World Ducati Week 2016 è cominciato. 12mila moto in circuito e Dovizioso vince la Flat Track Race battendo Bayliss
ASSEDIO In autostrada ti entrano nello specchietto come pallottole rosse. Una raffica che parte appena i cartelli stradali iniziano a puntare verso il mare. Arrivati a Misano, già ieri: una valanga rossa. Rosso Ducati. Dodicimila moto, si vocifera tra gli organizzatori. E siamo solo all’inizio del World Ducati Week 2016, il grande raduno dei ducatisti.
I BIG L’appuntamento è all’ingresso del WDW 2016, sotto la gigantografia che ricorda Marco Simoncelli. Giusto il tempo di salutarsi e poi inizia il moto perpetuo. C’è chi esce, fa una capatina in spiaggia per un bagno e scorrazza in riviera: il rumore degli scarichi qui, nella terra dei motori, non disturba, anzi. Gli altri formicolano per il circuito. Il clou del venerdì è la Flat Track Race. Sulla sabbia sono pronti a darsi battaglia gente come Andrea Dovizioso, Troy Bayliss, Danilo Petrucci e Ruben Xaus, tanto per fare qualche nome.
DOVIZIOSO CASTIGA TUTTI Fa un certo effetto vedere uno come Bayliss, quarantasette primavere quest’anno, darci dentro come un ragazzino. Nel Flat Track normalmente si parte “alla Le Mans”, ma qui la gara è a inseguimento: uno contro uno a eliminazione diretta. Petrucci, un po’ sfortunato, ha perso la finalissima scivolando contro Troy Bayliss, che non ha mollato un centimetro. Ma in finale ha dovuto arrendersi a Andrea Dovizioso, implacabile contro Mercado.
FESTA BAGNATA Tra una sfida e l’altra i piloti sono lì, in mezzo al pubblico. Firmano autografi, scambiano battute e seguono con trasporto le sorti dei rivali. Anche questo è il bello del World Ducati Week , che nella serata del primo giorno ha chiuso con la tradizionale parata. Un serpentone rosso partito dalla pit-lane del Misano World Circuit Marco Simoncelli per raggiungere l’Acquafan di Riccione. Lì ha chiuso la serata lo Scrambler Party: musica anni 90, schiuma party in piscina e musica anni 90. E’ qui la festa.