La SWM RS 650 R torna a far risplendere di luce propria un marchio che, a cavallo tra gli anni '70 e gli '80, ha segnato la storia del fuoristrada
SWM A Eicma, la promessa: rimettere in funzione lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno (ex Husqvarna) e riassorbire 60 dipendenti. L'amministratore delegato Ampelio Macchi - un illustre passato tra Cagiva, Husqvarna e Aprilia - ha vinto la sfida: insieme al proprietario, il cinese Daxing Gong a capo dello Shineray Group, ha fatto rivivere SWM, storico marchio lombardo che ha scritto la storia di enduro, cross e trial fra il 1971 e il 1984. L'asso nella manica è la nuova SWM RS 650 R, "mono" spensierata ed economica (6.400 euro).
TECNICA FACILE La RS 650 R, l'avrete capito, s'ispira al glorioso passato della SWM: oltre all'estetica, a tradire la vocazione fuoristradistica della monocilindrica da 600 cc (la potenza è ancora ignota) ci sono i cerchi a raggi da 21" davanti e da 18" dietro, la sella, a 90 cm da terra e il peso, che ferma l'ago della bilancia a quota 144 kg. Il capitolo sospensioni vede, all'anteriore, una forcella Mazzocchi con steli da 45 mm di diametro regolabile nell'estensione, mentre dietro c'è un mono Sachs regolabile in precarico, compressione ed estensione.
PROGRAMMI La road map per rinsaldare l'identità della SWM passa anche da altri importanti lanci di nuovi prodotti: a fine luglio arriverà la SM 650 R, a fine settembre sarà la volta di RS 300 R, RS 500 R e SM 500 R mentre verso la metà di ottobre vedremo Silver Vase 440 e Gran Milano 440, entrambe di stampo classicheggiante.