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Assicurazioni moto

Assicurazioni: no all'obbligo anche per le moto ferme nel box. La parola della FMI


Avatar di Michele Perrino, il 23/09/23

1 anno fa - FMI: no alla Direttiva Europea che imporrebbe l'assicurazione alle moto nel box

Assicurazione moto: obbligo per mezzi non circolanti. Il decreto
La FMI si pronuncia in merito alla Direttiva UE che imporrebbe l'obbligo di assicurazione a tutte le moto, anche quelle ferme nel box

La Direttiva UE 2021/2118 in tema di assicurazioni e responsabilità civile ha portato un po' di scompiglio nel mondo delle moto e dei suoi simili (monopattini e bici elettriche in primis, ne avevamo parlato qui). Scopriamo come cambia la faccenda per le due ruote e cosa ne pensa la FMI, la Federazione Motociclistica Italiana.

LA DIRETTIVA Il testo, come riporta la FMI, inibisce la possibilità per un possessore di un veicolo di revocare l’assicurazione o di accenderla solo quando, saltuariamente, tale veicolo circola. Le parti salienti della direttiva 2009/103/CE, oggetto delle modifiche, sono le seguenti:

Articolo 1: ''Qualsiasi autoveicolo azionato esclusivamente da una forza meccanica che circola sul suolo ma non su rotaia, con una velocità di progetto massima superiore a 25 km/h o un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità superiore a 14 km/h''.

Assicurazioni moto: la Direttiva interessa sia i collezionisti che gli appassionati ''stagionali''Assicurazioni moto: la Direttiva interessa sia i collezionisti che gli appassionati ''stagionali''

Articolo 1 bis: ''Ogni utilizzo di un veicolo che sia conforme alla funzione del veicolo in quanto mezzo di trasporto al momento dell'incidente, a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento''. 

Articolo 3, comma 1,  ''Ogni stato membro adotta tutte le misure appropriate, fatta salva l'applicazione dell'articolo 5, affinché la responsabilità civile relativa alla circolazione di un veicolo che staziona abitualmente nel suo territorio sia coperta da un'assicurazione''.

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L'ANALISI L'articolo 1 chiama in causa bici e monopattini elettrici, l'1 bis sottolinea che l'assicurazione prescinda da dove il veicolo si trovi e se sia fermo o in movimento, mentre l'articolo 3 comma I sottolinea la necessità, per ogni veicolo nell'UE, di avere una responsabilità civile coperta da assicurazione. All'articolo 5, poi, sono inserite delle deroghe ed è lì che si fonda la speranza di FMI e appassionati.

LE PREOCCUPAZIONI Non poter sospendere l'assicurazione su una moto tenuta nel proprio cortile o box, o peggio, non poter conservare in luogo privato un motociclo, magari d'epoca, privo del certificato, potrebbe creare più di un grattacapo ad appassionati e collezionisti. La FMI si sta mobilitando in tutte le sedi opportune affinché la possibilità di revoca dell’assicurazione sia presa in considerazione ed inserita nel testo. Il provvedimento governativo, che ha richiesto il parere delle Camere, ha ottenuto un'indicazione chiara in questo senso, grazie all’impegno della Senatrice Erika Stefani, che ha recepito e fatto proprie queste istanze.

Il presidente della FMI Giovanni Copioli ha dichiarato: “Ringrazio la Senatrice Stefani e tutti coloro che si stanno impegnando per far sì che i mezzi custoditi in luogo protetto possano continuare a non avere obblighi assicurativi. Mi auguro che il Governo recepisca le indicazioni ricevute dal Parlamento, per evitare la dispersione di un grande numero di veicoli, storici e non, che saranno rottamati o venduti all’estero, con il rischio che l’Italia perda un patrimonio storico e culturale di grande pregio.

Il Presidente Copioli con la Senatrice StefaniIl Presidente Copioli con la Senatrice Stefani

CONCLUSIONI La Direttiva Europea accende una fiammella d'ansia in tutti quegli appassionati di due ruote – ma ovviamente riguarda da vicino anche i possessori di auto – che hanno nel loro garage un veicolo senza assicurazione. Non sono al riparo neanche i motociclisti ''stagionali'', quelli che magari fanno scadere la loro polizza con l'arrivo della stagione meno favorevole per poi attivarne una nuova con la primavera. C'è tempo fino al 23 dicembre perché l'Italia, insieme agli altri stati membri dell'UE, adotti le disposizioni e si conformi alla Direttiva.


Pubblicato da Michele Perrino, 23/09/2023
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