È super per davvero questa maxi KTM, una moto capace di tutto che si presta senza problemi anche al fuoristrada più estremo. Con il giusto manico si affronta qualsiasi percorso, ma anche senza essere degli specialisti si può godere di una moto molto bilanciata e con un gran motore. Una vera KTM off road a tutti gli effetti.
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COM'È Milano, 28 Luglio 2006. Durante il mio solito tragitto casa-ufficio incontro il classico motociclista da città: giubbotto civile, scarpa lucida, casco Momo, immancabile cellulare infilato tra casco ed orecchio (ma a questi nessuno ha detto che esistono gli auricolari?). Il classico stereotipo del guidatore milanese di Tmax. Invece questo tipo guida una KTM Super Enduro 950, con tanto di ruote artigliate. Stai a vedere che le off road tornano di tendenza?
ORANGE FASHION Scherzi a parte anche girando per le vie cittadine si capisce chiaramente che le arancioni sono ormai definitivamente uscite dal recinto del fuoristrada nudo e crudo per diventare oggetti se non di moda almeno apprezzati anche da chi l'unica polvere che vede è quella sottile che blocca saltuariamente il traffico delle città. Del resto se la GS 1200 BMW si vende come uno scooter perché mai qualcuno non dovrebbe volere distinguersi spostando le proprie attenzioni verso una KTM? Certo incontrare una Adventure 990 in città oggi non fa più nemmeno notizia (tutte quelle arrivate in Italia sono andate bruciate in un attimo) lo stesso non si può dire per la Super Enduro.
ESTREMA La maxi off road (maxi per davvero!) di KTM, in effetti, è un mezzo piuttosto specialistico ed estremo, chissà se l'idea di realizzare questa moto frullava già in testa ai tecnici KTM o se la spinta è arrivata dalla HP2 di BMW. In ogni caso ben venga questa Super Enduro, una moto che sebbene si possa avvicinare filosoficamente alla BMW se ne distacca in modo piuttosto netto per i contenuti e la destinazione e anche per il prezzo che per la KTM è di 11.250 € franco concessionario. La HP2 è una vera fuoristrada, certo ma è anche più "leccata" e mantiene una maggiore vicinanza all'anima BMW che vuole comunque mezzi "civili". La KTM è senza dubbio più "ruspante" quando ci sali capisci subito di essere in sella ad un mezzo super specialistico, nato per correre, non a caso la moto è stata presentata in occasione dell'Erzberg, una delle gare Enduro più dure del mondo.
ALTA E MAGRA Serbatoio piccolo (13 litri) misure attillate, sella piatta che consente di spostarsi agevolmente. Le finiture sono ottime, ma la dotazione è piuttosto spartana, anche se il cruscotto è completo di tutte le informazioni che servono anche a viaggiare. Il display è in comune con quello della Supermoto, e offre indicazioni sulla velocità, temperatura acqua, orologio, e due trip master di cui uno ad azzeramento automatico al momento dell'accensione della spia della riserva, che però una volta accesa resta accesa per molto tempo anche dopo aver rifornito. Peccato che il tubo del freno passi proprio lì in mezzo togliendo gran parte della visuale della strumentazione.
RIDOTTA ALL'OSSO Le gentilezze verso il pilota finiscono comunque li, gli specchietti ci sono per fare presenza (ma offrono comunque una buona visibiità) e basta vedere il blocchetto che funge da devioluci e da comando per le frecce per rendersene conto. Non c'è spazio per il superfluo come sulle vere enduro,la 950 KTM è ridotta all'osso. Ed è anche per questo che alla fine pesa pochissimo: la bilancia si ferma a185 kg, certo tanti per chi normalmente fa i conti con moto da 100 kg o giù di li ma pochi se pensiamo al tipo di moto e soprattutto se consideriamo che tra i tubi del traliccio lavora un bicilindrico da 950 cc.
CARBURATA La struttura di base è quella che ormai conosciamo per le KTM bicilindriche, per il motore è stato confermato il bicilindrico a carburatori da 950 cc e 98 cv, che la Super Enduro condivide con la Supermoto. Mentre il telaio è il classico traliccio in acciaio, in condivisione con l'Adventure.
RIVISTA SOPRA E SOTTO Ma pensare che sia semplicemente un'Adventure un po' meno vestita sarebbe un grave errore. Serbatoio, fiancatine, parafanghi, gruppo ottico, codino sono del tutto inediti, ma soprattutto cambiano anche le sospensioni, sempre fornite da WP, ma di tipo racing, con escursioni ciclopiche (250 mm anteriore, 255 mm posteriore) e tutte le regolazioni possibili e immaginabili. I dischi sono solo due, da 300 all'anteriore e da 240 al posteriore, entrambi frenati da pinze flottanti a due pistoncini, e le ruote sono ovviamente da vera enduro, 21 anteriore e 18 al posteriore, gommate con le Metzeler Karoo2 tassellate che limitano la velocità massima a 160 km/h.
