Kymco si getta senza indugi nel ricco mercato dei maxi. Belle finiture, grande comfort e tanta sostanza rendono lo Xciting 500 un temibile avversario per tutti, a partire dall'ultimo Aprilia Atlantic Sport arrivando al costoso Yamaha T-Max.
COM'È Era inevitabile che, prima o poi, anche gli arrembanti costruttori del Far East si buttassero nella mischia. Il settore degli ultrascooter da 500 cc e oltre rappresenta certo una torta troppo gustosa per restarne fuori, soprattutto se si pensa che il T-Max della Yamaha registra ogni anno numeri da best-seller nonostante il prezzone da Cayenne.
LOW PRICE E visto che il fiuto per gli affari nell'est asiatico sembra non mancare, la Kymco (per inciso quarto produttore al mondo) sferra l'attacco con il suo scooter di punta Xciting 500, ma sfruttando l'onda dei maxi "economici", quelli da poco meno di cinquemila euro per intenderci.
SARÀ DURA Certo non sarà facile, qui la lotta è serrata (vedi Aprilia con l'Atlantic in versione Sprint, il Malaguti SpiderMax GT, Piaggio X9 e lo Yamaha Majesty 400) e con prezzi e qualità da competizione, ma è anche vero che la Kymco è la più europea delle Case asiatiche e sa il fatto suo.
BELLO DA VEDERE E lo Xciting 500 lo dimostra sia in fatto di finiture di buon livello anche se non sempre paragonabili a quelle degli scooter italiani o giapponesi (bruttina la leva del freno di stazionamento), ma soprattutto in fatto di prezzo in linea con la concorrenza diretta anche grazie alla promozione con cui la Kymco lo sta spingendo in questi giorni: 4.995 euro franco concessionario.
FORCELLA ALLA MODA Tecnicamente il maxi della Kymco non porta con sé nulla di nuovo ma tanta sostanza e qualche soluzione non proprio diffusa. Il telaio, infatti, è un doppia culla in tubi di acciaio e la forcella con steli di 41 (escursione di 110 mm) mm è di tipo motociclistico, a doppia piastra (ce l'hanno solo TMax, Burgman 650 e Spider Max), mentre il motore, tutto nuovo, svolge ancora la funzione di forcellone oscillante su cui lavorano due ammortizzatori (escursione di 100 mm) regolabili nel precarico molla.
DOPPIO ALBERO Come già detto il motore è tutto nuovo: un monocilindrico orizzontale a quattro tempi di 498 cc, raffreddato a liquido, capace di tirar fuori dal cilindro 37,4cv (27,5 kW)/7.500 giri e una coppia di 37,1 Nm/5.000 giri. Già che c'erano i tecnici Kymco si sono presi la briga di dotarlo di doppio albero in testa (tra i mono ce l'ha solo il Majesty 400), ma non hanno voluto osare con l'iniezione per non trovarsi con troppe novità da gestire (il carburatore è molto più affidabile e facile da gestire).
TAGLIO ALLA BENZINA E a conferma di questo, lo Xciting 500 non prevede tra gli optional l'ABS (almeno per il primo anno, ma ci stanno già lavorando) proprio per non rischiare di mettere troppa carne al fuoco, ma si fregia dell'interruttore inerziale per "tagliare" la benzina in caso di caduta (o di piege superiori ai 62°).
15" DAVANTI Confermate le ruote di diametro differenziato (15" all'anteriore, 14" al posteriore, con pneumatici 120/70 e 150/70) e i tre freni a disco (2x260 mm davanti, 240 mm dietro) cui si aggiunge il freno di stazionamento.
MAXI MA NON TROPPO Nonostate si fregi del nomignolo di "maxi", in Kymco lo Xciting 500 è stato pensato per essere usato tutti i giorni, fuori e dentro le mura cittadine. Le dimensioni, quindi, non sono esagerate (2255x810x1450 mm), soprattutto in larghezza, proprio per non essere di intralcio nel traffico.
VANO PICCOLO In questo modo però si è sacrificato il vano sottosella buono solo per un casco Demi-jet e una tuta antipioggia (come sul T-Max), ma che almeno non costringe il passeggero a una seduta troppo rialzata. Non mancano la presa 12V, la luce d cortesia e, genialata, lo scomparto dove ancorare il cellulare messo in carica.
