La prova su strada e in fuoristrada della nuova piccola cruiser BMW G 310 GS: pregi e difetti, opinioni, caratteristiche e prezzi
FA LA GRANDE Il colpo d'occhio inganna: a uno sguardo distratto la nuova BMW G 310 GS potrebbe tranquillamente essere scambiata per una nuova versione della sorella maggiore F 800 GS. Ogni particolare è curato e prezioso come sulle moto grandi: dalla forcella rovesciata con foderi anodizzati color oro al portapacchi pressofuso. Uno sguardo pià attento noterebbe che il faro anteriore non è asimmetrico, un tratto distintivo delle GS attuali, e le leve al manubrio non sono regolabili, ma di certo la piccola cruiser della Casa di Monaco è piccola nella cilindrata, ma non nei contenuti.
GEMELLE DIVERSE Ci credereste? Per contenere i costi la Giessina ha oltre l'80 per cento dei pezzi in comune con la naked G 310 R. Persino la cortissima sella, che viene visivamente allungata proprio dal portapacchi. Il quale fornisce al passeggero due comode maniglie per tenersi in viaggio, ma ovviamente non aumenta la seduta, che per chi siede dietro non è molto abbondante. Il comfort è comunque buono, anche se la protezione dall'aria è limitata dalle misure risicate del parabrezza. Il quadro strumenti è tutto digitale e offre un'informazione completa. Il contagiri, va detto, è una scala alla base del display e risulta poco leggibile a colpo d'occhio.
LA POSIZIONE IN SELLA La seduta è alta, a ben 835 mm da terra, ma le sospensioni hanno corsa lunga (180 mm) e una taratura equilibrata, che fanno qualche millimetro di sconto una volta saliti in sella. Basso è invece il manubrio: in posizione perfetta per la guida su asfalto, ma non in fuoristrada dove si guida in piedi. In questo frangente, scoprirò in seguito, anche il serbatoio non ha un'ergonomia ideale, per via della forma svasata sì, ma ampia, che costringe ad allargare le ginocchia e mette un po' in ombra il corto pedale del freno posteriore.
PROVA SU STRADA Metto in moto e il motore monocilindrico comincia a borbottare con il suo ritmo caratteristico. Il volume è civile, ma il timbro, al salire dei giri, si fa prepotente. Ha di particolare che il cilindro è inclinato all'indietro, per rendere il propulsore più compatto e consentire un forcellone più lungo, a vantaggio della stabilità. Pochi chilometri e trovo conferma a questa teoria: la BMW G 310 GS replica non solo lo stile, ma anche la dinamica delle moto più grandi, con una maneggevolezza ben misurata che rende progressivi i cambi di direzione e le manovre in velocità. Rassicurante e divertente insieme.
GUIDA MORBIDA L'assetto, come detto prima, non è granitico e l'affondamento della forcella è piuttosto marcato: una caratteristica che rende un po' meno incisivo l'attacco della frenata. La quale non manca di mordente, grazie soprattutto alla pinza anteriore radiale a 4 pistoncini realizzata in collaborazione con l'italiana Brembo. Bella la ripresa del motore, anche se con appena 34 CV e 28 Nm le prestazioni sono giocoforza limitate. La velocità massima è di circa 140 km/h indicati sul tachimetro, ma si raggiungono ad alti regimi, ai quali le vibrazioni del mono si fanno sentire.
LASCIO L'ASFALTO A bassa velocità il peso contenuto in meno di 170 chili rende comunque la Giessina molto maneggevole. Una caratteristica che mi spinge a metterla alla prova anche in fuoristrada. Sullo sterrato la schiena del motore mi permette di far girare la moto con il gas e se anche le coperture sono molto stradali, la ruota anteriore di grande diametro (19 pollici) mi offre una buona direzionalità. Utile la possibilità di spegnere l'ABS tramite un pulsante sul manubrio, ma occhio al freno posteriore, che in prova si è mostrato piuttosto incline al bloccaggio.
