Una tegola rischia di abbattersi sul mondo del fuoristrada. Il Decreto del 28 ottobre scorso in merito alla regolamentazione delle risorse forestali e silvo-pastorali, in Gazzetta Ufficiale dal 1 dicembre, rischia di trasformarsi in un vero e proprio divieto al fuoristrada ludico, inibendo il transito da boschi e strade non asfaltate a (quasi) ogni genere di veicolo, moto e bici comprese.
IL DECRETO Il 28 ottobre scorso il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, il Ministro della Cultura Dario Franceschini e il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, hanno firmato un Decreto in materia di regolamentazione delle risorse forestali e silvo-pastorali. Il Decreto, dal 1 dicembre nella Gazzetta Ufficiale – cliccando qui, pagina 32, il testo completo – rischia di trasformarsi in una spada di Damocle per tutti gli appassionati di fuoristrada. Non sembra una manovra volta ad accanirsi contro gli appassionati di off-road, ma di fatto andrebbe a penalizzare proprio loro. All'articolo 2, comma 3 del Decreto si legge ''Indipendentemente dal titolo di proprietà, la viabilità forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario''.
Fuoristrada: addio a boschi e strade sterrate?
VIABILITÀ Il Decreto è molto più complesso e non tratta solo del transito di veicoli, ma – come si evince dalla tabella qui in basso – bici, moto (così come i quad) corrono il rischio di essere interdetti alla circolazione nei boschi e non solo. La viabilità nelle aree boschive e silvo-pastorali sarebbe quindi a esclusivo appannaggio di mezzi da lavoro/manutenzione. Insomma, addio pedalate e giretti nei boschi per divertimento.
Fuoristrada: la tabella non menziona bici né moto
COSA SUCCEDE? Per il momento sembra che l'attività fuoristrada sia interdetta e, se non si correrà presto ai ripari, il rischio dal 16 dicembre – data in cui la legge diventerà effettiva – è quello di essere multati. La speranza è che il buonsenso prevalga e arrivi una modifica al Decreto, così da lasciare liberi gli appassionati di vivere le 2 ruote immersi nella natura, seppur nel rispetto delle regole. Vi terremo aggiornati.