CROSSOVER Per uno come me, abituato a muoversi quasi ovunque con una bicicletta da corsa, un mezzo come la Dual Sport+ della Trek lascia inizialmente un po’ interdetti. La posizione di guida è molto diversa, quasi turistica, ma bastano davvero poche pedalate per sentirsi subito a proprio agio, e non rimpiangere l’impostazione più rigida di una stradale.
- DOTAZIONE E COMFORT DI MARCIA
- MOTORE E ASSISTENZA ALLA PEDALATA
- BATTERIA E AUTONOMIA
- COME VA SU STRADA (E FUORI)
- PREZZO E SCHEDA TECNICA
Trek Dual Sport+: colore total black
UN MEZZO PER TUTTE LE STAGIONI La Dual Sport+ è una vera tuttofare, che fa della versatilità uno dei suoi principali punti di forza: va bene per muoversi in città, anche nel tragitto casa-ufficio, e va ancora meglio per chi vuole cimentarsi in un po' di off-road leggero, senza doversi troppo preoccupare di non avere il mezzo adatto per affrontare sterrati e sentieri, o magari di rovinarla. È una bicicletta molto robusta, ed è una caratteristica vincente in tutti e due gli scenari.
DOTAZIONE E COMFORT DI MARCIA
DOTAZIONE E LINEA La dotazione della Dual Sport+ è discreta: di serie troviamo fanali anteriore e posteriore a LED (alimentati dalla batteria), cavalletto posteriore, campanello, due agganci per borracce e accessori, forcella anteriore ammortizzata da 63mm, freni idraulici a disco su tutt’e due le ruote (prive di meccanismo di sgancio rapido) e pneumatici anti-foratura. Se l’utilizzo principale è in città, magari per andare a lavorare, dovrete per forza di cose integrare la dotazione con parafanghi e portapacchi posteriore, disponibili nel catalogo accessori di Trek. Pratica e utile la piccola copertura dell’ingranaggio centrale, per non sporcare la gamba destra del pantalone. La batteria è integrata nel telaio, ed è praticamente invisibile. Il risultato d’insieme è davvero elegante, quasi minimalista nella sua colorazione total black. Ho molto apprezzato anche la disposizione pulita e ordinata dei cablaggi, che dal manubrio spariscono all’interno del telaio.
La forcella Suntour NRX della Trek Dual Sport+
POSIZIONE OK Il telaio sloping da mountain bike permette a tutti di salire con facilità. La posizione di guida, una volta regolati a dovere manubrio e altezza della sella, risulta particolarmente confortevole, pure dopo diverse ore passate a pedalare. Merito anche del manubrio, dritto e largo ma non troppo: la posizione è più sportiva che turistica, non troppo adatta al fuoristrada impegnativo (ma neanche la bici lo è), e permette di tenere le braccia maggiormente parallele al corpo, cosa che a lungo andare affatica meno. Alla comodità di viaggio contribuiscono anche le manopole, con un ampio appoggio per le mani. La sella Bontrager, ben imbottita, è un buon compromesso tra quelle più rigide e sportive e i simil-cuscini delle biciclette cittadine. In ogni caso, per farci l’abitudine serve un po’ di allenamento ai “muscoli bassi”. La Trek Dual Sport+ è disponibile in quattro misure di telaio: S, M, L e XL, e in versione da donna con il tubo centrale più inclinato, in color argento e misure XS, S e M.
Il manubrio della Trek Dual Sport+
CRUSCOTTO MINIMALE Il piccolo controller a sinistra del manubrio è un Bosch Purion che permette di controllare con facilità tutte le funzioni della e-bike. In alto si trova il tasto di accensione, mentre i due comodi pulsanti “+” e “-” permettono con facilità di aumentare o diminuire il livello di assistenza, anche indossando i guanti. Il display mostra la velocità corrente (più generosa rispetto a quella misurata con il GPS), la distanza percorsa e il livello di carica residuo della batteria, indicato da cinque tacche. Premendo il tasto “-” per un paio di secondi si accede a un menu secondario, da cui leggere la distanza totale compiuta e una stima più precisa dell’autonomia rimasta. L’odometro parziale può essere resettato premendo contemporaneamente i tasti “+” e “-”. Le luci si accendono e spengono tenendo premuto per un paio di secondi il tasto “+” sul cruscotto digitale, ma volendo ci si può rivolgere a uno specialista Bosch, e far sì che si attivino automaticamente all’accensione del motore. La luce posteriore è integrata nella sella, con il cavo che corre lungo il tubo. Due avvertimenti: potreste inavvertitamente staccarlo - come ho fatto io - quando regolate la sella in altezza, ma più di tutto rischia di essere coperto dagli indumenti mentre viaggiate (una giacca lunga, una borsa sul portapacchi, o anche solo una felpa legata in vita).
