Iconica, come la zuppa Campbell, Marylin Monroe, gli Yankees o il McDonald’s, la Harley-Davidson Ultra Limited riesce ad essere allo stesso tempo tanto lontana dai miei gusti motociclistici e attrarmi quanto una moderna supersportiva, mio vero amore su due ruote. Probabilmente vi starete chiedendo come sia possibile, ma la risposta non ce l’ho, quello che posso dirvi è che nelle due settimane abbondanti in cui l’ho avuta in prova siamo diventati praticamente inseparabili, ma non per questo mi farò influenzare nel giudizio: scopriamo insieme, pregi e difetti.
- Harley-Davidson Ultra Limited: com’è fatta
- Harley-Davidson Ultra Limited: come va
- Harley-Davidson Ultra Limited: prezzo
COM’È FATTA
Harley-Davidson Ultra Limited
Ultra Limited è consapevole del suo fascino e, proprio come una bella donna, non fa nulla per nasconderlo. Anzi, nella verniciatura Prospect Gold/Vivid Black con finiture nere, fa di tutto per attirare l’attenzione su di sé, la mia compresa. Nell’immaginario comune, dei profani della cultura del brand americano, lei e la Sportster (quella vecchia) sono le vere Harley-Davidson: una icona di semplicità e stile minimal, l’altra – ovviamente la Ultra Limited – manifesto di opulenza, ma anche di viaggio… senza che la destinazione abbia poi tanta importanza.
BEN FATTA Quanto conta l’aspetto per una moto? Tantissimo, inutile nasconderlo. Quando chiudi la saracinesca del garage dovresti avere voglia di dare un’ultima sbirciatina, magari dalle fessure, di sfuggita. La Ultra Limited ogni qualvolta rientravo a casa mi faceva quest’effetto. Le sue forme sinuose e senza tempo, i particolari curati fin quasi al dettaglio più maniacale mi tenevano li qualche secondo inebetito. E poi c’è il ferro con cui è realizzata, pesante ma robusto, che trasmette un’incredibile sensazione di solidità, come quando le cose venivano costruite per durare secoli, non decenni. Ovviamente c’è anche da tener conto del rovescio della medaglia: 416 kg con il pieno non sono proprio roba da tutti, specialmente nelle manovre da fermo.
Harley-Davidson Ultra Limited, il motore a V è una scultura
SCULTURA V-TWIN Ma il motore per fortuna qualcuno lo ha inventato e i miei polpacci pur robusti ringraziano. Che poi quello delle Harley più che un semplice motore, proprio come i V-Twin di Guzzi, è quasi una scultura più che un mero organo di propulsione, anche quando in quel di Milwaukee scelgono il più sobrio nero opaco al posto delle classiche e appariscenti cromature. Centoquattordici pollici cubi, scritto per esteso rende ancora meglio l’idea della possenza di questo bicilindrico, che al “cambio valuta” sarebbe poi un 1.868 cc, da 160 Nm di coppia e 88 CV.
ORA LA TECNOLOGIA AIUTA Tutta quella coppia da gestire non è un gioco da ragazzi, il machismo per anni ha nascosto quello che secondo me è stato per tanto tempo un difetto di questa moto, ovvero la totale assenza di aiuti elettronici. Non si tratta di “purismo” o di essere capaci a guidare ma più semplicemente di sicurezza: con la Street Bob, priva di controllo di trazione, bastavano due gocce di pioggia per non percorrere più un metro con le due ruote in asse(qui la prova), sulla Ultra Limited questo non accade grazie agli aiuti elettronici introdotti sullagamma Touring nel 2020. Controllo di trazione e ABS cornering (con frenata combinata) oltre al controllo della coppia in rilascio e al Vehicle Hold Assist (che aiuta a tenere fermo sto bestione nelle ripartenze in salita) rendono più sicura e facile la gestione di questo gigante buono.
Harley-Davidson Ultra Limited, le sedute regali per pilota e passeggero
BIGLIETTO PRIMA CLASSE E se il tema è il comfort e il piacere del viaggio, la Ultra Limited sa come farti sentire in prima classe. Le selle di pilota e passeggero sono da sempre tra le più comode in circolazione, perfette per ascoltare in totale relax il suono (piuttosto ovattato con terminali di serie) dello scarico o, se preferite, quello della vostra playlist preferita grazie all’impianto audio Boom!™ Box GTS collegato a 4 altoparlanti e dotato di connettività Bluetooth e navigazione. Per districarsi tra le varie possibilità è possibile utilizzare il touchscreen, i joystick sul manubrio o i comandi vocali se si utilizza un interfono.
COME VA
Le credenziali per essere una valida viaggiatrice la Ultra Limited ce le ha tutte, ma anche chi la guida deve dimostrare di avere dei requisiti: primo su tutti una buona forza per issarla e rimuovere il cavalletto laterale, il sistema Harley-Davidson non è tra i più facili da utilizzare e la mole della moto non fa certo stare tranquilli mentre si effettua l’operazione. Superata la prima prova le sfide non terminano, rimangono da gestire una frizione non certo leggera come una piuma e le dimensioni da Jumbo jet. Ora però mi sento in dovere di spezzare una lancia in favore della mia amica “Ultra”: una volta presa la giusta dimestichezza (mi ci è voluta una giornata circa) effettuavo le stesse operazioni come se fossi in sella ad uno scooter 125, è solo questione d’abitudine… se avete un minimo di stazza ed esperienza.
