Lo so, è appena uscita la nuova Panigale V4 S, ma non è che la ''vecchia'' sia proprio da buttare. Anzi, vi dirò di più, la supersportiva Ducati, da quando esiste, è la moto dei miei sogni (ecco, l'ho detto). In oltre 4 anni da giornalista/tester a tempo pieno – lo so, sembra incredibile – non l'ho mai provata e così, quando mi arriva l'invito per partecipare al WDW e da Borgo Panigale mi chiedono ''Quale moto vuoi, Michele?'' la risposta non può che essere: ''La Panigale V4!''.
LA ''PRIMA'' SU STRADA Quel furbacchiotto di Danilo ha provato la Panigale V4 S in pista, ve l'ha raccontata qui, ma nessuno della redazione di Motorbox ha mai messo le mani sulla superbike Ducati su strada aperta al traffico, cioè dove la maggioranza degli utenti – pare il 60% di chi la possiede – la usa per andare sui passi. Quindi, come va una bestia da oltre 215 CV su strada?
CI RISIAMO Così, dopo due anni dall'ultimo WDW, decido di tornare – quella volta ero con la Supersport 950 S – sulla Panoramica, la strada che collega Gabicce a Pesaro, quella dove un tale di nome Valentino Rossi è nato e cresciuto. Facciamo però un passo indietro. Sì perché la Panigale V4 S, ancor prima di salire in sella, mi travolge con la sua bellezza folgorante. Una vera opera d'arte (guardate le foto in gallery fatte dal nostro Alessandro Gironi e ditemi se non le rendono merito). Insomma, la Panigale è una di quelle moto che anche se ci vai a fare la spesa, al bar, dal fruttivendolo, comunque hai fatto il tuo, incantando il mondo con la sua bellezza.
La Ducati Panigale V4 S 2024
IN SELLA Ok, bellissima da vedere, ma com'è la Panigale V4 da guidare? Ancora un attimo, perché dopo il colpo d'occhio a sorprendermi è la sua eccellente ergonomia. Appena salito in sella, infatti, resto stupefatto: il triangolo sella-pedane-manubrio è meno estremo di quanto mi aspettassi, con quest'ultimo piuttosto aperto e distante, così da ospitare non solo i piloti-fantino ma anche chi come il sottoscritto è alto 180 cm o più. In particolare trovo eccellente l'area del serbatoio dove le gambe si incastonano alla perfezione, facendoti sentire un tutt'uno con la moto. Il raggio di sterzo poi, per essere una supersportiva, è abbastanza contenuto, rendendo i movimenti da fermo o a bassa velocità non così drammatici.
SUA MAESTÀ Si parte. Appena acceso il V4 fa un frastuono: senza dubbio la Panigale non è la moto più apprezzata dai vicini. Un motore non particolarmente avvezzo all'elasticità in basso il V4, preferisce stare sopra i 2.500-3.000 giri per rendere al meglio. Rispetto a una supersportiva a 4 clindri, nelle prime fasi a bassa velocità, mi dà un po' di grattacapi in più, costringendomi magari a scalare marcia o a riprendere in mano la frizione, per non andare in difficoltà. Ma a parte questo la Panigale si fa condurre bene anche a spasso, mentre sfilo tra le auto in coda: è in questa circostanza che faccio un po' di prove col freno posteriore, un po' deboluccio nella sua risposta rispetto a quanto vorrei. Poco male, c'è talmente tanto ben di Dio davanti con quei dischi da 330 mm morsi dalle Brembo Stylema che posso anche chiudere un occhio.
UNA DUCATI Appena il traffico si dirada inizio a mettere alla prova la Panigale. Mi stringo bene al serbatoio e, sul dritto, inizio a zigzagare. È come una specie di simulazione di una curva fatta in velocità, con un gran angolo di piega, semplicemente abortita a 1/4 dell'opera, perché non appena la moto inizia a inclinarsi da una parte sono già pronto a tuffarmi dall'altra, in una specie di chicane abbozzata e infinita. Questo è stato il massimo concessomi con la Panigale V4 S, ma mi ha trasmesso esattamente le sensazioni sperate: un'avantreno agile – non agilissimo – che punta la corda con grande precisione, infondendo una stabilità davvero eccellente. E già questo mi basta, anche se non sono al Mugello: il DNA è quello giusto, da moto racing.
