QUESTIONE DI STILE Ci sono biciclette che, come la Riese & Müller Charger GT3 Vario, non fanno nulla per nascondere la loro natura di e-bike, e sembrano quasi volerti rinfacciare la loro potenza. Ci sono altre, invece, come la Ampler Curt che abbiamo pedalato in queste settimane,che fanno della discrezione il loro punto di forza.
- Com’è fatta
- Motore e livelli di assistenza
- Batteria e autonomia
- Display invisibile
- App Ampler
- Comfort di marcia
- Come va su strada
- Conclusioni
- Prezzo e scheda tecnica
COM’È FATTA
Ampler Curt: visuale frontale
Con il telaio dalle linee semplici e lineari, e con il suo colore nero opaco, la Ampler Curt è la perfetta sintesi dell’understatement. È discreta e fa di tutto per non farsi notare, ma non riesco a staccarle gli occhi di dosso. Lo stile così pulito e minimal mi affascina e mi conquista, e mi fa venire voglia di salire in sella e pedalare.
GUSTO RETRO’ La geometria del telaio è sportiva, un aspetto accentuato anche dallo stretto manubrio perfettamente dritto, come le biciclette di una volta. Tutto il resto, però, è moderno e al passo coi tempi: freni a disco davanti e dietro, batteria integrata nel telaio e motore nel mozzo posteriore, cambio fisso con cinghia in carbonio al posto della catena. Quest’ultima non necessita di grasso né lubrificante (i pantaloni ringraziano), e richiede una manutenzione minima: una semplice pulizia con acqua, sapone e un vecchio spazzolino da denti.
Ampler Curt: un solo cambio fisso
DOTAZIONE ESSENZIALE Linee pulite ed essenziali, e questo vuol dire anche rinunciare a tutto ciò che non è strettamente necessario: la Ampler Curt monta due parafanghi, una potente luce a LED anteriore e una posteriore sul tubo della sella. Fine. Ne guadagna l’eleganza, un po’ meno la praticità negli spostamenti quotidiani: ho sentito la mancanza di un cavalletto, che costringe ad appoggiare la bicicletta al muro (rischiando di rovinare la vernice o le manopole del manubrio), di un portapacchi e di un portaborraccia.
MOTORE E LIVELLI DI ASSISTENZA
Ampler Curt: l'elegante stemma frontale
Il motore sviluppato da Ampler è inserito nel mozzo posteriore, a beneficio dei costi di produzione e della pulizia complessiva delle linee. Non è molto pesante e non sbilancia la bicicletta, almeno non nell’uso cittadino a cui è principalmente votata. Occorre giusto un po’ di attenzione in più nelle discese veloci. La spinta è calibrata in tempo reale sulla base dello sforzo impresso sui pedali, dove si trova anche il sensore di coppia collegato al motore. Due i livelli di assistenza, i cui valori sono modificabili dalla app del costruttore estone.
BATTERIA E AUTONOMIA
La batteria ha una capacità di 336 Wh, un valore più che adeguato all’uso per cui è destinata la Curt, che è principalmente quello di spostarsi in città. Ampler dichiara un’autonomia di 45-100 km a seconda del livello di assistenza scelto e delle condizioni del terreno: un dato realistico, in linea con le rilevazioni della prova.
Ampler Curt: agile e discreta e-bike da città
E SE SI ROMPE? Tutte le componenti elettroniche, batteria compresa, sono inserite all’interno del telaio, il che potrebbe renderne complessa la sostituzione o la riparazione in caso di guasto: un problema ulteriormente accentuato dal fatto che non esistono rivenditori e officine autorizzate in Italia, con il conseguente allungamento dei tempi di riparazione. Il fatto che la batteria non sia estraibile pone un altro possibile problema: per essere ricaricata, la bicicletta va portata fisicamente vicino a una presa di corrente. Se abitate ai piani alti e non avete un ascensore, potrebbe non essere la soluzione più agevole. La ricarica richiede circa due ore e mezza. Comodo il connettore magnetico, anche se avrei gradito un piccolo tappo di plastica a protezione dei contatti.
DISPLAY INVISIBILE
Ampler Curt: l'interruttore e il contatto per la ricarica
Come sulla Bianchi Aria e-Road, anche la Ampler Curt è priva di un display vero e proprio. Le informazioni sul livello di assistenza selezionato e la carica della batteria si leggono dai colori nella corona a LED attorno al pulsante di accensione, collocato vicino ai pedali:
- Verde: carica tra il 75% e il 100%
- Giallo: carica tra il 50% e il 74%
- Arancione: carica tra il 10% e il 49%
- Rosso lampeggiante: carica sotto il 9%
Per passare da una modalità di assistenza all’altra occorre tenere premuto il pulsante per più di tre secondi, aspettare che diventi arancione, e poi rilasciarlo. Molto meglio utilizzare la app, che permette di fare un sacco di altre cose.
APP AMPLER
Disponibile gratuitamente per iOS e Android, la app di Ampler si collega alla bicicletta tramite Bluetooth con una procedura veloce e intuitiva. Una volta abbinata la e-bike allo smartphone si possono accendere e spegnere le luci, selezionare il livello di assistenza desiderato o modificarne i parametri, tenere sott’occhio il livello di carica della batteria e registrare le proprie uscite.