Il controller Bosch Purion della Trek Dual Sport+
FRENI E CAMBIO Davvero eccellente l’impianto frenante della Dual Sport+, uno Shimano idraulico MT200 con dischi da 160 mm. La frenata è potente e ben modulabile, anche dopo un uso intenso, come alla fine di una lunga discesa. Gli spazi di arresto sono contenuti, anche alla velocità massima di 25 km/h, e l’unica possibilità di “andare lunghi” è bloccando la ruota posteriore. Di ottimo livello anche il cambio, uno Shimano a 10 rapporti (11-42), più che sufficienti per la vocazione tuttofare della Dual Sport+: abbastanza lungo il rapporto da pianura per superare in scioltezza i 25 km/h, sufficientemente corti quelli per le salite, senza la pretesa di volersi cimentare in grandi “arrampicate”.
Cambio Shimano a 10 rapporti per Trek Dual Sport+
IN MARCIA Per cominciare a muoversi con la pedalata assistita basta meno di un quarto di giro sui pedali e la bicicletta comincia subito a spingere, in silenzio, con intensità variabile a seconda del livello di assistenza selezionato. Discreta la sospensione anteriore Suntour NRX, con escursione da 63 mm e possibilità di blocco: svolge bene il suo lavoro, ossia assorbire le asperità del terreno, pavè e sconnessioni del manto stradale, ma non chiedetele di più. Forse è l’aspetto che mi ha convinto meno della Dual Sport+. I pneumatici sono Bontrager Hardcase Light da 700x38, con una protezione leggera antiforatura, per muoversi senza doversi preoccupare eccessivamente di rimanere con una gomma a terra. Gli pneumatici non sono molto larghi ma con un battistrada scolpito, ottimi per sterrati e percorsi accidentati; se vi muovete spesso tra i binari del tram, invece, sappiate che occorre un occhio di riguardo in più.
MOTORE E ASSISTENZA ALLA PEDALATA
“CUORE” TEDESCO Il piccolo motore della Trek Dual Sport+ è un Bosch Active Line Plus da 250W e 50 Nm di coppia, limitato a 25 km/h. Rispetto al più diffuso Active Line guadagna una decina di Nm di coppia e un’erogazione più fluida, specialmente quando si scala marcia per affrontare le salite, dove non si avverte praticamente nessun cedimento nell’assistenza. I suoi sensori rilevano (più di mille volte al secondo) la potenza impressa dal ciclista e la cadenza della pedalata, e in base al livello di assistenza impostato permette di avere sempre una coppia ottimale e costante. Di fatto, la bici “spinge” tanto più spingiamo noi, offrendo la sensazione di una pedalata naturale e per nulla forzata. Il motore monta un ulteriore sensore di cambio di marcia, che riduce la pressione esercitata sulla catena durante le cambiate: questo permette di evitare inutili sollecitazioni, stressando meno catena e ingranaggi. In generale, però, come regola per chi si avvicina per la prima volta a una bici elettrica, è consigliabile “mollare” un po’ la pressione della pedalata mentre si cambia marcia. Si avverte il cut-off del motore quando si smette di pedalare, ma non è troppo fastidioso.
Pur con la linea da MTB, la Trek Dual Sport+ va bene anche nel tragitto casa-ufficio
LIVELLI DI ASSISTENZA La e-bike di Trek offre quattro livelli di assistenza, Eco, Tour, Sport e Turbo, che corrispondono ad altrettanti aumenti percentuali di potenza della pedalata. Nello specifico:
Aumento di potenza della pedalata | Coppia erogata (Nm) | |
Turbo | 270 | 50 |
Sport | 180 | 45 |
Tour | 100 | 40 |
Eco | 40 | 35 |
In generale, ho trovato molto ben bilanciati ed equilibrati i livelli di assistenza. Si avverte nettamente il cambio di risposta della Dual Sport+ a seconda delle diverse scelte, che ben si adattano allo stile di pedalata e a quanto si desidera faticare. Inevitabilmente, Eco e Tour invitano ad andature più pacate e accelerazioni più tranquille, Sport è per chi vuole scattare alla partenza e acquistare velocità più rapidamente, mentre ho trovato Turbo perfetta per affrontare salite anche piuttosto impegnative. Non manca la funzione per l’accompagnamento manuale della bicicletta, utile per muoversi nelle aree pedonali e per riportarla a casa in caso di guasto o foratura: premendo il pulsante nella parte inferiore del display si attiva la funzione “Walk”, che spinge la bicicletta a 4 km/h agendo sul tasto “+”.
BATTERIA E AUTONOMIA
La batteria estraibile della Trek Dual Sport+
BATTERIA La batteria della Dual Sport+ è una Bosch PowerTube da 500Wh agli ioni di litio, progettata per essere inserita all’interno del telaio. Ne guadagna in pulizia la linea della bicicletta, ma anche la batteria stessa, che è più protetta e meno esposta agli urti. Il blocco batteria si sgancia dal telaio tramite una chiave (il sistema di bloccaggio è sviluppato da Abus), e successivamente sfilandolo verso l’alto. Nella parte superiore della batteria c’è una piccola maniglia pieghevole per il trasporto, mentre in basso si trova il connettore per il caricatore. La batteria può essere ricaricata anche senza smontarla dalla bicicletta, usando la presa nel telaio. Per inserirla nuovamente al suo posto occorre utilizzare ancora la chiave: avrei preferito un meccanismo automatico a scatto. Il pacco batteria, che comprende anche la parte di plastica nera verniciata, pesa circa 3,3 Kg. La ricarica completa richiede poco più di 4 ore.
