Logo MotorBox
Day by Day

Harley-Davidson Low Rider ST: che gusto il turismo sportivo USA


Avatar di Danilo Chissalé, il 20/01/23

1 anno fa - Ecco cosa penso della Low Rider ST dopo 14 giorni in sella. Pregi e difetti

Harley-Davidson Low Rider ST: prova, prezzo, consumi, difetti
In sella alla Low Rider ST alla scoperta del concetto di sport touring a "stelle e strisce". Le opinioni dopo la prova su strada

Chi non risica non rosica dice il proverbio dunque bene ha fatto Harley-Davidson ad ampliare il proprio bacino d'utenza con Pan America e la Nuova gamma Sportster, ma sempre secondo la saggezza popolare chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia, ma non sa quel che trova. Per non scontentare i puristi del marchio, moto come la Harley-Davidson Low Rider ST sono una gioia per gli occhi e per il cuore. Per capire quale dei due detti è quello giusto sono saltato direttamente dallanuova Nightster, moto che simboleggia il nuovo corso, a questa Low Rider, quale delle due riuscirà a farmi sentire un vero harleysta?

Harley-Davidson Low Rider ST: 3/4 anterioreHarley-Davidson Low Rider ST: 3/4 anteriore

COM’È FATTA

La Low Rider è una “vecchia conoscenza” della gamma Softail, ma la configurazione ST è una novità che, da amante delle sport touring, non potevo farmi scappare. Certo, qui il concetto di turismo sportivo è interpretato in maniera molto personale, in perfetto stile USA diciamo, ma non per questo sono partito con dei pregiudizi, anzi. Il lavoro svolto dai tecnici per migliorare il lato dinamico della Low Rider è evidente: l’avantreno, oltre ad ospitare l’imponente cupolino, è più alto, discorso analogo anche per il posteriore, + 10 mm grazie ad una diversa configurazione del mono ammortizzatore, le borse laterali sono a “vita alta” e le pedane rialzate per guadagnare quanto più angolo di piega possibile, a tutto vantaggio del piacere di guida.

Harley-Davidson Low Rider ST: il Milwaukee Eight 117 è un portentoHarley-Davidson Low Rider ST: il Milwaukee Eight 117 è un portento

MOTORE PROTAGONISTA Lo stile minimalista della Low Rider ST mi affascina, esaltato particolarmente dalla vernice nera lucida usata per le superfici che gioca bene in accoppiata con il nero opaco delle parti meccaniche, facendo risaltare le fresature dell’alettatura dei due cilindroni del Milwaukee Eight 117 da 1.923 cc, per 105 CV di potenza massima e ben 168 Nm di coppia. Come sulla maggior parte delle H-D il V-Twin si prende il centro del palco e l’assenza praticamente totale di orpelli e cromature lo rende ancor più protagonista. Attenzione, i dettagli pregiati non mancano – personalmente apprezzo molto l’aspirazione con filtro a cono in bella vista – e la cura delle finiture è sempre al top. Se è vero che il motore è protagonista, la ciclistica fa da ottima spalla. La forcella a steli rovesciati Showa da 43 mm all’anteriore aiuta a trasmettere un’immagine ancor più sportiva, mentre il mono ammortizzatore gioca a nascondino ma c’è ed è regolabile nel precarico. Una caratteristica peculiare della Low Rider ST è il fissaggio del motore al telaio, niente silent block per una maggior rigidità e precisione alla guida, a smorzare le vibrazioni ci pensa un doppio contralbero di bilanciamento.

TOTAL BLACK L’essenzialità la si nota anche guardando il ponte di comando, niente schermi ultrawide 4k alle spalle del cupolone in stile FXRT dell’83 ma solo un piccolo display LCD e un altro quadrante dedicato alle spie di servizio… al buio l’effetto vi assicuro che è molto suggestivo, sembra di viaggiare nel nulla più assoluto. In realtà sull’esemplare in prova un piccola concessione allo straordinario c’è ed è il sistema audio firmato Rockford Forsgate. Le sue casse sono potenti e la qualità del suono è più che valida, peccato che non ci sia la possibilità di sfruttare i comandi al manubrio per regolare il volume o cambiare le canzoni: studiate bene la playlist, potreste arrivare al semaforo con i Cugini di Campagna che cantano a squarciagola “Anima mia”, vi ho avvisato.

