L'ultima capostipite di un segmento ormai sul viale del tramonto è lei, la Honda CBR650R, unica sportiva seicento a quattro cilindri attualmente acquistabile per l'utilizzo su strada. Carene ispirate alle moto da corsa, semimanubri e un bel motore da quasi 100 CV che preannuncia tanto divertimento. Questa Supersport tuttavia si rivela una moto utilizzabile tutti i giorni senza patemi, adatta a chi non intende rinunciare al look corsaiolo, ma anche a una certa comodità. Vi racconto cosa penso di lei dopo averla usata una settimana, nel tragitto casa-lavoro e anche per una breve... sparata.
La Honda CBR650R
DESIGN E FINITURE
Davanti la CBR650R sembra una vera supersportiva: muso appuntito, linea aggressiva, colorazione appariscente... niente sembra tradire il suo istinto corsaiolo, almeno finché, spostandosi di lato, si arriva dove serbatoio e sella si incontrano. In questo la Honda è una specie di centauro: è come se due moto diverse fossero state unite, proprio lì. Sella unica e codino, infatti, perdono l'aria da race-replica per assumere sembianze più da naked tuttofare, preannunciando una vita comoda a bordo... Osservandola da vicino, come da tradizione Honda, tutto è al suo posto: blocchetti, piastra di sterzo e strumentazione, però, sono un po' sottotono rispetto a quanto mi aspettassi e sembrano soffrire il passare degli anni. Poco male – mi dico – aspettiamo di vedere come se la cava in movimento prima di giudicarla...
Il ponte di comando della Honda CBR650R
MOTORE ED ELETTRONICA
Il vero protagonista è lui, il quattro cilindri DOHC 16 valvole da 649 cc, l'ultimo plurifrazionato seicento incastonato su una sportiva stradale. Per lui una potenza massima di 95 CV a 12.000 giri/min e una coppia di 63 Nm a 9.500 giri/min. Non saranno numeri da vera Supersport, ma c'è di che sorridere. Al propulsore sono abbinati un cambio a 6 rapporti – sulla moto in prova dotato di quickshifter up, optional al prezzo di 232 euro col model year 2023 – e una frizione assistita con antisaltellamento.
Il 4 cilindri da 649 cc della CBR650R
AIUTI Sulla sportiva media di Honda ci sono ABS a 2 canali, traction control disinseribile e display LCD. Siamo ormai abituati a vedere strumenti più raffinati di questo sulle moto odierne – e all'occhio la differenza si nota – ma nonostante il bianco e nero risulta ancora ben proporzionato e leggibile, almeno col sole d'inverno... Quel che risulta un po' scomodo è il fatto che non sia presente un pulsante sui blocchetti per scorrere nel menù: bisogna allungarsi verso la strumentazione e i tasti sono marmorei. Insomma, scorrere tra un parziale e un consumo medio diventa un po' un'impresa.
Honda CBR650R: la forcella Showa SFF-BP
CICLISTICA
Lo scheletro di questa Honda è un telaio in acciaio con struttura a diamante, abbinato a una forcella a steli rovesciati SFF-BP da 41 mm e a un forcellone in alluminio con monoammortizzatore regolabile nel precarico. I cerchi in alluminio, ovviamente da 17'', calzano pneumatici 120/70 e 180/55, mentre l'impianto frenante è composto davanti da una coppia di dischi da 310 mm con pinze a 4 pistoncini ad attacco radiale, dietro da un disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino. Il peso della Honda CBR650R arriva a 207 kg col serbatoio da 15,4 litri pieno.
PROVA
Anche se a colpo d'occhio potrebbe tradire lo sguardo inesperto – è pur sempre una race replica, almeno davanti – rispetto a una 600 supersportiva la CBR650R è tutta un'altra cosa. In sella alla Honda, infatti, non si vive un brutto quarto d'ora, grazie a una posizione di guida accogliente, nonostante l'aria da cattivona. La sella è morbida, non molto distante da terra – 810 mm, dai miei 180 cm tocco terra molto bene, ho le gambe flesse – e le pedane sono alte, ma non particolarmente arretrate. Anche i semimanubri sono belli aperti: un po' di carico sui polsi c'è, ma è decisamente gestibile per la categoria – parlo da possessore di una ''collega'' a 4 cilindri molto più incazz... – con la sella più bassa rispetto al manubrio e una posizione di guida che niente ha a che vedere con quella da ''sgabello'', tipica di alcune supersportive pure.
