L’Istituto Nazionale di Statistica ha rilasciato un report completo – lo trovate come allegato in fondo a questo articolo – relativo ai dati sugli incidenti stradali, sulle vittime e sull’indice di mortalità. Il 2020 è stato un anno particolare anche dal punto di vista della mobilità: minori spostamenti, meno traffico per diversi mesi (marzo, aprile, maggio) e, di conseguenza, un calo degli incidenti.
- II dati (incoraggianti) del 2020
- Il pericolo di essere su due ruote
- Le regioni italiane e gli stati Europei
- Quanto ''costano'' gli incidenti in Italia?
- Più multe ai pedoni che ai ciclisti
I dati complessivi parlano di 118.298 incidenti in Italia (-31,3% rispetto al 2019), con 2.395 morti in incidenti stradali in Italia e 159.249 feriti. Questi dati corrispondono a un calo rispettivamente del 24,5% e del 34%. Andando nello specifico di motocicli, ciclomotori e ciclisti la situazione cambia. Partendo dai motociclisti, nel 2020 il calo di fatalità è del -16% (586 decessi) mentre più significativo è il -33% dei ciclomotori (59) e poco inferiore è il -30,4% dei ciclisti (176). Le strade più sicure restano le autostrade, in cui si registrano il numero inferiore di incidenti e vittime, mentre tra strade urbane ed extraurbane i numeri sono molto simili e – purtroppo – più elevati.
IL PERICOLO DI ESSERE SU DUE RUOTE
Secondo l’ISTAT il motociclista rimane l’utente della strada (a bordo di un veicolo) con l’indice di mortalità più elevato: 1,9 morti ogni 100 incidenti. Solo i pedoni registrano un valore più elevato (3,2) mentre più basso quello degli automobilisti (0,7) e dei ciclisti (1,2). E proprio parlando di “due ruote non targate”, nel 2020 si è registrata la prima vittima a bordo di un monopattino elettrico. Gli incidenti con monopattini sono stati 564 con 518 feriti. Per le biciclette, invece, i numeri sono più elevati: su 14.019 sinistri si sono registrati 14.023 feriti (di cui 328 pedoni) con 176 vittime.
REGIONI ITALIANE E STATI EUROPEI
La regione italiana che ha registrato il maggior numero di vittime risulta la Lombardia (317), mentre non è stata registrata nessuna vittima nel 2020 sulle strade della Valle D’Aosta. Il calo complessivo in Italia è del -41,8%. A livello europeo, l’Italia è poco sotto la media del tasso di mortalità stradale (40,3 contro una media di 42,3). In tutti i 27 paesi dell’Unione Europea, l’Italia si ritrova praticamente a metà classifica con il 12° posto. Al primo posto c’è la Svezia, all’ultimo la Romania
IL COSTO DEGLI INCIDENTI IN ITALIA
La questione sugli incidenti stradali non riguarda soltanto il “capitale umano”, ma anche quello economico: lo scorso anno il costo sociale degli incidenti è di 11,6 miliardi di euro, corrispondente allo 0,7% del PIL italiano.
Nel 2020 in Italia sono state effettuate 5.880.089 multe tra Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Locale. Il maggior numero di multe è stato quello relativo agli eccessi di velocità con 2.111.043 verbali, seguito dalle infrazioni sulla sosta con 1.981.712 verbali. Curioso come, l’anno scorso, i pedoni sono stati più multati di chi era alla guida di biciclette o monopattini: 2.205 multe contro 1.369!
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