Harley-Davidson Low Rider ST: l'impianto audio Rockford Fosgate è optionalHarley-Davidson Low Rider ST: l'impianto audio Rockford Fosgate è optional

DOTAZIONE SOFT La Low Rider ST, un po’ come tutte le Softail d’altronde, punta sull’esperienza pura con l’elettronica che è presente solamente per lo stretto necessario. Cruise Control e ABS sono gli unici aiuti alla guida presenti per assistere nella gestione della moto, tutto il resto – bene o male che sia – è demandato a chi guida (il controllo di trazione arriverà sul model year 2023). Personalmente potrei anche essere d’accordo con questa scelta… se solo non ci fosse un motore che, se stuzzicato in partenza, è in grado di lasciare strisce di gomma bruciata a terra per centinaia di metri. Un piccolo aiuto nella gestione delle performance, specialmente sul fondo reso scivoloso da pioggia o ghiaccio (come mi è capitato di trovare durante la prova) renderebbe la moto ancora più piacevole da guidare. Molto valide invece le borse laterali, non ingombrano nel traffico, il sistema di apertura e fissaggio è rapido e intuitivo e sono piuttosto capienti, 54 litri in totale è un buon valore.

COME VA, PREGI E DIFETTI

In sella le dimensioni e la mole si fanno notare, se la Nightster è un colibrì, la Low Rider ST è un bel gabbiano di quelli che frequentano le rive del Douro a Porto, se ci siete stati avrete presente le dimensioni, se non lo avete ancora fatto occhio al pranzo, tendono ad essere piuttosto ingordi, vi ho avvisato capitolo secondo. Il dato dichiarato per il peso non mente: 327 kg in ordine di marcia, certo non pochi. Si fanno sentire solamente a bassissima velocità, dove lo sterzo mostra una certa pesantezza (anche la frizione non scherza), come spesso accade però, basta aumentare di qualche km/h la propria velocità per trovare subito il feeling, anche grazie al baricentro piuttosto basso. Per lo slalom tra le auto e le manovre servono muscoli saldi, per il resto solo tanta voglia di godersi l’esperienza.

VOGLIA DI VIAGGIARE Sarà che con il mio 1,74 m di altezza mi sento perfettamente incastonato all’interno della moto, sarà per la sella comoda e ben imbottita, ma con la Low Rider ST me la sono davvero goduta. Sono poche le moto con cui usare in maniera appropriata l’espressione “esperienza di guida” e con lei sono sicuro di non farlo a sproposito. Il lato turistico mi ha conquistat, nonostante l’aspetto da dura in realtà a filo di gas si muove fluida e sorniona, quasi come un felino, con il motore che trasmette solamente le proverbiali “Good Viration” e fa da accompagnamento con la sua timbrica inconfondibile. Sullo sconnesso è molto più confortevole di quanto mi sarei mai immaginato, merito dell’ottima taratura delle sospensioni che sostengono a dovere la mole, garantendo una buona precisione di guida, senza però essere inutilmente rigide. Con Cruise control e la giusta colonna sonora sarei pronto a divorarmi tutta la Route 66, magari scegliendo il plexi optional per aver maggior riparo aerodinamico, quello di serie privilegia il look alla sostanza.

VEDI ANCHE



Harley-Davidson Low Rider ST 2022Harley-Davidson Low Rider ST 2022

COMMUTER… MAGARI NO Siccome la prima autostrada americana non è propriamente dietro l’angolo con la Low Rider ST oltre a qualche giro nel tempo libero mi sono concesso tanto (troppo) casa/lavoro. Ecco il commuter non è il ruolo più adatto alla Low Rider ST. Tra le auto in coda gli ingombi non sono poi esagerati, laR18 Trancontinentalo laIndian Challenger, ad esempio, erano ancor più mastodontiche, ma l’agilità nello stretto non è certamente il suo punto di forza. A questo aggiungeteci la frizione massiccia e lo sterzo pesantuccio e otterrete un quadro della situazione ben preciso: meglio lo scooter. In realtà qualche aspetto positivo nell’uso di tutti i giorni c’è, la capacità di assorbire dossi, buche e pavé è più che valida, inoltre nelle borse laterali si riesce a fare entrare comodamente un laptop o la cena per la sera. E poi c’è l’aspetto vanità, con lei non si passa certo inosservati, al semaforo gli sguardi vengono calamitati.

