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BMW F800 R


Avatar di Alberto Raverdino, il 26/08/09

15 anni fa - Vale la pena spendere 8.250 euro per mettersi in casa la nuova BMW F 800 R? Scopriamolo insieme.

Dopo una bella manciata di chilometri in sella alla media di casa BMW possiamo permetterci di fare qualche considerazione in più sulla naked bavarese arrivata con l'ambizione di smuovere le acque più combattute del mercato. Vale la pena spendere 8.250 euro per mettersi in casa la nuova BMW F800 R? Scopriamolo insieme.

A MACCHIA D'OLIO Ormai è da più di qualche anno che BMW ha deciso di allargare la propria gamma in ogni direzione possibile. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una serie infinita di nuovi modelli, varianti, alternative. Ne sono un esempio le monocilindriche della serie G o le varie bicilindriche della serie F. Tutti bei progetti ma per la maggior parte incapaci (GS a parte) di conquistare il grosso della torta.

NUMERI, NUMERI... Con questa naked, invece, il marchio bavarese dimostra la volontà di andare avanti, di rompere le scatole a chi fa i numeri veri nel segmentodelle moto più vendute nel nostro Paese. Una moto molto "italiana" questa BMW F800 R, che però per raggiungere l'obbiettivo deve fare centro su alcuni imperativi imposti dal mercato; capisaldi irrinunciabili per scalare la classifica delle vendite (in questo periodo la F800 R di Monaco è 21ma tra le moto con 966 pezzi). Un po' come si farebbe compilando il tabulato di un esame a crocette, occorre porre dei sì o dei no.

OK, IL PREZZO È GIUSTO Iniziamo allora dal listino: qui siamo lontani dalle abitudini del marchio per le quali chi se lo può permettere paga e gli altri si accontentano. Nel caso della R si è reso necessario posizionarsi in alto ma comunque ben vicini alla concorrenza più diretta. Solo poche centinaia di euro separano i prezzi di listino delle più titolate rappresentanti giapponesi di categoria dalla 800 BMW, che addirittura costa meno di qualche concorrente europea. Ma attenzione, stiamo parlando di prezzi di listino. Quindi, prima di mettere la X sulla casella giusta occorrerebbe valutare anche il famigerato sconto più o meno politico di molti marchi concorrenti e meno "automatico" per la famiglia BMW.

IL LOOK CHE SEDUCE Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Per conquistare l'ambita "terra di mezzo" si rende necessario un appeal convincente. In questo senso non c'è dubbio che la BMW F800 R sappia farsi apprezzare da molti. Il suo look cibernetico non passa inosservato ma non esagera; da qualunque lato la vogliate osservare non appare mai eccessiva. Anzi lo spigoloso equilibrio delle forme piace e promette anche qualcosa in più rispetto a ciò che in realtà è. Promossa.

PARTICOLARI CHE CONTANO Da tutta la dotazione di serie della BMW F 800 R traspare una qualità dei materiali più che buona; forse in fatto di finiture non siamo ai livelli delle migliori naked giapponesi, ma non viene particolare voglia di lamentarsi. Il cruscotto è ben disegnato, sempre leggibile; particolari importanti come l'imbottitura della sella sono all'altezza di qualsiasi fondoschiena e i nuovi blocchetti sul manubrio sono pressoché perfetti.

A MANI NUDENon è nemmeno da sottovalutare la possibilità di agire rapidamente e senza l'ausilio di attrezzi sul precarico e sul freno idraulico in estensione del monoammortizzatore. Si tratta di un'opportunità per nulla scontata e che permette di gestirsi al meglio soprattutto quando si decide di trasportare un passeggero.

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SERBATOIO CENTRALE Anche la distribuzione dei pesi della F800 R non è a casaccio. La dimostrazione deriva dal fatto che il serbatoio del carburante è piazzato a centro moto e con il bocchettone di rifornimento sul lato del codone posteriore. In questo modo, oltre a garantire il pluricitato accentramento delle masse, si è potuto liberare spazio prezioso per l'AirBox ben posizionato al posto del finto serbatoio.

BRILLANTE MA NON TROPPO Vi confesso che non sono mai stato un fan dei bicilindrici frontemarcia e anche in questo caso non posso dire di essere stato particolarmente sedotto da questa unità che pur funziona bene soprattutto alle prime aperture del gas. Giocherellando con la manopola del gas è, infatti, facile immaginare prestazioni più che inebrianti (il sound è molto seducente...) poi però forse arriva meno di quel che ci si aspetta.

MEDI IN FLESSIONEAl pronti via il bicilindrico BMW scatta piuttosto bene, grazie anche ai primi rapporti del cambio particolarmente azzeccati per affrontare i tipici sprint del traffico cittadino. Poi verso i 5/6.000 giri c'è una flessione piuttosto importante e la spinta cala, per poi riguadagnare brio fino alla zona rossa. Gli 87 cavalli dichiarati insomma ci sono e sono più che sufficienti per districarsi nel normale utilizzo stradale, (ma ancora di più contano gli 86 Nm) ma si godono molto più nella prima apertura del gas che quando s'insiste. In compenso consuma poco e non è affatto difficile passare i 20 km/litro senza nemmeno doversi impegnare molto.

AGILE GAZZELLALe scelte ciclistiche, in compenso, sono assolutamente azzeccate. La F800 R non è compattissima, ma la distribuzione dei pesi favorisce ingressi in curva rapidi e precisi e se sollecitata la forcella non mostra particolari punti deboli, o perlomeno è in linea con la miglior concorrenza. Anche sul veloce ci si muove rapidi, efficaci e senza particolari sbavature, tanto che anche i neofiti troveranno nella F800 R una valida compagna d'avventura.

SECCA DIETROSolo la risposta del monoammortizzatore è migliorabile. La totale mancanza di un leveraggio progressivo mette in evidenza la scarsa attitudine a digerire con profitto buche improvvise o rappezzi dell'asfalto particolarmente accentuati. Il tutto viene trasmesso inesorabile verso le chiappe del pilota e del passeggero attraverso sollecitazioni poco ortodosse... peccato.

ABS MALANDRINO In frenata, invece, la F800 R non è affatto male. Ancora una volta la distribuzione dei pesi e la forcella piuttosto aperta consente di sfruttare appieno la potenza del doppio disco anteriore e il feeling è sempre buono. Anche l'azione sul disco posteriore è ben dosabile. L'unico neo si manifesta con l'intervento del sistema di antibloccaggio che arriva talvolta a sproposito, "mollando la presa quando non te lo aspetti. Fortunatamente si tratta di eventi piuttosto rari ma capaci di stendere un dubbio velato su quel filo logico che collega le dita della mano destra e l'azione delle pastiglie sui dischi. Nulla di particolarmente preoccupante, ma l'ennesima conferma che mettere perfettamente a punto un sistema ABS su una moto non è affatto scontato.

A CONTI FATTI La F800 R è una moto gradevole da guardare e da guidare, dotata di un fascino modaiolo piuttosto convincente e che si fonda su basi semplici e consolidate. Nessun virtuosismo tecnico, ma solo tanta concretezza. Il motore non è un fulmine ma la ciclistica svelta mette al riparo da figuracce con gli amici nel classico "l'ultimo che arriva paga da bere". Chi invece vorrà regalarsi qualche turno in pista dovrà affinare il reparto sospensioni e rimpiangerà qualche cavallo in più nella zona alta del contagiri. Per il resto: promossa.


Pubblicato da Alberto Raverdino, 26/08/2009
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