Bei tempi quando le ottavo di litro erano dei veri cannoni su due ruote. Motori due tempi da 30 e passa cavalli, ciclistica raffinata e divertimento a mille, grazie a performance oggi inarrivabili; che fossero sportive da piega fra i cordoli oppure off-road col tassello da mulattiera. Ma questo è il passato, che torna alla memoria ai “vecchietti” come il sottoscritto, allora sedicenne, che di quelle moto conosceva vita morte e miracoli, fino all’ultimo bullone, o quasi. Oggi, dopo un lungo periodo di oblio causato da mille motivi tra i quali sicurezza e normative “eco-sostenibili”, le 125 stanno tornando e la dimostrazione è che i costruttori ne hanno a listino uno o più modelli. Dai più blasonati europei, ai giapponesi, fino agli arrembanti cinesi, inutile nominarli tutti, non c’è catalogo che non abbia la sportiva o la “nakedina” o la motard e l’enduro. Rigorosamente monocilindriche, con un robusto quattro tempi che non scatena il brivido delle prestazioni causa ridotta potenza, ma che sanno ritagliarsi un pezzetto di preferenze di giovani e giovanissimi neopatentati rispetto a scooter e, oggi, anche monopattini o roba del genere… Vuoi mettere il piacere delle prime sgroppate fra amici, magari portando la morosa in sella? Quell’impagabile senso di libertà regalato dalle due ruote. Banale? Forse, ma prima di giudicare è bene provare… Sensazioni che, ne sono certo, non si dimenticano più. E a proposito di “brivido”, ci metto la B maiuscola e fra i modelli più interessanti in questo segmento troviamo la Voge Brivido 125R, una bella proposta che arriva dalla Cina (il costruttore è la Loncin) che convince per stile, piacere di guida e rapporto qualità/prezzo, tanto che definirla ''entry level'' sarebbe riduttivo.
Voge Brivido 125R: la prova su strada della piccola naked orientale
LOOK MODERNO E SPORTIVO
Prima di salire in sella mi soffermo a guardarla e devo dire che la piccola Voge mi piace per quel suo look contemporaneo niente male. Si ispira alla fisionomia di alcune rivali, ma non c’è nulla di male se la miscela risulta piacevole e vincente senza essere una scopiazzatura. Anche perché le linee sono ben riuscite a partire dal musetto con quel faro rotondo a LED e le due piccole lame di luce (sempre a LED) ai suoi lati. I fianchetti sono belli appuntiti e rendono la Brivido 125R affilata quel tanto che basta per darle il giusto tono di sportività. La coda, infine, si allarga come sulle maxinaked più aggressive e chiude nella “V” luminosa del faro posteriore, che ricorda il nome Voge. L’esemplare della prova, secondo me, è valorizzato dalla bella colorazione azzurra e bianca – si chiama Light Blue – che ne esalta il carattere vivace. Ma c’è anche una sfumatura in nero che trovo più elegante. Insomma, una “motina” stilosa, che presenta un bel biglietto da visita, quello del design azzeccato, ottimo preludio per dare la prima manata di gas alla grinta di un sedicenne.
Voge Brivido 125R: lo stile moderno del frontale con illuminazione full LED
MOTORE E CICLISTICA DI UN CERTO LIVELLO
Ma sotto il vestitino attillato si vede altro e anche qui le scelte di Voge parlano di un progetto moderno. Mi riferisco al monocilindrico 4T a liquido con distribuzione bialbero quattro valvole di 124,8 cc, omologato Euro 5 e descritto dai cinesi come totalmente nuovo quando la moto è stata presentata. Un motore capace di erogare i canonici 15 CV/9.500 giri e 12,1 Nm/8.000 giri, perfetti per chi è fresco di patente A1. Il motore, poi, è alloggiato in un bel telaio a traliccio in tubi di acciaio che si sposa con la forcella upside-down da 35 mm e il monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico, così anche in due il comfort e la guida saranno più piacevoli. Il quadro tecnico è completato da un impianto frenante a doppio disco, con quello anteriore da 276 mm di diametro e quello posteriore da 220 mm e con ABS a doppio canale, un valore aggiunto non da poco per una “piccoletta” come la Brivido 125R. I cerchi in lega leggera sono da 17 pollici davanti e dietro e calzano pneumatici Helios (alzi la mano chi li conosce), rispettivamente da 110/70 e 140/60. La percezione di agilità che offre la piccola Voge è confermata dalle sue misure compatte – è lunga 1,94 metri – e da un peso a vuoto di 129 kg. Numeri che, come vedremo, contribuiscono a una guida vivace e piacevole.