COME VA Il primo problema è trovare posto alla scaletta che mi devo portare dietro ogni volta che devo salire o scendere dalla moto. Scherzi a parte, la 950 KTM è alta in modo impressionante. La sella a 92 cm da terra (anche un po' larghina) fa si che la signora arancione non si conceda subito alle attenzioni del suo cavaliere, soprattutto se questo è dotato di tibia corta.
MEGLIO ALTI Se non si supera il metro e ottanta le manovre in sella sono piuttosto problematiche e a meno che non facciate come i personaggi dei cartoni animati che si spostano muovendo solo le dita dei piedi, conviene scendere e spostarla a mano. Una volta saliti (è proprio il caso di dirlo) a bordo però ci si trova subito a proprio agio. Non è ovviamente snella come una monocilindrica, ma il serbatoio da 13 litri (autonomia ridotta sigh...) è bello snello e consente di inserirsi ed avanzare bene.
SUPER PER DAVVERO Sulla Super Enduro è tutto surdimensionato, il manubrio appare esageratamente largo, così come le pedane, ma del resto tenendo conto del mezzo che si deve dominare approviamo la scelta. Il V2 ringhia rabbioso dal doppio scarico, ma l'ottimo lavoro di KTM lo ha reso ancor più pastoso nell'erogazione. Il motore del Kappone "parte" piano, quasi sornione, per poi sfoderare medi regimi entusiasmanti e un allungo notevole. Scelta corretta, visto che gli esuberi di coppia nel fuoristrada portano solo ad interminabili quanto inutili perdite di aderenza. Per cui, avendo l'accortezza di centellinare il gas la K riesce anche ad essere godibile per il diporto, grazie ad un motore infinito.
GAS SENSIBILE Con lei, se non si fa Sala di cognome, meglio andar via di marce alte e usare il gas con estrema cautela. In questo modo la Superenduro si rivela piacevolissima, perché il suo bilanciamento è assolutamente invidiabile e a parte l'altezza che causa qualche zampettata a vuoto non si hanno molti problemi. Così ci si trova a passare in posti incredibili, anche se è solo nei grandi spazi che si riescono a sfogare tutti i cavalli. Alzare il ritmo e cercare di sfruttarne tutte le infinite potenzialità nell'off road è comunque affare davvero per pochi.
EQUILIBRIO PERFETTO Tuttavia è incredibile scoprire come questa moto sia bilanciata in ogni situazione. Certo, le dimensioni non sono contenute, e la sua lunghezza fa sì che accusi una certa inerzia, ma questo si traduce in derapate interminabili, ad esserne capaci.
SU ASFALTO? Ovviamente, la Super Enduro ha prestazioni tali da concedersi volentieri anche all'utilizzo su asfalto dove si trova meno spaesata di quel che si pensi. Certo occorre abituarsi a sospensioni molto soffici, ad un beccheggio evidente in frenata e ad una sensazione di appoggio precario sull'avantreno ma sono cose scontate per chi è abituato a convivere con queste moto e che appartengono anche alla rivale HP2. I pneumatici tassellati consigliano di non azzardare piegoni da Moto Gp, tuttavia offrono una buona tenuta, e le sezioni contenute rendono la maneggevolezza esagerata, soprattutto all'avantreno. Una volta in curva, una manata di troppo sul gas si traduce in qualche virgola nera sull'asfalto, cosa che alla lunga diventa perfino divertente.
POCA AUTONOMIA Le prestazioni offerte sono più che buone anche per una trasferta lunga, frustrata dalla scarsa autonomia offerta dal serbatoio. In ogni caso almeno fino al limite imposto dai pneumatici (ma se si affonda con il gas la KTM va molto più forte) la stabilità è buona e la Super Enduro non innesca oscillazioni o sbandieramenti di sorta.
FRENI OK Il capitolo freni ottiene un voto positivo, potente e pastoso il disco anteriore si gestisce perfettamente su sterrato ed ha potenza sufficiente su asfalto, il posteriore ha un comando un po' duretto ma è anche restio a bloccare se proprio non ci si vuole arrivare. Ottimo nel fuoristrada e buon aiuto per l'anteriore su asfalto perché sfruttabile nonostante l'alleggerimento dovuto al consistente trasferimento di carico. Non fatevi prendere la mano con le staccate su strada, però i freni frenano bene ma non fanno l'impossibile meglio prendere le misure per non trovarsi ad arrivare lunghi. Perchè la KTM va forte, ma è pur sempre un'enduro.