Stesso nome, stessa linea, stesso marchio, ma un carattere differente: una era la sportiva più amata dell'epoca, l'altra è una turistica dei giorni nostri. Una è del 1969, l'altra di 32 anni più giovane. Ecco le considerazioni di un proprietario di Bonnie d'antan alla prese con la Bonneville del 2001.
La sportiva inglese gonfia i muscoli per aggredire, con modi non troppo estremi, il mercato delle moto racing supervitaminizzate. Tanto motore in più ma il gap con le rivali giapponesi e italiane non è completamente colmato.
Bonnie è tornata. Si, proprio la mitica Triumph Bonneville (detta affettuosamente Bonnie, appunto) una delle moto che hanno fatto la storia del motociclismo del dopoguerra, una delle sportive più ambite dai giovanotti degli anni '60. Chi l'ha amata, desiderata, e magari anche posseduta allora, ma anche i più giovani ammiratori ...
Potrebbe apparire come la splendida realizzazione di un rider teutonico, e in realtà è l'unica vera street fighter attualmente disponibile di serie che fa di una immagine sfrontata e unica l'arma di seduzione. In sella, poi è un giocattolo da cui non si vorrebbe mai scendere.