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Aprilia Caponord Rally


Avatar Redazionale, il 06/12/02

21 anni fa -

Dopo BMW, anche Aprilia sposa la causa dell'avventura a tutti i costi. La Caponord si alza, si allarga, si incattivisce e diventa Rally. Nuove sospensioni, nuovi freni, stesso formidabile motore.

La tentazione di seguire la strada aperta dalla BMW è stata irresistibile per l’Aprilia, che ultimamente pare comunque essere davvero molto ispirata, aggredendo un mercato ansimante con novità a raffica. Così, ogni fiera è buona per lanciare qualcosa di nuovo. Maestra nel vesti-svesti, dopo aver spogliato la RSV per farla diventare Tuono, la Casa di Noale ha pensato bene di rivestire ulteriormente la Caponord. Più che rivestire l’ha addobbata di tutto punto con accessori e ammennicoli che la trasformano in una moto da raid africano.

GAMBE LUNGHE

Gli interventi sono stati sostanziosi. Invariato il telaio d’alluminio, le sospensioni sono tutte nuove. La forcella, è ancora la Marzocchi con steli da 50 mm (i più grossi della categoria) ma utilizza un sistema pistone + lamelle come nelle unità da cross. Finalmente arrivano anche le regolazioni dell’idraulica, separate per stelo (compressione sullo stelo destro, ritorno sul sinistro). Anche il mono posteriore è tutt’altra storia rispetto a quello della Caponord "normale". Ora c’è un nuovo Sachs con serbatoio d’azoto separato, che mantiene la regolazione remota del precarico (così si adatta rapidamente l’assetto in funzione del carico), ma aggiunge regolazioni idrauliche in estensione e compressione. La cosa bella è che grazie a queste nuove sospensioni la Caponord è lievitata. L’escursione delle due ruote ha, infatti, raggiunto quota 200 mm.

SELLA MONOPIANO

Questo ha ovviamente alzato anche il piano sella ora a quota 888 mm, rilevante per chi non è propriamente un gambalunga… La sella stessa è stata completamente rivista per offrire maggior comfort e un miglior controllo nella guida fuoristrada (facilitando anche il passaggio dalla guida seduta a quella in piedi). È ancora realizzata in due pezzi ma è tutta su un piano per agevolare gli spostamenti del corpo. Cambia anche il manubrio (d’alluminio anodizzato e a sezione biconica come quello della Tuono), montato su supporti monolitici rialzati, mentre le pedane hanno la possibilità di rimuovere il rivestimento di gomma per offrire maggiore grip quando si guida con stivali da fuoristrada.

RAPPORTI CORTI

Nessuna variazione per il motore, che denuncia ancora gli stessi livelli di potenza (98 cv) e coppia 95 Nm della Caponord standard. Però, sulla Rally c’è il catalizzatore con sonda Lambda e un impianto di scarico completamente realizzato in acciaio inox. La Rally sarà poi venduta con rapporti più corti perché cambia il pignone (un dente in meno da 17 a 16) per dare più spunto al motore nelle situazioni difficili. In cambio occorrerà rinunciare a qualche km/h di velocità di punta. Considerando quanto corre la Caponord standard non ci pare una gran rinuncia.

BEN PROTETTA

Poiché il suo destino la porterà a vivere tra polvere e sassi, in Aprilia hanno pensato bene di proteggere al meglio la nuova Rally. Un telaio d’acciaio corre attorno alla carenatura, sotto il motore c’è una piastra paracolpi d’alluminio, davanti una protezione in carbonio argentato. I più attenti avranno certamente notato che la Rally ha anche un cupolino diverso, più compatto e con una forma differente. I paramani sono fissati al manubrio in perfetto stile Off-road, spariscono quindi gli orecchi con le frecce integrate e sinceramente ci pare che la linea ne abbia guadagnato.

DISCHI FLOTTANTI

Migliora anche l’impianto frenante, perché i dischi anteriori (sempre da 300 mm) ora sono flottanti. Cresce, ovviamente, anche la dotazione di serie. La Rally sarà equipaggiata con il cavalletto centrale, e borse laterali d’alluminio (40 litri cadauna) di serie.

LISTA DELLA SPESA

Optional il bauletto posteriore (che fa crescere la capacità totale di carico a 110 litri), le manopole riscaldate, i faretti aggiuntivi di profondità, la borsa da serbatoio e la griglia parasassi per il faro anteriore, e il GPS. Mentre sarà possibile montare pneumatici tassellati con cui per non si potranno superare i 170 km/h.

La data d’arrivo sul mercato non è ancora stata definita e nemmeno il prezzo.


Pubblicato da Stefano Cordara, 06/12/2002
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