Yamaha XSR700: giorno 2

SEMPRE EASY Ieri sera, tornando a casa sotto un diluvio da Arca di Noè, non ho potuto fare a meno di notare come questa Yamahina sia facile e trattabile sempre, anche quando ci vorrebbero i remi al posto delle ruote. Si via trotterellando, con un filo di gas, e il bicilindrico non fa un plissé, dimostrando d'infischiarsene della mancanza del traction control.

Yamaha XSR700: giorno 1

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Yamaha al Motor Bike Expo 2016

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Yamaha VMAX CS_07 Gasoline by roCkS!bikes

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MORBIDONA Oggi, però, la musica è cambiata, con un bel sole (quasi primaverile) che inonda di luce la città. Una commissione mattutina in centro mi dà l'occasione per capire che, su pavé e tombini, la Yamaha XSR700 è ben più morbida di ciò che si potrebbe pensare. La forcella lavora bene ma affonda facilmente e potrebbe essere più frenata in estensione mentre l'ammortizzatore posteriore, infulcrato direttamente al carter motore, mi è sembrato proprio un burro (si può comunque regolare nel precarico).

BUONE MEDIE Direttamente dal mio taccuino: la larghezza del manubrio (740 mm) costringe a qualche attenzione negli slalom fra le auto in coda. I blocchetti elettrici "minimal" sono fatti bene, vero, ma provate a trovare il pulsantino del clacson al primo colpo senza sbagliarvi... E la leva frizione - morbida - non è regolabile (quella del freno sì). In compenso, la XSR700 sembra consumare proprio poco: dopo circa 80 km ad andatura allegra di città ed extraurbano il trip segna una media di quasi 21 km/litro. La convivenza continua.