QUEL NAVIGATORE... In generale la app funziona molto bene ed è precisa nel fornire i dati di consumo della batteria e della potenza erogata. Meno efficace il navigatore integrato, troppo lento nell’aggiornare la posizione corrente. Il risultato è che orientarsi in città (o in zone comunque non conosciute) è praticamente impossibile. La app funziona però anche in background, il che permette di spostarsi utilizzando altre app di navigazione più precise e rapide.
Ampler Curt: visuale di 3/4 anteriore
PIMP MY RIDE I parametri del motore su cui intervenire sono la velocità massima (autolimitata per legge a 25 km/h), la potenza erogata dal motore (fino ai 250 W di cui è dotato), e il moltiplicatore dello sforzo della pedalata (fino al 150%). La app consente anche di resettare il sensore di coppia e di aggiornare il software della e-bike.
COMFORT DI MARCIA
La Ampler Curt ha un’impostazione piuttosto sportiva ma confortevole, ed è quella che in assoluto preferisco: si pedala con le braccia parallele al corpo e la schiena leggermente piegata in avanti. Se siete abituati a muovervi con più le paciose biciclette da città, dovrete farci la mano ma poi non vorrete più tornare indietro. Discorso analogo anche per la sella sportiva: sagomata e abbastanza dura al tatto, risulta scomoda solo fin quando non ci si fa l’abitudine.
Ampler Curt: la sella sportiva
COM’È LEGGERA! Appena saliti in sella colpisce la leggerezza della bicicletta, che sfiora i 13 kg e mezzo. Un valore davvero interessante per una e-bike, e che la rende quanto mai versatile: permette di prendere velocità molto facilmente, e al tempo stesso di utilizzare la Curt come una normale muscolare, a motore spento (o batteria scarica), senza dover sudare le proverbiali sette camicie per portarla in giro.
COME VA
La Ampler Curt ha un solo rapporto, non troppo duro in partenza né troppo leggero in velocità. Al semaforo occorre spingere un po’ più di quanto si fa normalmente con il rapporto basso di una bicicletta tradizionale, ma nel complesso l’ho trovato ben dimensionato, perfettamente adatto al ritmo degli spostamenti in città.
Ampler Curt: visuale laterale della e-bike
EROGAZIONE FLUIDA Il sensore di coppia impiega un attimo a percepire la spinta del piede, circa tre quarti di giro. Una volta partito, però, il motore spinge con gradualità e senza strappi, anche al livello di assistenza più alto. Ampler non dichiara la coppia massima, ma la Curt riesce ad affrontare senza fatica anche le salite dolci di colline e cavalcavia, a patto di non voler andare troppo veloci e accettare di farsi aiutare dal motore. Le partenze da fermi in salita, invece, lasciatele pure ad altre e-bike.
SE LA CAVA SEMPRE BENE Il manubrio stretto e le ruote sottili la rendono molto agile, anche nelle curve: muoversi per le strade strette della città e sgusciare nel traffico è un vero piacere. Ottima la capacità di arresto in spazi ridotti dei due freni a disco, che però non sono molto modulabili, e tendono a qualche vibrazione di troppo premendo a fondo la leva. Buono, per una bicicletta senza sospensioni, l’assorbimento delle buche e delle asperità del manto stradale: il telaio in alluminio e le gomme Continental sopperiscono in maniera più che dignitosa all’assenza di una forcella.
CONCLUSIONI
Ampler Curt: visuale laterale della e-bike
Una vera sorpresa, la e-bike di Tallinn (Estonia): elegante, raffinata e dallo stile volutamente minimal, che solo un occhio attento riconosce come elettrica. Leggera, agile e veloce, è divertente da guidare tanto nel traffico cittadino quanto fuori città. Si può usare anche come muscolare tradizionale, e per questo non disdegna qualche uscita fuori porta, magari su sterrati pianeggianti e ciclabili non asfaltate. La dotazione è essenziale, ma è il prezzo da pagare per il suo bellissimo look total black. L’unico, vero difetto è la batteria non removibile, che solleva qualche incognita nel caso di guasti. La Ampler Curt (disponibile anche nella versione con cambio tradizionale a 11 rapporti) può essere acquistata solo online al prezzo consigliato di 2.890 euro, IVA e spese di spedizione incluse.
SCHEDA TECNICA
Telaio | Alluminio 6061 |
Forcella | Carbonio |
Taglie | S (50 cm), M (54 cm), L (58 cm) |
Peso | 13,4 kg (14,4 nella versione con cambio) |
Trasmissione | Gates CDX Carbon Drive |
Freni | Shimano M6000 a disco |
Luci | Busch+Müller IQ2 Eyc / LightSKIN |
Ruote | 28” |
Pneumatici | Continental Grand Prix 4-Season, 32 - 622 mm |
Motore | Posteriore, 48V 250 W |
Batteria | LG 336 Wh agli ioni di litio |
Velocità massima | 25 km/h |
Autonomia | 45-100 km |
Ricarica | 2,5 ore |
Prezzo | 2.890 euro |