Voge Brivido 125R: le selle e il codone bello largo in stile supersport
SLANCIATA E “EASY” FIN DA SUBITO
Dopo lo spiegone su stile e tecnologia finalmente saliamo in sella, ma prima di dare chiave, mi sembra giusto fornire qualche info sulla posizione e i dettagli che passano sotto gli occhi e le mani. Non c’è che dire, l’obsoleto e un po’ arrogante concetto di “cinesata” (retaggio di un passato non troppo lontano), trovo che abbia poco senso. Lo sguardo cade subito sul quadro strumenti digitale, ricco di informazioni e ben leggibile con il sole bello alto. Ci sono il contagiri che fa da cornice, il tachimetro, la temperatura del motore e la riserva di benzina, oltre a orologio, voltmetro e contachilometri. A destra c’è anche la presa USB dello smartphone, che diventa un utile compagno per navigare su strade sconosciute. I blocchetti non raggiungono il livello qualitativo di alcune rivali e manca il pulsante delle quattro frecce: lato sicurezza trovo che sia una piccola nota stonata in un quadro tutto sommato positivo. Anche le plastiche, gli accoppiamenti e la verniciatura sono di buona qualità, il che mi convince ulteriormente – parere personale – che non serve spendere migliaia di euro per mettere sotto il sedere del proprio figlio (o figlia) una moto ben costruita. Chiaro, ci sono alcuni dettagli che giustificano il “low cost” della Brivido come le leve di freno posteriore e cambio, un po’ grezze, o qualche fascetta troppo in vista, ma nulla di realmente grave.
Voge Brivido 125R: la strumentazione digitale ricca di info e ben leggibilePOSIZIONE ISPIRATA ALLE NAKED SPORTIVEDetto dei dettagli, anticipo che la posizione di guida mi è piaciuta. Ho trovato subito la giusta triangolatura fra sella, pedane e manubrio, con un accento verso la sportività più che al comfort. Lungi dal sembrare presuntuoso, ma di moto nella mia vita ne ho guidate davvero tante e, nel suo piccolo, la Brivido offre un bel compromesso. Il manubrio è largo il giusto, la sella è un po’ alta da terra – siamo a 810 mm – ma il cavallo è snello e posso appoggiare bene i piedi a terra. Il busto è leggermente caricato in avanti, per sentire meglio l’avantreno e le pedane sono alla corretta distanza per non flettere eccessivamente le ginocchia e le caviglie. Diciamo che, a spanne, la 125 di Voge abbraccia un’ampia fetta di motociclisti, che possono andare dal metro e 70 scarso fino al metro e 80 abbondante. Del passeggero non si può dire altrettanto, ma è una sfumatura comune a questo genere di moto. Il sellino è tutto sommato ospitale, ma le pedane sono un po’ alte e costringono a una posizione rannicchiata. L’ideale, come spesso capita, è quella di “abbracciare” da dietro il guidatore e ancorarsi al serbatoio. La “zavorrina” di turno non sarà felicissima, ma verrà ripagata dall’emozione di farsi portare in piena libertà.
Voge Brivido 125R: la posizione in sella è corretta e un po' caricata in avanti
CONVINCE DAL NEOFITA AL PIÙ ESPERTO
Tuttavia, la somma di tutte queste informazioni non arriverebbe a un risultato senza descrivere le sensazioni di guida e devo dire che, anche qui, la “Brividina” si è giocata qualche bella carta. Ingrano la prima – la frizione è molto morbida, ma non perfettamente modulabile – e la moto scatta svelta con il motore che nelle prime marce prende giri abbastanza rapidamente. Avverto chiaramente che i primi tre rapporti sono scalati per aiutare la moto a guadagnare velocità e in effetti la zona alta del contagiri è raggiunta velocemente. Il cambio è piuttosto preciso e l’allungo fino alla zona rossa, a baciare i 10.000 giri, mi dice che il monocilindrico è capace di sostenere una guida più energica. Chiaramente sto parlando di pochi cavalli, ma la curva di coppia è altrettanto favorevole e se non pretendo di riprendere da venti all’ora in sesta, la Brivido 125R esce bene da un tornante o supera un altro veicolo senza patemi.
