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Yamaha MT-03: Prova e concept


Avatar Redazionale, il 18/11/05

19 anni fa - Provata e già modificata la nuova naked Yamaha

Neanche il tempo di arrivare sul mercato e già c'è chi ci ricama sopra. La MT-03 oltre a farsi provare in anteprima mondiale alle aree esterne ha dato vita a due prototipi che ben spiegano quanto sia camaleontica.


PROVATELA All'area esterna, zona Yamaha, la coda non calamai. Tutti in fila per provare la MT-03 nel breve (ma intenso) circuitotra le balle di paglia. Del resto mica capita tutti i giorni di provare una moto in anteprima mondiale ancora prima che vada sui giornali.Ebbene, non ho saputo resistere, e sebbene fossi in giro per gli standin maglione mi sono messo in fila per godere dei 10 minuti di provaconcessi da Yamaha a chiunque si presenti all'area dotato dei requisitirichiesti (maggiore età e patente valida).


ROBOCOP AL MANUBRIO Così mi son vestito da robocop (con la giacca Safety Dainese sembriamo tutti arrivati dal futuro) e ho assaggiato la MT-03 di cui vi posso riportare le primissime impressioni che sono: ottima maneggevolezza motore molto più brillante della XT (centralina differente e rapporti più corti) e una posizione di guida in stile Motard che ti fa venir voglia di fare lo stupidino da subito.

PRIMO IMPATTO Una bella impressione, anche per l'assetto ben sostenutoche mi lascia presagire come la MT sarà tutt'altro che una moto da barma un oggettino che saprà il fatto suo anche quando ci sarà da guidaresul serio. Vi saprò dire nei prossimi giorni quando riuscirò a guidarlain modo più approfondito su strada.


È GIÀ SPECIAL Intanto però le menti diaboliche dello staff sviluppo prodotto di Yamaha Italia hanno già partorito un paio di variazioni sul tema MT-03. Le trovate esposte allo stand Yamaha in bella mostra, fianco a fianco con l'originale e fanno capire come con pochi tocchi il concetto MT possa prendere strade differenti secondo i gusti di chi la possiede. Se non potete andare all'Eicma ve le facciamo vedere noi.

MOTARD DA CITTÀTrovo la Cafè Motard (ispirata senza mezzi termini alle moto da Short Track) un oggetto assolutamente ammaliante. Forcella a steli rovesciati, cerchi forgiati, pinze radiali e dischi a margherita contornano il monocilindrico 660 trasformando la naked Yamaha in una vera e propria motard urbanache fa venire la voglia di buttarsi in un pistino o, perché no, in unovale. La base tecnica è comunque invariata telaio e ammortizzatoresono gli stessi, mentre cambia lo scarico con un cannone in alluminio molto appariscente.


MODAIOLALa Spider Smart City è invece una MT-03 più leccata e stilosa. Alla versione base, vengono aggiunti un piccolo parebrezza regolabile su due posizioni e una borsa rigidaper dare una mano nel piazzare un po' del carico necessario al tragittocasa-ufficio. Una verniciatura particolare e la sella rivestita inalcantara completano la finitura.

CAMALEONTE Come vedete la MT-03 è piuttosto camaleontica con pochi interventi riesce a cambiare carattere e a questo punto mi torna in mente una intervista che feci a Miguel Galluzziqualche anno fa e che v'invito a rileggere. Quando gli chiesi comevedeva l'evoluzione della moto nel futuro lui rispose con testualiparole. "La mia idea è quella di creare delle alternative, di poterrealizzare diverse tipologie di moto da una stessa base... bastano unserbatoio e un parafango anteriore differenti e diventa la mia moto, unmodello che non ha nessun altro" Ci stiamo arrivando? Mi pare chela MT-03 attualmente rappresenti proprio questa idea di moto. Galluzzi,come quando inventò la Monster dal nulla, ha avuto ancora una volta lavista lunga.


Pubblicato da Stefano Cordara, 18/11/2005
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