Harley-Davidson Ultra Limited, in azione
“A BULL IN A CHINA SHOP” Nemmeno la pratica, però, batte la realtà dei fatti. Nel mio percorso casa lavoro sono rimasto spesso in coda con la Ultra Limited, altro che 125! Purtroppo le curve da taglia XL della Ultra non entreranno mai in un abitino taglia 40: finché il traffico è congestionato ma non bloccato si scorre fluidi, aiutati anche dal baricentro basso e dall’inerzia del motore – mai così pulito nell’erogazione – ma non appena il flusso si interrompe si è costretti a poggiare i piedi per terra. Gli inglesi direbbero “a bull in a China Shop”, noi italiani un elefante in cristalleria, è così che immagino si senta la mia amica Ultra quando rimane troppo tempo in città. Decisamente meglio si comporta quando s’imbatte in strade a scorrimento veloce e autostrade, gli spazi ampi lasciano apprezzare la posizione in sella con gambe semi distese e spalle rilassate, il riparo aerodinamico e le proverbiali ''Good Vibrations'' del motore, che gira sornione in sottofondo.
VIAGGIO INFINITO… O QUASI In sella alla Harley-Davidson Ultra Limited la mente vola veloce, immagina viaggi in ampie praterie tra il Wyoming, il Kansas o il Colorado, e non fa nulla se alla fine si è nelle pianure dell’Oltrepò, il viaggio è comunque piacevole, basta caricare le borse e via! A proposito di capacità di carico, lo spazio disponibile va ben oltre il necessario per un weekend fuoriporta: per darvi un’idea nel top case sono riuscito a fare entrare il trolley della mia ragazza senza batter ciglio. Il motore è protagonista dell’esperienza di guida: i 160 Nm spingono in maniera vigorosa ma gentile, qualsiasi sia la marcia inserita, a tal punto che l’uso del cambio è quasi superfluo. Cambio che, a essere onesti, non mi ha entusiasmato per rapidità e precisione di funzionamento. La sua andatura perfetta è in sesta marcia con velocità di crociera attorno ai 90-100 km/h: poche vibrazioni, spinta per eventuali sorpassi abbondante e consumi accettabili, attorno ai 6 l/100km dichiarati dalla casa, oltre la situazione cambia molto e le soste dal benzinaio si fanno decisamente più frequenti, nonostante il serbatoio da 22,7 litri.
Harley-Davidson Ultra Limited, la luce a terra consente di piegare finia 32° per lato, poi si gratta
PRESSURE TEST Grazie alla sua capacità di tenermi al calduccio con le manopole riscaldabili e al buon riparo aerodinamico, mi sono concesso anche un ultimo spaghettino allo scoglio con il sole sulla faccia. Da Milano a Genova, passando per la Val Trebbia, strada di riferimento per molti motociclisti amanti delle pieghe. Come mai non ho scelto l’autostrada? Perché se è vero che in città la Ultra Limited è impacciata, tra le curve è quasi sorprendente. Ovviamente non ci si deve aspettare l’agilità di una naked sportiva, ma i cambi di direzione non necessitano di particolare forza sul manubrio. Tra le curve, si danza con piacere, la stabilità e la fiducia trasmessa non mancano mai, occhio solo a non farvi prendere la mano con la velocità: la fisica non la si inganna, per tanta velocità, serve tanto angolo di piega e le pedane vi avviseranno presto con sonore grattate che il ritmo tenuto è ben più alto di quello consigliabile. Le sospensioni assorbono bene le sconnessioni, sorprendentemente anche la posteriore. Mi ha convinto anche il sistema di frenata combinata, che ripartisce la forza frenante tra anteriore e posteriore per non scomporre la moto nelle decelerazioni più importati, anche se sulle prime ho dovuto abituarmi all’effetto “corsa a vuoto” della leva.
PREZZO
Harley-Davidson Ultra Limited, il comfort è il suo punto di forza
Le mie due settimane abbondati in compagnia di Ultra Limited mi hanno fatto capire che, con un pizzico di adattamento, anche con una motona da oltre 400 kg si può fare tutto… e farlo senza mai passare inosservati, che sia per le sue forme esagerate o l’enorme potenza dell’impianto audio. Per il passeggero è come viaggiare per il mondo standosene comodamente in poltrona, un posto d’osservazione privilegiato e lussuoso. L’unica cosa a cui difficilmente ci si può adeguare è il prezzo d’acquisto: il listino parte a 33.900 euro per la versione nera, ma per averla come l’esemplare in prova, con vernice bicolore e finiture in nero opaco bisogna mettere in conto un esborso di 36.600 euro.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Touring Heritage Classic107 | 83 / 61 | 23.000 € |
Touring Heritage Classic 114 | 93 / 69 | 24.800 € |
Touring Road King Classic | - / - | 26.600 € |
Touring Road King Special | - / - | 29.200 € |
Touring Electra Glide Revival 114 | 90 / 66 | 31.200 € |
Touring Street Glide Special | - / - | 32.500 € |
Touring Road Glide Limited | - / - | 34.400 € |
Touring Electra Glide Ultra Limited | 90 / 66 | 34.400 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Harley-Davidson Touring visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Harley-Davidson Touring