Voge Brivido 125R: stabile e sicura quando scende in piega, ma senza esagerareDINAMICA E CONFORTEVOLELe sospensioni la sostengono se guido più forte e soffocano abbastanza bene l’asfalto rovinato, le buche o il pavé cittadino. Invece, l’angolo di sterzo è piuttosto limitato e questo è un handicap fra le auto o nelle manovre a bassa velocità poiché mi costringe a qualche acrobazia di troppo, peccato. Ma la ottavo di litro Voge ha delle buone chance fuori dal traffico, fra le traiettorie di una strada più libera. L’assetto è ben centrato e la moto scende in piega con una certa naturalezza. Inoltre, è ben bilanciata e il peso si avverte appena nei cambi di direzione più svelti. Solo forzando sul gas l’avantreno perde un po’ di precisione, ma è come cercare il pelo nell’uovo, poiché rimane stabile e sicuro nel suo complesso. Alzando un po’ il ritmo, invece, viene a galla il limite delle “misteriose” gomme di serie, che faticano a entrare in temperatura e non brillano per tenuta fra le curve. Infine, un buon voto ai freni e dieci e lode ai consumi. I primi sono ben modulabili, energici nell’azione e piuttosto resistenti all’affaticamento. Ho solo trovato l’intervento dell’ABS un po’ invasivo. Dei secondi vi do un dato: 35,7 km/litro, che diventano 31,3 km/litro con il gas sempre aperto. Il serbatoio è da 10 litri, l’autonomia totale la lascio a voi. Insomma, se volete fare meglio dovete andare… ad aria. Che volere di più?
Voge Brivido 125R: potenza e coppia offrono una discreta spinta fin dai bassi regimi
IL PREZZO È LA CARTA VINCENTE
Tessute le lodi, ma descritti anche i difetti della Voge Brivido 125R, veniamo alla questione prezzo. La piccola naked costa 2.790 euro f.c. a cui dovete aggiungere circa 250 euro per le spese burocratiche. Un listino che difficilmente trova rivali nello stesso segmento. Alcuni modelli arrivano addirittura al doppio mettendo sul tavolo maggiore tecnologia, più qualità ma – ne sono convinto – facendo leva sul blasone di un marchio “premium”. Ovviamente Voge non ha uno storico su cui appoggiarsi né un appeal hi-tech come altri brand, ma si mette in gioco con una ottavo di litro tutto sommato bella, con prestazioni simili alle altre 125 (qui la legge vale per tutti), robusta e capace di restituire un’immagine contemporanea quel tanto che basta ai giovanissimi che si avvicinano al motociclismo.
Voge Brivido 125R: il monocilindrico da 15 CV e 12,1 Nm e il telaio in tubi d'acciaio
SCHEDA TECNICA
Motore | Monocilindrico, 4T, Euro 5, 124,8 cc |
Potenza | 15 CV/9.500 giri |
Coppia | 12,1 Nm/8.000 giri |
Telaio | traliccio tubolare in acciaio |
Sospensioni | ant. forcella USD 35 mm, post. monoammortizzatore regolabile nel precarico |
Peso | 129 kg a vuoto |
Prezzo | 2.790 euro f.c. |
Voge Brivido 125R: look moderno che può piacere ai giovani motociclisti
ABBIGLIAMENTO
- Casco: Nolan N 80-8
- Giacca: Alpinestar's GP Plus R
- Jeans: MottoWear
- Guanti: Alpinestar's Copper
- Scarpe: Dainese Street Biker DW-P
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Brivido Brivido 125R | 14 / - | 2.790 € |
Brivido Brivido 300R | 26 / 19 | 3.790 € |
Brivido Brivido 500R | 47 / 35 | 5.890 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Voge Brivido visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Voge Brivido