AUTONOMIA Il calcolo dell’autonomia è sempre piuttosto complesso, e influenzato da diversi fattori. Bosch mette a disposizione un comodo strumento online dove selezionare il motore, la batteria, le diverse caratteristiche della bicicletta, il peso del ciclista, il livello di assistenza scelto, così da avere un’idea approssimativa dei km che possono essere percorsi. Di base, il consumo funziona più o meno come quello delle automobili: in città aumenta molto, per via delle numerose ripartenze e dei continui cambi di velocità dovuti a traffico e ostacoli. Di conseguenza, il motore viene usato spesso e la batteria dura meno. Fuori città, magari su una pista ciclabile, ad andatura costante, il consumo si riduce di parecchio. In generale, ho trovato la Dual Sport+ abbastanza parsimoniosa: al termine di una lunga escursione di oltre 70 km, con modalità prevalentemente Tour e Sport, sono tornato a casa con tre quinti di batteria ancora disponibile.
La Trek Dual Sport+ è adatta anche all'off-road leggero
E DOPO I 25 KM/H? I motori delle e-bike, per legge, funzionano fino a 25 km/h, dopodiché si disattivano. Cosa succede quando si va più veloci? Pedalando oltre questa velocità il motore si spegne, e lo sforzo che si fa è tutto muscolare. Può capitare di avvertire qualche piccola spinta del motore a velocità di poco superiori (intorno ai 26/27 km/h), ma solo per un margine di errore previsto, calcolato sempre in eccesso.
SU STRADA (E FUORI)
COME SI COMPORTA Mi sono trovato davvero bene sulla Dual Sport+: la pedalata assistita è molto ben calibrata e centrata sullo sforzo reale del ciclista; i pesi sono bilanciati, grazie anche al baricentro basso dato dal motore tra i pedali, e che permette di muoversi agilmente in passaggi tortuosi (penso agli slalom tra le vetture, ma anche ai blocchi anti-motorino posti all’ingresso di molte piste ciclabili). Mezzo estremamente versatile, adatto tanto per la città quanto per le escursioni fuori porta, il tratto distintivo della Dual Sport+, quello che mi ha colpito maggiormente, è stata la sua capacità di regalarmi una inattesa voglia di avventura. Di provare a percorrere strade meno battute. Mi è capitato, nel corso di un paio di uscite, di incontrare passaggi nascosti e sentierini in salita che si infilavano nei boschi, e li ho affrontati serenamente, senza pensarci, sapendo di poter contare su un mezzo adatto anche al fuoristrada leggero, fiducioso che non avrei rischiato di rimanere a piedi, o bloccato in mezzo a qualche salita. Certo, sempre con moderazione e prudenza: non è una mountain bike da off-road estremo, ma è riuscita a farmi divertire in modi che non avrei immaginato. E non è cosa da poco.
Trek Dual Sport+ alla fine di una lunga escursione lungo l'Adda
PREZZO E SCHEDA TECNICA
PREZZO Il prezzo consigliato della Trek Dual Sport+ è di 3.499 euro, che può essere tagliato di 500 euro sfruttando il bonus statale per le biciclette (anche elettriche). Il prezzo più elevato della media per questo genere di e-bike è dovuto al fatto che la Dual Sport+ è l’equivalente - nel mondo automobilistico - di un veicolo premium, che si distingue per la qualità costruttiva, le finiture e una componentistica di ottimo livello.
Telaio | Alluminio Alpha Gold, batteria integrata rimovibile, passaggio cavi interno, supporti parafango e portapacchi |
Forcella | SR Suntour NEX, molla elicoidale, precarico, blocco idraulico, escursione 63mm |
Cerchio | Bontrager Affinity Disc, Tubeless Ready, 32 fori, larghezza 21 mm, valvola Presta |
Pneumatico | Bontrager LT2 Comp, Hard-Case Lite, 700x38c |
Cambio | Shimano Deore M4100 a 10 velocità, deragliatore Shimano Deore M6000 |
Sella | Bontrager Commuter Comp con supporto luce integrato |
Freno | Disco idraulico Shimano MT200 |
Batteria | Bosch PowerTube agli ioni di litio 500 Wh |
Tempo di ricarica | 4,5 h |
Autonomia | 170 km (stimata) |
Display | Bosch Purion |
Motore | Bosch Active Line Plus 250W 50Nm |
Assistenza | 4 livelli + off + modalità Walk |
Luci | LED anteriore e posteriore |
Peso (M) | 20,6 kg |