Manubrio basso o alto cambia poco, con una pista a disposizione le due 125 più apprezzate dal pubblico italiano diventano oggetti con cui divertirsi senza ritegno. Le abbiamo messe una contro l'altra, ecco cosa è successo
LE PIÙ AMATE Motard o sportiva, il mercato delle moto 125 si è risvegliato e ha deciso che le moto che piacciono sono solo loro. Da una parte l'esercito dei manubri bassi, capitanato dalla Aprilia RS 125 (1.518 pezzi 2007, la più venduta tra le ottavo di litro), dall'altra quello della derapata controllata, che ha nella Husqvarna SM125S (1.073 pezzi nel 2007, seconda tra le 125) la sua rappresentante più in vista. Una sfida che sicuramente si riproporrà anche nel 2008 e che abbiamo voluto anticipare con un faccia a faccia in pista.
SCUOLA DI PISTA Perché queste moto non sono solo il sogno dei sedicenni,non servono solo ad andare a scuola con lo zaino in spalla, ma volendo sono anche ottime "navi scuola" per apprendere al meglio i segreti delle guida sportiva, ginocchio per terra o derapata che sia. Basta avere a disposizione un kartodromo (spesso aperti anche alle moto e anche poco costosi) o ancora meglio un motodromo come quello di Castelletto di Branduzzo, dove una 125 anche sportiva è perfetta per divertirsi come dei matti anche se l'età "ciccia e brufoli" è ormai passata da un pezzo.
VOGLIO TORNARE BAMBINO! Così, insieme al collega Marco Selvetti di Moto TV (presto in onda anche la sua prova) siamo tornati giovani per un giorno, e non solo, abbiamo preso la cosa tremendamente sul serio. Moto conuguale gommatura (Dunlop Sportmax GPRα per entrambe), trasponder per rilevare i tempi sul giro e scambio moto ogni cinque giri con un rigore degno delle comparative più blasonate. Il motivo di tutto questo spiegamento di mezzi non era solo quello di provare le moto ma anche di stabilire quale tra le due tipologie interessate potesse essere la più veloce in pista.
FACCIA A FACCIA Una prova interessante che, rapportata in grande, potrebbe risolvere le infinite discussioni tra appassionati delle due discipline entrambi convinti che una moto sia meglio dell'altra. Chi vincerà? L'esito, come vedremo, è tutt'altro che scontato e la battaglia ravvicinatissima, ma prima di arrivare al sodo vediamo come sono fatte le due protagoniste
LA SPORTIVA DEI SOGNIL'Aprilia RS, soprattutto in questa grafica 2008 è semplicemente bellissima, una moto capace di far girare la testa non solo ai ragazzini ma anche ai loro papà che scommetto farebbero carte false per farci un giro. La RS merita il successo che ha perché non è solo bella ma è anche fatta davvero bene, e fa sfoggio di soluzioni tecniche da prima della classe. Telaio è forcellone di alluminio lucidati a specchio sono calamite per gli sguardi, ma sulla RS spiccano anche i cerchi (come quelli della RSV) la pinza radiale (marchiata Aprilia) con un mega disco da 320 mm, il silenziatore ovale e la piastra di sterzo anodizzata. Un tripudio di particolari che rendono meno pesante l'esborso di ben 5.100 € per parcheggiarne una nel box.
MOTARD PROFESSIONALE Al confronto l'Husqvarna appare più spartana e meno rifinita, ma è anche giusto così perché le motard badano al sodo, e costano meno visto che la SM 125 ha un listino di 4.443 € fc. In ogni caso alla piccola Husky non manca assolutamente nulla, anzi è del tutto comparabile con le sorelle maggiori e si distingue per la ciclistica professionale caratterizzata da sospensioni di ottima qualità, e dal grande uso di alluminio (usato per il forcellone scatolato e per il canale dei cerchi), e dai freni Brembo. La linea è snellissima e slanciata e la strumentazione ridotta all'essenziale, come si conviene ad una motard professionale.