Ducati Panigale V4 S 2024
SORPRESE Esco dalla strada principale e inforco la Panoramica, a caccia di curve vere. Mi bastano sì e no 500 metri perché la mia mente comprenda la situazione e arrivi a una logica quanto triste conclusione ''Con una Scrambler 800 su questa strada sarei stato più veloce''. Già, il tratto di Panoramica subito sopra Pesaro non è tra le strade più belle che abbia mai fatto in moto e non mi trasmette il massimo dalla Panigale, ricordandomi come stanno le cose: questa supersportiva è fatta per performare altrove, tra i cordoli. E dire che, al netto della percezione di essere piccolo-piccolo e incapace su questo mostro di cui sfrutto il 5%, la trovo comunque permissiva in mappa Street: al motore non posso chiedere nulla di più davvero – è comunque troppo – mentre le sospensioni semi-attive sono stranamente più morbide di quel che mi sarei aspettato e digeriscono piuttosto bene l'asfalto non perfetto della strada Adriatica, senza lasciarmi la sensazione di essere appeso a un toro meccanico.
RAZZO-MISSILE Insomma, sono un po' deluso dalla sua capacità di divertire tra le curve di una strada qualunque – o dalla mia incapacità di sfruttarla?! – ma sono sorpreso sul fronte comfort. Sulla Panoramica ho fatto fatica a superare gli 8.000 giri, pertanto mi prendo uno stradone per poter fare almeno un prima-seconda dove vedere la zona rossa del contagiri. Beh, un'esperienza surreale, perché mi sento letteralmente proiettato nell'iperspazio. E che frenata! All'anteriore è eccellente per potenza e modulabilità e, su strada, puoi solo immaginare quale sia l'enorme potenziale di decelerazione dell'impianto Brembo, non ci sei nemmeno vicino. Proprio come il razzo che è, però, la Panigale un difetto ce l'ha e me lo sbatte in faccia – in realtà dalla parte opposta... sulle natiche – ed è l'enorme calore sprigionato dal V4, che arriva sulla sella e mi cuoce come un maialino sulla brace.
AMORE VERO La Panigale V4 S 2024 è appena stata sostituita dalla nuova versione ma il suo design senza tempo la rende meravigliosa da osservare, anche parcheggiata, come una statua o un bel dipinto. Una vera e propria opera capace di emozionare anche e soprattutto nella guida, per merito di motore, ciclistica ed elettronica allo stato dell'arte. Quando torno in redazione e racconto l'esperienza, però, qualcuno mi instilla un dubbio: ''Guarda che nella mappa Street la Panigale non ha tutta la potenza...''. Stai a vedere che ho guidato la superbike Ducati una volta e non ho nemmeno accarezzato per un attimo i 200 e passa CV! Così vado a caccia della cartella stampa della Panigale V4 S 2022-2024 e mi imbatto in questo: ''... Il Riding Mode (Street) mette a disposizione del pilota 150 CV di erogazione con risposta progressiva del Ride-by-Wire all'apertura del gas e, nella versione Panigale V4 S, un assetto delle sospensioni mirato all’assorbimento delle asperità...''. Ma porc... A me sono sembrati già troppi così! Mi consolo con la consapevolezza di averci ''preso'' almeno con le buone sensazioni di smorzamento offerte dalle sospensioni. Prossimo obiettivo? Usare tutti, ma proprio tutti, i 216 CV della nuova Panigale V4 S (capito Danilo?!)!
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Panigale V4 | 215 / 158 | 26.290 € |
Panigale V4 S | 215 / 158 | 32.190 € |
Panigale V4 R | 218 / 160 | 43.990 € |
Panigale V4 SP2 30°Anniversario | 215 / 158 | 44.000 € |
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Scheda, prezzi e dotazioni Ducati Panigale V4