COME VA A guardarlo ricorda molto il T-Max, soprattutto per la coda bassa, filante e un po' sportiva nelle sue dimensioni contenute. Ma a differenza del maxi-scooter di Iwata, lo Xciting 500 di sportivo ha ben poco, predilige più l'animo turistico e punta più sul comfort di marcia che sulle prestazioni pure.
MANCA POCO Infatti, il monocilindrico taiwanese non è una scheggia né in accelerazione né in ripresa, complice una erogazione molto lineare in tutto il suo arco di funzionamento ed anche il peso non certo indifferente (230 kg dichiarati in ordine di marcia) che lo rende un pochino meno brillante della diretta concorrenza equipaggiata con il Piaggio da 460 cc.
A PUNTO Di buono però il cinquecento di Taiwan ha evidenziato una trasmissione a punto, dall'attacco perfetto, senza mai una "slittatina" né segni di debolezza sotto sforzo. Il tutto, insieme a una silenziosità meccanica da riferimento (il doppio albero in testa fa miracoli) non solo tra gli stessi motori Kymco, solitamente rumorosi, ma anche con il concorrente diretto Piaggio, sì più potente e prestante, ma anche più "fracassone" in tutte le sue configurazioni.
IL MONO CONVINCE Tirando le somme, un motore piacevole in perfetto Kymco-style, dolce nell'erogazione, potente il giusto, silenzioso e anche civile con lo scarico dal suono pieno ma composto, nonostante le dimensioni del tubone, tra l'altro anche bello da vedere e poco invadente.
FRENATA LUNGA È anche vero che non ci si poteva aspettare di meno da scooter nuovi di pacca com'erano gli Xciting 500 messi a disposizione, con soli cento chilometri sugli ingranaggi non ancora segnati dal tocco nevrotico dello scooterista tipico. E in rodaggio probabilmente era anche l'impianto frenante, non proprio all'altezza del maxi taiwanese, anche se in verità i freni non sono mai stati il punto di forza degli scooter Kymco.
SINISTRA E DESTRA E lo Xcitnig 500 non è stato da meno anche con la frenata di tipo integrale: il comando di destra, che agisce solo sul disco anteriore sinistro, fa quel che può, ma è modulabile e trasmette la sensazione di frenata. Di tutt'altra pasta il comando di sinistra (quello "integrale" che qui comanda sia il disco dietro, sia il disco anteriore destro) che invece di mordere forte e in modo deciso, risulta sempre poco incisivo, enfatizzato dalla corsa fastidiosamente lunga e troppo spugnosa che non trasmette il giusto feeling.
BUONO IL COMFORT Una volta in sella allo Xciting 500 emerge subito l'indole turistica e poco sportiva del maxi taiwanese che sfoggia in generale un buon livello di comfort di marcia. Lo scudo è abbastanza largo da coprire le gambe, la sella è un po' dura (soprattutto sulla punta dove c'è il piccolo vano) ma non è scomoda grazie anche al sostegno lombare regolabile, mentre il parabrezza, che è regolabile su due posizioni, protegge bene busto e spalle fino ai 120-130 ma tende a creare delle piccole turbolenze intorno al collo. Bene gli specchietti che offrono una buona visuale, meno le spie della strumentazione, tante e comode ma totalmente invisibili con il sole.
CURVE TRANQUILLE Il manubrio è bello largo, quasi da cross e consente di sfruttare fino in fondo l'ampio angolo di sterzo, ma anche di guidare l'Xciting al meglio tra le curve. Ed è qui che la differenza tra il maxi della Kymco e i suoi concorrenti si fa più netta: lo Xciting non è velocissimo nell'impostare la traiettoria e se lo si forza nei cambi di direzione si fa ancora più evidente la presenza di una certa inerzia del posteriore, data dal pesante monocilindrico oscillante.
INERZIA La massa in gioco del motore è notevole e l'inerzia aumenta quando l'asfalto diventa irregolare e il ritmo si fa più sostenuto, come nei curvoni veloci da fare in pieno: qui l'avantreno tende ad alleggerirsi e a diventare leggermente impreciso con l'innescarsi di leggeri ondeggiamenti dati dalle sospensioni che faticano a gestire il peso.
SENZA STRAFARE Ma come detto sopra, l'Xciting 500 è uno scooter con cui macinare chilometri e non "ingarellarsi" sui passi, anche perché i limiti di piega sono piuttosto bassi, per via del cavalletto centrale che sporge, così come il carter motore. Godetevelo, non strapazzatelo.