Me la ricordo la prima volta che guidai la Tuono V4, era il 2014. Il mio amico Emanuele ne aveva una per le mani, mi chiamò per provarla – lo ringrazio ancora! – e la maxi naked di Noale mi sorprese subito: lo scrissi anche sul mio profilo Facebook – potete andare a controllare – la definii una superbike comoda. Beh, sono passati 7 anni – quasi 10 da quando è stata presentata – e oggi come allora la Tuono V4 Factory è un’arma da pista – qui la prova in circuito di Danilo – una superbike senza carene, col manubrio largo. Ma andiamo con ordine: vi racconto come è cambiata e come va su strada.
Aprilia Tuono V4 Factory 2021
DESIGN
Dal punto di vista estetico un’evoluzione c’è stata e il modello 2021 è finito “sotto i ferri” per un lifting, proprio come una bella signora che soffre lo scorrere inesorabile del tempo. E infatti la nuova Tuono V4 è più moderna e sbarazzina: il frontale ricalca quello giovane e frizzante della sorellina Tuono 660 – avevo guidato anche lei, qui la prova – col faro a LED dotato di indicatori di direzione integratie luci cornering, mentre le piccole carene danno una mano a togliere aria dalle gambe del pilota, aiutando al contempo il motore a rimanere al fresco anche durante le sparate più tremende nelle torride giornate estive. Cambia anche il serbatoio, che offre una diversa ergonomia in sella – lo vedremo in dettaglio dopo – così come il codino, dotato di un nuovo faro a LED.
Aprilia Tuono V4 Factory
MOTORE, ELETTRONICA E CICLISTICA
Due dei pezzi forti della Tuono V4 – si fa fatica a trovarne di deboli – sono il motore e la dotazione elettrica, coadiuvati da una ciclistica da riferimento. Il V4, pur evolutosi per andare incontro alla normativa Euro 5, non ha subito drastici cambiamenti: nessuna corsa verso il muro dei 200 CV per la Tuono, con la cilindrata che resta a 1.077 cc, così come potenza e coppia, rispettivamente a quota 175 CV e 121 Nm. A cambiare è il posizionamento del limitatore che, grazie a nuovi bicchierini delle valvole, ora è spostato 300 giri più in alto.
Aprilia Tuono V4 Factory: il nuovo display TFT
APRC L’elettronica APRC è da sempre un punto di riferimento ma, nonostante questo, la Casa di Noale ha deciso di alzare l’asticella. Sulla Tuono V4 2021 centralina Marelli 11MP e piattaforma inerziale a 6 assi sono più potenti e promettono una migliore gestione del comando del gas ride-by-wire e prestazioni superiori del pacchetto elettronico. Troviamo 6 riding mode: 3 per la pista – 2 personalizzabili – e 3 per la strada, di cui 1 è personalizzabile. ABS, Traction Control, Wheelie Control e gestione del freno motore – ora con controllo multilivello – possono essere aggiustati finemente intorno alle esigenze del pilota. Ultimi, ma non per importanza, il nuovo schermo TFT e i blocchetti sulla parte sinistra del manubrio che permettono di gestire la suite di aiuti a colpi di pollice e indice.
Aprilia Tuono V4 Factory: sospensioni Ohlins e freni Brembo
OHLINS E BREMBO La ciclistica è l’altro cavallo di battaglia della Tuono. Al bellissimo telaio in alluminio lucidato a specchio sono accoppiate le sospensioni semi-attive Ohlins Smart EC 2.0 e i freni Brembo: davanti una coppia di dischi flottanti da 330 mm morsa dalle pinze radiali M50, dietro un disco da 220 mm con pinza flottante. Se si tratta di conferme non si può dire altrettanto del forcellone – anche lui lucidato a specchio – che ora vanta capriate di rinforzo inferiori. Una chicca derivata dalla RS-GP MotoGP e condivisa con la sorella carenata, sua maestà la RSV4. I cerchi in lega di alluminio da 17” calzano Pirelli Diablo Supercorsa in misura 120/70 e 190/55, ma è possibile montare anche il /50. Il peso della Tuono V4 Factory è di 209 kg in ordine di marcia.
