Quindici paesi oltre l'Italia rappresentati nel max-raduno dei vespisti a Cefalù. Quattro giorni di carovane per le strade dell'isola, dove sfrecciavano esemplari testimoni di 62 anni di storia.
Ora è tutto è tornato alla normalità, ma da giovedì scorso le vespe erano ovunque tra Palermo e Cefalù. Errata corrige, manca una maiuscola: trattavasi di Vespe. Quelle confluite a sciami sull'isola da tre diversi continenti, per il secondo raduno mondiale riservato agli affezionati della storica moto di Piaggio.
Il "ronzio" ha cominciato a sentirsi giovedì 24 aprile, giornata d'apertura dei Vespa World Days. Oltre 5.000 vespisti hanno sfilato a bordo di esemplari che attraversano sessantadue anni di storia, fermando poi la carovana nel centro storico di Palermo, dove hanno festeggiato la conclusione del tour.
Vespa d'ogni epoca, ma anche bandiere di ogni dove. Hanno presenziato 140 Vespa Club, molti dei quali provenienti dai quindici paesi esteri rappresentati: Austria, Belgio, Croazia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Spagna, Svizzera, Portogallo, Taiwan, Ungheria. In tutto, le Vespa iscritte erano più di 1.400.