Honda CBR650R: la posizione di guida non è da sportiva pura
SI PARTE Anche i primi metri sono una passeggiata in sella alla CBR perché la frizione assistita è morbidissima e facilmente gestibile allo stacco: la sensazione di essere a bordo di una piccola sportiva è tutto sommato molto limitata fin qui. Il motore non è vuoto come a volte accade sui 600 plurifrazionati e già dai bassi la CBR ha quel che serve per disimpegnarsi bene anche con la classica marcia in più. Unico neo, che sporca un po' il piacere di guida, un effetto on-off piuttosto evidente: quando si guida col coltello tra i denti passa in secondo piano – complice il godimento – ma andando a spasso risulta fastidioso.
TUTTA FACILITÀ E che la CBR650R prova a non fare la sportiva lo noto anche quando devo svicolare tra le auto: il raggio di sterzo è davvero contenuto e mi muovo con disinvoltura anche in città, cosa non affatto scontata con una moto del genere. Il quickshifter in salita – ricordo, optional – funziona piuttosto bene, anche se non è un fulmine come alcune unità più recenti e richiede decisione se si procede a spasso, pena il rischio di prendere la folle nel passaggio prima-seconda. Anche se la CBR non è una supersportiva – come avrete potuto intuire leggendo fin qui – la soluzione di mezzo mi lascia un po' l'amaro in bocca: l'ultima 600 a 4 cilindri con dna racing merita un cambio elettronico up&down!
La Honda CBR650R in una chicane
SPORT-TOURER La Honda si disimpegna tanto bene nel commuting lungo il tragitto casa-ufficio che come compagna di curve per il giro della domenica. In entrambe le circostanze, complici le sospensioni tarate sul morbido, offrirà un buon comfort: buche e avvallamenti, insomma, non arrivano mai prepotenti sulla colonna vertebrale, né correrete il rischio di trovarvi lanciati su un platano a bordo strada se arrivate più forte del dovuto su un dosso. Da brava sportiva che gioca a fare la tourer anche la protezione aerodinamica è discreta: nei trasferimenti in autostrada la pressione dell'aria su busto e spalle è praticamente inesistente e solo da metà casco in su si è preda del vento. A 130 all'ora le vibrazioni non danno fastidio, anche se...
ARRIVA LO SPORT Un carattere morbido, amichevole quello del motore, almeno sulle prime. Il 4 cilindri è elastico sin dai 2-3.000 giri, ha una buona schiena, ma è capace di tirare fuori gli attributi se glielo chiedo. Dai 9.000 giri/min in su il sound diventa decisamente coinvolgente ed è là, verso i 12.000 che la CBR650R mette in chiaro dove sono i quasi 100 CV finora tenuti ben nascosti. Peccato soltanto che da circa 4.000 giri arrivino anche un po' di vibrazioni ad alta frequenza a sporcare il piacere: un aspetto che può risultare fastidioso trotterellando, ma col coltello tra i denti sul passo di montagna, viaggiando verso la zona rossa, l'estasi mette da parte qualunque difetto... Una bella castagna sì, ma utilizzandola con parsimonia i consumi restano contenuti: 21 km/litro rilevati tra città, autostrada ed extraurbano.
Con la Honda CBR650R tra le curve
TRA LE CURVE Nel misto la CBR si riconferma per quella che è: una sportiva non estrema. C'è più stabilità che agilità, mentre la facilità vince sulla prestazione pura. La frenata è potente, con uno splendido feeling alla leva, che si lascia strizzare anche da un solo dito, mentre la forcella asseconda, affondando copiosamente ma senza scomporne l'assetto.
CONCLUSIONI Insomma, la Honda CBR650R è una sportiva per certi versi addolcita. In termini di facilità e manovrabilità non sembra una carenata con semimanubri, ma motore e sensazioni vengono dal mondo fatto di cordoli e adrenalina. A chi la consiglierei? A coloro che non possono fare a meno del look da sportiva e dell'urlo del 4 cilindri, ma desiderano una buona dose di comodità per l'uso più disimpegnato. La CBR650R è l'ultima rimasta di un segmento in declino: se le cose non cambiano presto sarà una moto da museo, oppure da mostrare orgogliosamente in salotto.
COLORI E PREZZI
La Honda CBR650R model year 2023 è disponibile in due colorazioni, una nera con dettagli in blu e una nera e rossa – la moto utilizzata in questa prova è una 2022 – con un prezzo di 9.590 euro. Esistono diversi pacchetti o accessori interessanti per enfatizzare il carattere sportivo o quello sport-touring: tra gli optional più interessanti ci sono le manopole riscaldabili – 390 euro – la borsa per il codino – 118 euro – e il cupolino alto, con prezzi a partire da 52 euro.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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CBR650R | 95 / 70 | 9.290 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Honda CBR650R visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Honda CBR650R