SPORTIVA A STELLE E STRISCE La S nella sigla ST sta per Sport, ovviamente, e per certi aspetti è del tutto meritata. Ovviamente si tratta di un modo molto americano di intendere la guida sportiva, nel misto stretto i kg e l’interasse da oltre 160 cm non rendono la Low Rider ST una divora tornanti, ma sulle curve a medio e ampio raggio la sport touring americana è andata oltre ogni mia più rosea aspettativa. Per farla scendere in piega non serve aver i muscoli di Schwarzenegger in Terminator e, una volta raggiunto l’angolo, lo tiene con soddisfacente precisione. Le modifiche alla ciclistica hanno portato sicuramente beneficio, parlare di piacere di guida non è poi una blasfemia. Guidando con piglio sportivo ho apprezzato il funzionamento del cambio, non certo un fulmine, ma sempre preciso negli innesti e ben contrastato, così come l’impianto frenante: l’anteriore ha mordente da vendere, tanto da far allertare l’ABS quando esageravo, discorso analogo per il posteriore, con il vantaggio di un’ottima modulabilità, utile per far chiudere le curve con maggior rapidità.

Harley-Davidson Low Rider ST: sul misto medio-veloce ha doti di stabilità e precisione sorprendentiHarley-Davidson Low Rider ST: sul misto medio-veloce ha doti di stabilità e precisione sorprendenti

E CHE DULCIS E per finire… il motore. Il Milwaukee Eight 117 è quanto di meglio si possa desiderare su una moto di questa tipologia. Se è vero che ad andatura turistica sa cullare con sound e vibrazioni, se stimolato pianta un montante allo stomaco come il Mike Tyson dei tempi d’oro. La spinta è fenomenale fin da subito e continua poderosa fino al regime di potenza massima, situato ad appena 5.020 giri/min, con il sound che si fa dirompente, pur rimanendo nei limiti del civilmente accettabile. E poi? Basta mettere un’altra marcia e ripetere il procedimento per una libidine senza fine… o quasi. Guidando in maniera “responsabile” non mi sono discostato molto dal dichiarato di 18 km/l, ma se si sfrutta a pieno la verve del V-Twin preparatevi a fare amicizia con il benzinaio, che di questi tempi è una di quelle amicizie che la mamma non approverebbe.

PREZZO E ACCESSORI

Harley-Davidson Low Rider ST: la verniciatura Vivid BlackHarley-Davidson Low Rider ST: la verniciatura Vivid Black

Rimane da rispondere alla domanda d’apertura, e dopo averle guidate entrambe capisco perché il nuovo corso lascia un po’ titubanti alcuni harleysti, semplicemente il vecchio è ancora valido e, senza dubbio, più “autentico”. Ovviamente non si tratta solamente di freddi numeri, avendo guidato anche lanuova Sportster posso dirvi che le sensazioni del V-Twin ad aste e bilancieri non sono paragonabili a quelle trasmesse dal pur validissimo Revolution Max… almeno per il momento.

QUANTO COSTA Per mettersi in garage la Harley-Davidson Low Rider ST, in Vivid Black, sono necessari 24.100 euro, per il White Sand Pearl servono 600 euro in più. Per l’ottimo impianto audio, invece, bisogna mettere in conto ulteriori 1.396 euro. Sfogliando il catalogo accessori le possibilità di personalizzazione non mancano, tra le varie opzioni vi segnalo il plexi maggiorato, proposto a 284 euro.

SCHEDA TECNICA 

Harley-DavidsonLow Rider ST 2022
MotoreBicilindrico a V, Euro5
Cilindrata1.923 cc

Potenza

105 CV a 5.020 giri/min
Coppia168 Nm a 3.500 giri/min
Peso327 kg o.d.m.
Prezzoda 24.100 euro

Pubblicato da Danilo Chissalè, 20/01/2023
Gallery
  • Gallery - immagine 2#
  • Gallery - immagine 3#
  • Gallery - immagine 4#
  • Gallery - immagine 5#
  • Gallery - immagine 6#
  • Gallery - immagine 7#
  • Gallery - immagine 8#
  • Gallery - immagine 9#
  • Gallery - immagine 10#
  • Gallery - immagine 11#
  • Gallery - immagine #12
  • Gallery - immagine #13
  • Gallery - immagine #14
  • Gallery - immagine #15
  • Gallery - immagine #16
Listino Harley-Davidson Softail
AllestimentoCV / KwPrezzo
Softail Standard 107 83 / 6117.200 €
Softail Street Bob 114 86 / 6417.800 €
Softail Sport Glide 107 83 / 6120.500 €
Softail Fat Bob 114 93 / 6922.500 €
Softail Low Rider S 114 83 / 6123.300 €
Softail Low Rider ST 114 83 / 6124.800 €
Softail Fat Boy 114 93 / 6926.700 €
Softail Breakout 117 102 / 7629.800 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Harley-Davidson Softail visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Harley-Davidson Softail
Vedi anche