DUE TEMPI MON AMOUR Per entrambe, il cuore è ancora un motore a due tempi, il motore perfetto per questo genere di moto, anche se ultimamente sempre più messo da parte per fare spazio ai 4T. L'Euro 3 è rispettata grazie alla tecnologia, dispositivi di aria secondaria, catalizzatori, valvole allo scarico e un carburatore a controllo elettronico dimostrano come, volendo, si possa ancora fare un due tempi pulito. Insomma la scheda tecnica è ottima per entrambe, anche se spiace non trovare un straccio di regolazione per le leve del freno, anche i sedicenni hanno mani diverse tra loro, no?
IN PISTA Su il trasponder, e diamoci dentro. Una volta in pista emergono le ovvie differenze tra queste due moto, il rumore argentino e pieno della Husky riempie le orecchie a sensazione è il suo il motore più aggressivo, prende i giri velocissimo manco fosse di cilindrata superiore. Chiuso dalle carene (ottimamente insonorizzate da pannelli fonoassorbenti) il monocilindrico della RS gira più silenzioso e sembra essere meno pieno e un po' più pigro ai bassi. I primi giri di pista sono di studio ma già emerge il carattere di ciascuna moto. Manubrio alto, posizione di perfetto controllo, sella rastremata che consente di muoversi a piacimento, con la Husqvarna ci giochi, la domini senza problemi.
LIBELLULA Leggerissima e reattiva, ha anche sospensioni di buona qualità che la rendono molto efficace nelle fasi di staccata e percorrenza.Il motore è tutt'altro che pigro, anzi ha un "sotto" molto consistente, con qualche pizzicata alla frizione si esce bene anche dalle curve più lente di Castelletto senza troppi patemi, insomma la sensazione quando sei a bordo è che la Husky abbia vita facile con la RS. Invece l'Aprilietta è sempre lì, attaccata al silenziatore, anzi in certi tratti della pista tenta anche di andarsene.
MEGLIO SOPRA Il motore della sportiva di Noale non è altrettanto pronto ai bassi (anche per una rapportatura meno favorevole), ma allunga di più e agli alti appare più incisivo. Il risultato è che dove ha modo di distendersi la RS prende il sopravvento, e guadagna anche in staccata perché l'accoppiata pinza radiale/disco da 320 lavora meglio del singolo disco da 260 mm della SM, che dopo qualche giro tirato mostra un po' la corda. Peccato però che la RS abbia anche una forcella troppo sfrenata nel ritorno che non consente di forzare la staccata fin dentro la curva rimbalzando un po' quando si rilascia il freno. In questo fa molto meglio la SM, la cui forcella lunga è davvero ben controllata idraulicamente.
RS SUL VELOCE Sul veloce, dove c'è da scorrere,la Aprilia è in netto vantaggio, poi però la SM si rifà sotto nei tratti più tortuosi, dove le curve si avvitano su sé stesse con l'Aprilia si fatica perché i manubri bassi impongono un gran lavoro di corpo affaticando in fretta il pilota. Insomma andare forte su una pista come Castelletto con la Aprilia richiede più fisico e anche un certo "mestiere", per farla scorrere e tenere il motore sempre allegro con robuste sfrizionate all'uscita dai tratti più lenti. Una volta imparata la tecnica, la RS mostra però di poter mettere il sale sulla coda alla motard Husqvarna e anzi, tempi alla mano, garantisce una costanza di rendimento leggermente superiore scendendo più spesso tempi vicini al suo migliore crono.
THE WINNER IS... Alla fine il trasponder l'ha eletta vincitrice di giornata, anche seper un solo decimo di secondo segno che la lotta è stata veramente serrata. Finito tutto, ci leviamo tuta e casco e siamo pronti a tornare nel mondo dei grandi. Che peccato.