PREZZI E ACCESSORI Quanto costa tutto ciò? Come detto in apertura, la piccola cruiser BMWè stata progettata con un occhio di riguardo ai costi e infatti il prezzo è di 6.000 euro: una cifra sorprendente, per un oggetto così bello e ben fatto. Naturalmente c'è ampio margine per renderla più cara con gli accessori proposti dalla casa, che comprende tra l'altro manopole riscaldabili (175 euro), navigatore con relativo alloggiamento (885 euro), la livrea bicolore bianco-blu (60 euro) e due selle di altezza diversa per abbassare la seduta a 820 mm o alzarla a 850 (275 euro cad.). Per sapere come si comporta a confronto con le rivali di categoria guarda la nostra comparativa in video.
IN QUESTO SERVIZIO
EMANUELE INDOSSA
CASCO GIVI HPS X.01 TOURER La mentoniera è staccabile: togliendola il Givi X.01 Tourer diventa un jet vero e proprio, mentre rimettendola torna a essere un integrale. La calotta è in tecnopolimero, la linea è ispirata al mondo delle ruote tassellate e proprio per questo motivo è indirizzato principalmente agli utenti delle maxi-enduro stradali e delle crosstourer di ultima generazione. Il sistema di aerazione conta su quattro prese d’aria frontali ed estrattori posteriori. Le taglie vanno dalla XS alla XL.
GIACCA BERING SKAN Dotata di un inserto 100% impermeabile e traspirante, la giacca Bering Skan ha un taglio aderente, ma non costrittivo anche per chi non abbia (più) un addome particolarmente asciutto. La fodera staccabile termica ha l'anima in alluminio, che isola bene d'inverno. Il sistema di aereazione con prese d'aria su clavicole e scapole garantisce invece un comfort termico ideale per la mezza stagione. Gomitiere e spalline sono omologate CE ed è prevista una tasca per inserire una protezione dorsale. Molte e comode le tasche, che su una giacca da moto non bastano mai: ce n'è pure una sull'avambraccio destro. Inserti riflettenti migliorano la visibilità notturna e una Zip postriore permette il collegamento tra giubbotto e pantaloni.
GUANTI TUCANO URBANO CALAMARO Guantini easy in tessuto elasticizzato, dotati di inserti rigidi in ABS sulle nocche. Dita e palmo sono rivestiti in pelle. Sono estivi e non danno fastidio, nemmeno dopo ore di guida. Il polsino è in neoprene e la chiusura in velcro. Taglie: XS-XXL.
PANTALONI TUCANO URBANO GINS Hanno tasche per le protezioni su ginocchia e anca ma anche senza di esse fanno sentire protetti grazie al maggior spessore del tessuto in queste aree critiche. Eppure risultano comodi e non rigidi e le cuciture aggiuntive per le tasche di cui sopra non si sentono. Sono fatti in denim di cotone con trattamento idrorepellente, non di meno non fanno sudare e anzi danno sempre una piacevole sensazione di traspirazione. Le bandelle ad alta visibilità? Ci sono ma non danno nell'occhio: una buona notizia per chi non ama indossare capi dal look troppo tecnico.
SCARPE STYLMARTIN MARSHALL Le nuove Marshall di Stylmartin sono scarpe strutturate, vale a dire che la tomaia, in pelle idrorepellente color tortora, il sottopiede, anatomico e traspirante e la suola in gomma sono fissati insieme all’interno di una forma, per garantire il miglior sostegno possibile del piede. Hanno una calzata comoda e trasmettono un gran senso di protezione alla caviglia, pur lasciando una libertà di movimento paragonabile alle sneaker basse. A confermare la loro qualifica di capo tecnico ci pensano, invece, la fodera impermeabile interna, le protezioni sui malleoli e il paracambio. Le Marshall saranno disponibili nelle misure dal 36 al 47.