Nel 2023 il numero di motociclisti morti per incidenti in Spagna è aumentato significativamente: 299 i decessi, contro i 254 dell'anno precedente, quasi il 20% in più. Questo brutto trend sta facendo correre ai ripari la DGT – Dirección General de Tráfico – che ha annunciato un inasprimento delle norme: casco integrale (o modulare) e guanti obbligatori, mentre chi, con patente B, vuole guidare un 125 cc, dovrà sostenere uno specifico esame pratico. Ne parliamo qui e nel video (cliccate nell'immagine di copertina dell'articolo).
GIUSTO O SBAGLIATO? Rendere obbligatorio l'uso di un casco più protettivo e dei guanti – magari a partire da moto 125 e scooter sopra i 150 cc – è davvero la soluzione al problema? Certamente aiuta, ma scordiamoci che sia la panacea di tutti i mali perché il problema inizia prima. Ancora oggi mi capita di vedere uomini adulti – precisazione doverosa, per far presente che non si tratta di ragazzini scriteriati – col jet appoggiato sulla testa e nemmeno allacciato. I guanti? Non ne parliamo proprio. Certo, non si morirà per non aver indossato i guanti, ma quanti motociclisti, anche vestiti di tutto punto, ancora guidano senza? Provate a fare un salto su un passo di montagna in piena stagione, se siete fortunati 3/10 non li indosseranno (qualche volta la statistica è stata impietosa).
Casco, guanti e paraschiena dovrebbero essere irrinunciabili in moto
DALL'AUTO AL 125 Va maggiormente incontro a quanto sostengo la volontà del ministro degli Interni spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, di emanare il secondo provvedimento, che prevede un esame per chi, in possesso della patente B, voglia guidare anche una moto o uno scooter 125 (come già accade in Francia e Germania). Il fatto di essere capaci di guidare un'automobile – come se il possesso della patente automaticamente significhi questo, ma diamolo per buono – certamente non garantisce la stessa abilità con due ruote in meno, anzi. La stabilità dell'auto è un lontano ricordo quando si sale su un due ruote, quindi non potrei essere più d'accordo: mezzi diversi, esami – pratici – diversi per auto e moto, a prescindere dalla cilindrata. E se penso che mio padre, con la B presa prima del 1987, potrebbe salire senza battere ciglio su una qualunque supersportiva da 200 e passa cavalli... Beh, lasciamo perdere.
IL PROBLEMA INIZIA DA LONTANO Insomma, ben vengano caschi integrali e modulari (omologati!), così come i guanti, ma il problema parte dall'inizio. Perché un uomo adulto sano di mente dovrebbe mettere un casco in testa non allacciato? Se lo hai appoggiato sulla testa, allaccialo! Quale appassionato potrebbe mai non indossare i guanti, se capisse che scivolando soltanto a 40 all'ora – quando mai va così piano, tra l'altro – mettendo le mani istintivamente a protezione del corpo, si ritroverebbe le stesse devastate? Obbligo sì, ma soprattutto informazione, scuole guida che formino sulla sicurezza i futuri utenti della strada, corsi di guida gratuiti per chi inizia. La sicurezza vera passa da lì ed è molto più che un inasprimento delle regole.