Mentre si vocifera di una Daytona con cilindrata 645 (in barba ai 636 della Ninja 6R) e di una ST tutta nuova, la Speed rende omaggio a Carlo Talamo e si rifà trucco e motore, diventando sempre più triple e sempre più speed.
COME LA BIRRA Triple, come la birra rossa triplo malto. Quella che spillano in alcuni pub all’inglese, capace di farti girare la testa alla prima sorsata, dal sapore deciso, un po’ amarognolo ma che non stanca. La nuova Triumph Speed "Igor" Triple è così e ancora di più nella sua nuova veste un po' Buell.
TALAMO DOCET Non che l'inglesona abbia qualcosa a che fare con la bicilindrica a stelle e strisce ma, come questa ne ha ripreso l’idea degli occhi strabuzzanti, così la nuova Speed ne riprende il concetto di streetfighter corta e muscolosa, senza rinunciare alla sua personalità "god save the queen". Una sorta di Bulldog su due ruote, con le zampette tozze, il toracione a incutere timore e il "culetto" tutto muscoli e nervi. Una moto all’inglese, per capirci. Proprio come l'aveva sognata Carlo Talamo, l'uomo che più di tutti ha creduto nel rilancio del marchio inglese, anche se questa Speed è leggermente più lunga rispetto a quella che aveva pensato e con il doppio scarico.
EREDITA' IMPEGNATIVE Per fortuna, perché il modello 2003 con la coda "dritta" ereditata dalla Daytona 955ie non le rendeva proprio giustizia, almeno da un punto di vista estetico. Ora, invece, la Speed sembra tornata quella moto "ignorante" che ha fatto la fortuna della Casa di Hinckley e che dalle prime foto sembra destinata a rinnovarne il successo commerciale.
QUEGLI OCCHI Arriva una strumentazione ristilizzata e più moderna, con display digitale e contagiri analogico in bella evidenza e tante spie a dare colore, tra cui quella che sagnala quando è il momento di cambiare. Lo sguardo però è quello di sempre, alla Igor, l’assistente gobbuto del film Frankestein Junior, forse con gli occhi più piccoli; alla Speed Triple prima maniera, per intenderci.
QUELLE SPALLE Anche il telaio è lo stesso di sempre con i tubi attorcigliati tra loro (anche le geometrie sono le stesse), così come è rimasto (per fortuna) il monobraccio "tutto muscoli" a cui fa da sfondo una ruota tutta nuova (come l’anteriore) a cinque razze sdoppiate e sottili in luogo dei vecchi cerchi a tre razze.
TORACE PIU' GROSSO Ma per gli smanettoni, le novità più succose si trovano dentro il tre cilindri "all black" inglese, identico nell’aspetto, con i suoi infiniti bulloni e tubi in bella vista (cosa che nessuna "nippo-naked" si permetterebbe di fare), ma questa volta più grosso e potente per la gioia di chi non si accontenta mai. Numeri? 130 cv a 9100 giri per 105 Nm di coppia massima a 5100 racchiusi in 1050 cc, ottenuti con un aumento della corsa, passata da 65 mm a 71,4 mm.
PIU' LEGGERA Numeri che fanno venire il prurito alle mani solo a scriverli, da burn-out anche in folle, soprattutto se si pensa che la "piccola" ha perso qualche chiletto qua e là, assestandosi a 189 kg, ben 7 kg in meno rispetto alla odierna Speed 955.
PRESA RADIALE Per fortuna che per tenerla a bada in Inghilterra hanno pensato bene di dotare la nuova Triple di un massiccio impianto frenante griffato Nissin, con pinze radiali a quattro pistoncini (una rarità tra le naked) e disconi flottanti di 320 mm. Tutto montato ai piedi della nuova forcella a steli rovesciati da 45 mm che, neanche a dirlo, è completamente regolabile come il monoammortizzatore posteriore.
SEMBRA CORTA Una Speed più potente e più corta, ma solo nell’aspetto, perché a conti fatti le misure che la muscolosa inglese sfoggia sono le stesse di sempre, con un interasse di 1429 mm a garantire una buona trazione e la sella messa a 815 mm da terra. Più piccoli, invece, sono il serbatoio, più filante ma di soli 18 litri, e il pneumatico posteriore che mostra un "deboluccio" 180/55, che la sua figura riesce sempre a farla.
MANI IN ALTO Soprattutto se a fargli da cornice è una coppia di cannoni "tozzi" e cromati sparati all’insu, a lato sella. Belli, belli davvero, una café racer dallo stile impeccabile.
POCA SELLA Poveri passeggeri però, che si vedranno aromatizzare capigliature e indumenti, oltre a soffrire di claustrofobia per il poco spazio lasciato. Il faretto posteriore è nuovo, più bello rispetto alla 955 attuale (non ci voleva molto), anche se non avrebbe stonato a filo con le plastiche. Un po' giapponese, ma di un certo effetto.
A QUANDO Nelle immagini è rappresentata nella veste nera, ma la Speed Triple "1050" non rinuncerà a qualche vestito diverso, dai colori sgargianti; di certo in Blu e in Giallo. Il prezzo? Non si sa ancora, la "guerriera" inglese la vedremo nei primi mesi del nuovo anno, e solo allora avremo notizie più precise.