta sostanza il gioco è fatto. Sulla Zontes 310 T infatti la dotazione tecnologica farebbe impallidire quella di rivali di segmento e blasone superiori. A partire dal sistema d’accensione Keyless, sistema che comanda anche l’apertura del serbatoio del carburante (da 15 litri di capienza) e quello della sella. Il sottosella è però risicato, al suo interno c’è spazio solamente per i documenti e qualche attrezzo di prima necessità. Il ricco menù non si ferma certo qui, ci sono anche il parabrezza regolabile elettricamente su due posizioni, due mappe motore, fari full LED, un ampio display LCD, ABS Bosch disinseribile e comandi retroilluminati.

Zontes 310T: la strumentazione LCDZontes 310T: la strumentazione LCD

FACILE FACILE Esame superficiale superato con ottimi voti, tempo dunque di mettere alla prova le abilità dinamiche della 310 T che è pur sempre una moto e non un elettrodomestico. Il piacere di guida, ancora per un po’, avrà ancora la meglio sulla lista degli accessori. Evviva!
 La posizione in sella è studiata per mettere subito in sintonia con la crossover piloti di tutti i generi e di tutte le taglie. La sella posta a 815 mm dal suolo è ben sagomata e permette anche a chi è più basso di raggiungere con agio il terreno e gestire i 159 kg in ordine di marcia della Zontes 310 T. Il manubrio rialzato e di generose dimensioni poi offre un ottimo braccio di leva per controllare in tutta sicurezza la moto anche quando si procede a zig zag tra le auto in colonna, senza rischiare però di decapitare gli specchietti di furgoni e SUV.

DOCILE Che la Zontes 310 T sia pensata per chi si approccia alle moto con poca esperienza, o per chi vi fa ritorno dopo tanto tempo, lo si capisce anche dal temperamento del monocilindrico raffreddato a liquido con distribuzione a doppio albero in testa da 312 cc. La scheda tecnica recita 35 cv a 9.500 giri/min e 30 Nm di coppia a 7.500 giri/min, numeri di certo non esaltanti per chi è avvezzo a cilindrate maggiori ma sufficienti per far raggiungere i 150 km/h di velocità di punta alla crossover cinese. Il motore ha un carattere sulle prime molto docile, ma la rapportatura corta permette -se si insiste con gas e cambi marcia – di partire con il giusto spunto al semaforo. Il tutto con vibrazioni percettibili ma non fastidiose, cosa quasi fisiologica per un monocilindrico di piccola cilindrata.

COME VA L’aspetto da globetrotter non vi tragga in inganno, la Zontes 310 T non ha fiato e gambe per portarvi a fare il giro del mondo: in coppia o a pieno carico infatti le prestazioni calano e i consumi, di solito moderati (3,5l/100 km), si alzano riducendo l’autonomia. Ciò non vuol dire che la crossover non possa uscire dai confini della città, anzi. Per delle gite a passo rilassato su strade curvose risulta anche piacevole da guidare. La ciclistica non ha soluzioni ad effetto – eccezion fatta per il forcellone pressofuso in alluminio che ricorda certe moto austriache – ma lavora bene anche quando si decide di accantonare le passeggiate e mettere alla frusta tutti i 35 cavalli del motore. Le sospensioni (forcella a steli rovesciati e mono regolabile nel precarico molla) hanno una buona taratura e digeriscono bene anche le asperità, mentre le gomme CST di primo equipaggiamento ben si comportano su asfalto asciutto e umido, meno rassicuranti sotto gli scrosci di pioggia. Piccola nota dolente è la potenza dell’impianto frenante: nonostante un disco anteriore da 310 mm e una pinza a due pistoncini, per ottenere decelerazioni importanti vanno strizzati per bene i comandi.

