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KTM 990 Adventure 2009


Avatar Redazionale, il 03/04/09

15 anni fa -

A FAVORE: linea, prestazioni del motore, efficacia in tutte le situazioni CONTRO: modulabilità della frenata, vibrazioni, prezzo

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DIMENSIONI (COMPATTE) DA RECORD
La cosa che stupisce di più di fronte a questa moto è il fatto che, nonostante monti un bicilindrico a V di ben 999 cc, le sue dimensioni generali non si discostino molto da quelle delle altre due. La ragione sta nel fatto che il motore studiato a Mattighofen è ancora oggi il più piccolo bicilindrico di questa cilindrata disponibile sul mercato. Ma conta anche il fatto che sia montato all'interno di un sofisticato telaio in tubi dal peso di soli 11 kg e dalle forme particolarmente attillate nella zona mediana.

IL BIANCO LE DONA
L'imponenza della 990 Adventure è quindi dovuta più che altro all'estensione in altezza del doppio serbatoio per il carburante e dal cupolino che svetta praticamente verticale. La zona della sella e della coda appaiono invece più sottili da subito, questo nonostante il doppio terminale di scarico alto. Anche la colorazione bianca - una novità del modello 2009 - che pure le dona molto, tende ad accentuare la sensazione di imponenza nella vista laterale, ma basta avvicinarsi alla moto o - ancora meglio - salirci perché sparisca velocemente.


STRETTA DOVE SERVE
La posizione di guida della KTM è infatti davvero accogliente, grazie a una sella ben scavata sia come piano di seduta (860 mm da terra) sia nella zona del cavallo e dell'attacco con il serbatoio. Così, anche chi non è dotato di gambe lunghe può toccare terra comodamente con almeno un piede e sentirsi a proprio agio. Manubrio e pedane sono poi ben posizionati, con le seconde che danno la netta sensazione di essere in sella a una moto sottile. Solo in fuoristrada si potrebbe desiderare una sella meno scavata, ma nel caso è possibile montare quella della versione S pensata proprio per un utilizzo più professionale.

90 E NON SENTIRLI
Far conoscenza con la Adventure è quindi relativamente semplice, considerando il fatto che anche il suo peso è molto ben distribuito, tanto da far sembrare la moto molto più leggera dei 209 chili dichiarati (ABS compreso). Basta infatti rilasciare la frizione e dar gas per ritrovarsi fra le mani una moto molto maneggevole e precisa. Il fatto di avere all'avantreno una ruota da 21" e una gomma da 90 di sezione sembra non mettere in difficoltà la KTM che si produce in ingressi in curva sempre solidi e decisi.


AVVERTE PER TEMPO
Il bello è che quando si esagera la ciclistica lo comunica con anticipo, con un lieve allargamento della traiettoria che induce a chiudere il gas per recuperare velocemente la linea ideale. Gli ampi trasferimenti di carico, pur presenti, non disturbano, perché l'affondamento della forcella è molto controllato e non ha effetti sulla stabilità. Anche in questo caso, se si forza troppo in frenata, si ottiene l'effetto di alleggerire il posteriore - ci se ne accorge perché l'ABS entra con maggiore frequenza - ma le reazioni della moto rimangono sempre molto gestibili.

CACCIA AL NEO Come nel caso della BMW, il comando del freno anteriore potrebbe essere meno "gommoso" da utilizzare e più modulabile, ma questo rimane l'unico "neo" vero riscontrabile in una moto praticamente perfetta giudicandola per qualità e divertimento di guida. In questo quadro si inserisce benissimo anche il motore, recentemente aggiornato nelle teste e potenziato fino a 106 cavalli. La coppia è invece di 100 Nm, mentre l'erogazione mantiene un che di ruvido che non disturba e dà carattere.


ORA E' ANCHE TRATTABILE
Purtroppo, il rovescio della medaglia sono vibrazioni un po' sopra alla media. Questo tuttavia è - un'altra volta - un piccolo difetto in un progetto complessivo decisamente azzeccato. Il V2 della Adventure è infatti migliorato molto a livello di trattabilità rispetto alle versioni precedenti, così ora è più adatto ad un utilizzo tranquillo, magari in coppia e con bagagli. Quando, invece, ci si vuole divertire, basta girare con maggiore convinzione la manopola del gas per scoprire la vera anima di questo bicilindrico.

GRANDE VIAGGIATRICE In termini di comfort di viaggio e stabilità alle alte velocità, poi, la KTM Adventure non mostra il fianco ad alcuna critica. La protezione aerodinamica è ottima, mentre la moto va dritta come un fuso fino alla velocità massima: niente male, se si pensa al fatto che anche le gomme di primo equipaggiamento hanno una predisposizione maggiore all'off road rispetto a quelle montate sulle maxi enduro concorrenti.


SA ESSERE ANCHE PRATICA
Rispetto a queste, ma anche alle due contendenti di questo confronto, la 990 Adventure mantiene una lieve nota ruspante che la distingue, riscontrabile in alcune finiture e nella semplicità di alcune soluzioni. Questi particolari non sono tali da rovinare l'immagine esclusiva di questa moto o da non giustificarne il prezzo, che rimane però elevato in assoluto (13.300 €). A fronte di questo, però, la KTM offre non solo le prestazioni globalmente migliori del terzetto (pur tenendo conto del vantaggio di cilindrata), ma anche le sospensioni più sofisticate, l'ABS di serie, le migliori doti di guida e qualche chicca funzionale in più, come il comodo cassetto sul serbatoio o la presa elettrica a portata di mano all'interno del cupolino.


Pubblicato da Redazione, 03/04/2009
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