Nell'ultima settimana, due grandi piloti hanno messo mano sulla Ducati Panigale V4 in pista. Il primo è il nostro Danilo Chissalè, che vi racconta con parole sue com'è guidare la maxi sportiva di Borgo Panigale tra i cordoli di Jerez de la Frontera. Il secondo - in ordine di importanza, chiaramente - è Jack Miller che, terminata la stagione 2021 di MotoGP, ha ripreso in mano casco e tuta per mettersi alla prova nell'ASBK. Il pilota australiano ha fatto la wild card nel campionato SBK di casa, ovviamente in sella alla Panigale V4 R, in compagnia del team di Troy Bayliss.
Quello che però sembra passare inosservato è l'affinità che i piloti Ducati riescono ad avere con la Panigale V4. Ovviamente è ben lungi dalla Desmosedici GP, tuttavia chiunque guidi una Ducati nella Classe Regina (Miller, Bastianini, Marini, Zarco, Martin, Bagnaia) non fa altro che elogiare il comportamento racing della supersportiva di Borgo Panigale anche in versione stock. Ma non è solo marketing o sponsorhip, basti pensare alla gara di Misano e alle performance dei piloti della Academy in sella alle Panigale: Bagnaia vincitore, Bastianini costantemente sul podio e Marini che ha ottenuto i propri migliori risultati della stagione 2021. Quello che ne esce in primis è la potenza del motore Desmosedici della Panigale, che per il 2022 sale a 215 CV e 123 Nm di coppia. Ma la potenza è nulla senza il controllo: ecco quindi che l'elettronica è tra quelle più vicine alle competizioni, con sistemi che spaziano dalla derapata controllata al traction control ad uno dei migliori sistemi di anti impennata sul mercato. Ovviamente, non poteva mancare l'aerodinamica: come in MotoGP, anche la Panigale è stata la prima a portare soluzioni aerodinamiche importanti nel mondo delle due ruote.