TANGENZIALI E AUTOSTRADE Tangenziali e Autostrade non sono il terreno più favorevole per le moto di piccola cilindrata, specialmente le monocilindriche. Nonostante ciò la Zontes non si tira certo indietro, vi accompagna invece con un parabrezza regolabile di dimensioni contenute ma tutto sommato efficacie, anche considerando la velocità di crociera che può tenere la 310 T. Oltre i 110 km/h le vibrazioni si fanno più percettibili e i consumi s’impennano, meglio calcolare 10 minuti in più e godersi la sella comoda e la posizione di guida che non affatica.

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QUANTO COSTA? Il suo pregio più grande però non si trova nelle righe appena lette. Il punto che più mi ha convinto è senza dubbio il rapporto qualità/prezzo. A 4.990 euro porterete a casa una moto versatile, a suo agio in tutte le situazioni d’utilizzo (fango incluso con l’ABS disinseribile) con una dotazione da maxienduro da oltre 20.000 euro. Certo ci sono anche dei difetti che fanno storcere il naso: le frecce non hanno il ritorno automatico nella posizione neutra, il vano portaoggetti sotto la strumentazione non eccelle per comodità e il sistema di accensione keyless necessita un po’ di pratica.

ABBIGLIAMENTO IN QUESTO SERVIZIO

CASCO CABERG XTRACE Casco che fa della versatilità la sua arma migliore. Utilizzabile in 3 diverse configurazioni: completo, senza parasole, con parasole senza visiera. Xtrace è prodotto in due misure di calotta esterna realizzate in LG Chem HI 100H High Impact ABS per offrire il massimo comfort e ridotte dimensioni permettendo una perfetta proporzione tra il volume del casco e la taglia del motociclista. XTRACE è dotato del sistema DVT (Double Visor Tech) che grazie ad una visiera parasole integrata all’interno del casco facile da manovrare attraverso la leva esterna, permette la guida sempre con la giusta luce e quindi con la massima sicurezza. La visiera esterna trasparente è antigraffio e predisposta per la lente antifog pinlock, mentre la visiera parasole interna è antigraffio.
Taglie: XS-XXL

GIACCA HELD AIRGUARD Comoda giacca da turismo in tessuto. l'imbottitura interna è facimente removibile grazie a delle zip. Il tessuto è impermeabilie e antivento. La praticità è il punto forte di questa giacca, tante le tasche a disposizione, ben 5 esterne più quelle dello strato interno. La vestibilità è ampiamente regolabile grazie alle numerose regolazioni in velcro. Capitolo sicurezza: le protezioni sono presenti su spalle e gomiti, oltre alla predisopsizione per il paraschiena.

PANTALONE HELD ACONA Pantalone da turismo realizzato in tessuto con menmbrana interna estraibile. Lo strato interno assicura il caldo necessario a guidare in tranquillità anche nelle giornate più rigide. La vestibilità è regolabile tramite le regolazioni in velcro lungo le cosce, mentre per l'areazione è assicurata da delle zip verticali. Le protezioni sulle ginocchia sono ben dimensionate e non infastidiscono alla guida.

GUANTI HELD GORE-TEX AIR'N DRY Guanti quatttro stagioni grazie al doppio strato interno removibile. Realizzati in misto pelle e cordura offrono allo stesso tempo comodità e sicurezza. Il palmo realizzato in pelle di canguro traforta dona flessibilità e comfort. le protezioni sulle nocche sono in materiale plastico e non danno fastidio all'ergonomia. Pratica la doppia chiusura in su polso e avanbraccio.

STIVALI HELD JOBLIN I Joblin sono stivali polivalenti, a loro agio sia sulle moderne maxi enduro, sia sulle naked. L'esterno è un sapiente mix di pelle e tessuto mentre la membrana interna è in poliestere. Nel mezzo lavora la membrana OutDry che ripara da acqua e vento mantenendo il piede asciutto. Non mancano ovviamente le protezioni su malleolo e stinco, mentre la suola è realizzata con gomma ad alto grip.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 29/11/2019
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