Trasformare la Triumph Daytona 660 – qui la nostra prova – in una moto da corsa pronta a battagliare tra i cordoli è meno complicato di quanto si possa pensare. Attraverso il kit racing realizzato da Triumph in collaborazione con PHR (Peter Hickman Racing), la sportiva media a tre cilindri passa infatti dall'essere una normale moto da strada amichevole, a una – quasi – Supersport capace di assicurare performance importanti in pista.
Quanto va la Daytona 660 con kit racing PHR?
Progettato con l’obiettivo di fornire ai piloti una piattaforma unica in ambito competizioni, il kit racing PHR proposto da Triumph prevede infatti miglioramenti a telaio e sospensioni, oltre a carene da corsa personalizzate. Una testimonianza di quanto il progetto sia interessante arriva dai colleghi di Cycle World, che hanno sperimentato il potenziale della Daytona 660 kittata correndo in un round del Pirelli National Sportbike Championship a Cadwell Park, nel Regno Unito, una competizione pensata tendenzialmente per i giovani piloti.
Il collega, cimentatosi in gara sul circuito britannico, ha battagliato con ragazzini talentuosi cui stare dietro per tanti giri è stato tutt'altro che semplice. Ma al di là del risultato, quello che è emerso è la straordinaria capacità di una moto entry level di plasmarsi e diventare una moto da gara, capace di reggere ritmi e sollecitazioni tutt'altro che banali. Cosa che, per dovere di cronaca, succede un po' con tutte le nuove sportive medie opportunamente preparate (Yamaha R7, Aprilia RS660 e così via). La Triumph Daytona 660 con kit racing PHR è riuscita a girare – nelle mani di un pilota veloce – in 1'32'' alto, tempo che l'avrebbe qualificata nella Top 30 del campionato National Superstock, quello che si corre con le moto 1.000 cc da oltre 200 CV, tanto per capirsi...
Ecco come si trasforma la Triumph Daytona 660 con il kit racing PHR
Ma vediamo ora come cambia rispetto alla versione di serie la Triumph Daytona 660 con tutti gli accessori realizzati ad hoc per la pista. Partiamo dal motore, che non subisce variazioni significative. Il noto tre cilindri viene però dotato di coperchi GB racing, di un bullone della coppa dell'olio e di un blocco del filtro olio così da soddisfare le normative di gara. Ci sono poi uno scarico da corsa Akrapovic completo e un sistema di alimentazione rivisto che aumentano la potenza della moto, portandola a qualcosa come 98 CV.
La rapportatura viene rivista, con una catena 520, pignone e corona 15/50, ma ci sono anche un cambio da corsa e nuove leve freno e frizione (con protezione obbligatoria). Il telaio e il forcellone non cambiano, mentre le sospensioni completamente regolabili sono firmate Bitubo, proprio come l'ammortizzatore di sterzo regolabile. Non mancano ovviamente pedane racing e un kit carena completo che sostituisce tutte le parti originali, contribuendo a un importante risparmio di peso. Giusto per avere un'idea, nel caso della moto utilizzata dai colleghi di Cycle World nella gara nel Regno Unito la bilancia si è fermata sui 168 kg a secco (oltre 20 kg più leggera di quella di serie).
Quanto costa il kit racing sulla Triumph Daytona 660?
Ok, tutto fantastico, ma quanto costa il kit? Nel Regno Unito, PHR Performance fornisce la moto già completa a circa 25.000 euro. In alternativa è possibile fornire al preparatore una Daytona 660 Standard e farsela impreziosire con il kit ad un prezzo vicino ai 17.000 euro.
Fonte/Foto: CycleWorld.com