Quali conseguenze per il settore delle due ruote dopo l'arresto del numero uno del Salone della Moto, anche vicepresidente ANCMA
MOTO SHOCK Dai domiciliari, coordinare l'attività di un settore intero come quello delle moto non sarà un compito semplice. Per non dire che Antonello Montante, tre giorni fa arrestato a Milano dalla squadra mobile di Caltanissetta con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, la presidenza di EICMA l'ha appena virtualmente abbandonata. Montante ha ora altre gatte da pelare: insieme ad altri cinque ufficiali delle Forze dell'ordine, l'imprenditore siciliano dovrà rispondere di associazione con lo scopo di commettere delitti contro la pubblica amministrazione, di accesso abusivo a sistema informatico e corruzione.
MANI LEGATE Oltre a Montante, l'inchiesta "Double Face" coinvolge a vario titolo altre 22 persone, tra i quali figurerebbero anche l'ex presidente del Senato Renato Schifani e (notizia dell'ultima ora) anche l'ex presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. Interdetto da qualsiasi attività poiché in stato di custodia cautelare, il numero uno di EICMA (che tra gli altri incarichi ricopriva al momento del fermo anche quello di vicepresidente Confindustria ANCMA) deve ora rinunciare al proprio ruolo istituzionale nel comparto delle due ruote. Fino a quando, almeno, un giudice non ne autorizzi il rilascio.
IL DOPO MONTANTE Dal terremoto Montante, quali conseguenze per EICMA e il settore intero? Nel breve termine, tra le ipotesi più accreditate il CdA del Salone dei Ciclo e del Motociclo individuerà tra i propri membri una persona che svolga le funzioni di presidente. Quello di Andrea Dell'Orto, proprio lo scorso dicembre nominato presidente ANCMA, il nome più gettonato per rivestire una eventuale carica "ad interim". Ma a presiedere il CdA di EICMA potrebbe anche essere uno fra i consiglieri Corrado Capelli, Stefano Casalini, Giovanni Castiglioni, Vito Cicchetti, Alfio Morone e Paolo Olmo. Presto si conosceranno sviluppi.