Aprilia Tuono V4 Factory: la posizione di guida non è così estrema
COME VA: LA PROVA
A dispetto dell’estetica corsaiola il DNA racing della Tuono V4 è ben celato in prima battuta. La posizione di guida, infatti, non è affatto estrema per essere una maxi naked derivata da una superbike: la seduta non è particolarmente slanciata e il carico sui polsi non è poi così elevato. Sull’Aprilia mi sento abbastanza “piatto”, come se sella e manubrio fossero quasi sullo stesso piano. A farmi cambiare idea, però, ci pensa lui, il V4: appena acceso mi catapulta direttamente in corsia box, anche se sto solo andando in ufficio. Il sound è incredibile e basta qualche manciata sul comando del gas ride-by-wire – il cui collegamentro col motore sembra privo di filtri – per farsi ammaliare. Credetemi, se non avete mai guidato un'Aprilia V4 forse potreste innamorarvene ancor prima di partire.
Aprilia Tuono V4 Factory: ancora da riferimento per la dinamica di guida
SI PARTE Arriva però il momento di partire per davvero e la Tuono V4 Factory si conferma una moto dall’anima racing. Il motore non è fatto per viaggiare in città, nel traffico, e non vede l’ora di distendersi per farti vedere di cosa è capace. Ai bassi regimi trotta con difficoltà, richiede l’uso frequente della frizione se si scende troppo in basso, laddove tentenna. E poi scalda. D’estate la Tuono V4 diventa – probabilmente più di altre – un bel fornetto. Insomma, i primi metri in città sono così, un po’ una sofferenza, perché te lo dice in tutte le salse che lei vuole correre. Ma basta divincolarsi tra le auto e riuscire a fare uno “sparo” da semaforo a semaforo per rimanere estasiati. Al salire dei giri, infatti, il motore spinge come un ossesso, coadiuvato da un cambio elettronico splendido, che digerisce il passaggio alla marcia successiva enfatizzandolo perfino. Più vai forte più tutto funziona a meraviglia e i cambi marcia diventano vere e proprie cannonate.
Aprilia Tuono V4 Factory: in curva è precisa e stabile come poche
BYE BYE CITTÀ Il terreno ideale della Tuono V4 Factory – non ci voleva un mago per capirlo – è la strada con curve a medio e lungo raggio, meglio ancora una bella pista. Ti chiede a gran voce di uscire dalle strade congestionate per poter dare libero sfogo alla meraviglia che c’è sotto le scritte Aprilia Racing. Non appena mette il naso tra le curve, infatti, ripaga di tutti gli sforzi fatti in precedenza. Unabuona agilità – tra le avversarie c’è chi fa meglio – precisione chirurgica e stabilità sconfinata. Così la Tuono V4 Factory ti ammalia. Certo, il comportamento delle semi-attive è votato alla guida sportiva e sebbene le sospensioni non risultino mai secche nella risposta, buche e avvallamenti non sono sempre ben digeriti. La frenata è un altro punto forte della maxi naked V4 di Noale. L’impianto Brembo è super potente, ma anche modulabile, in particolare davanti. L’ergonomia invece, grazie al nuovo serbatoio, più stretto in concomitanza dell’attacco della sella, è apprezzabile quando c’è da reggersi forte nelle staccate al fulmicotone in pista, mentre su strada il vantaggio è più legato al maggior movimento longitudinale che permette, aiutando anche chi è più alto a trovare il proprio spazio a bordo.
Aprilia Tuono V4 Factory alla prova su strada
PRONTO-PISTA Insomma, la Tuono V4 Factory è davvero una superbike mascherata da maxi naked. In Aprilia hanno fatto un gran lavoro per renderla usabile e guidabile su strada, ma la nuda di Noale non si nasconde dietro a un dito, dichiarandosi moto pronto-pista già dai primi metri. Laddove le avversarie – penso in particolar modo a Triumph Speed Triple 1200 RS, KTM 1290 Super Duke R e, in parte, anche a Ducati Streetfighter V4S – riescono a far meglio, mettendo in campo un orientamento più stradale, lei risponde con emozioni e adrenalina a profusione, puntando dritta il muso verso il circuito più vicino.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Tuono V4 1100 | 175 / 129 | 16.999 € |
Tuono V4 1100 Factory | 175 / 129 | 19.999 € |
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Scheda, prezzi e dotazioni Aprilia Tuono V4 1100