La 20.000 Pieghe 2016 con la Honda Africa Twin è già un bel ricordo. Ecco cosa ho imparato da una Gran Fondo così
La 20.000 Pieghe 2016 è finita e, dopo la vittoria di squadra nel team Honda con le Africa Twin, voglio condividere con voi le dieci cose che ho imparato dopo avere affrontato quasi 1.500 km in tre giorni. Perché c'è sempre qualcosa da imparare...
1 - LA MOTO GIUSTA Alla 20.000 Pieghe non serve fare il tempone o andare più veloce degli altri. Spesso le strade per scovare i controlli timbro sono rovinate, si sta in moto almeno 10-12 ore al giorno. Ecco perché una endurona come la Honda Africa Twin 2016 è la moto ideale: non affatica, permette di affrontare qualsiasi tipo di terreno senza patemi, la puoi caricare facilmente, consuma pure poco (media di 23 km/litro la manuale, quasi 25 per la DCT).
2 - PREPARARE LA MOTO Una volta scelta la due ruote giusta, va in un certo senso anche preparata. Per fortuna, Honda mi ha fornito una Africa Twin Travel Edition (15.650 euro) agghindata con protezioni laterali, fari di profondità, cavalletto centrale e accessori molto utili per una manifestazione così: presa 12V per collegare il navigatore, parabrezza alto per un miglior riparo dall'aria e ben tre valigioni (due laterali e un top-case) per portarsi dietro tutto il necessario. Non dimenticate kit di attrezzi, bombolette anti-foratura, fascette, nastro isolante.
3 - L'ABBIGLIAMENTO GIUSTO Partendo verso le 8.00 e guidando fino alle 20.00, non è il caso di affrontare la 20.000 Pieghe con jeans e giubbottino. Meglio un completo tecnico come il Dainese Sandstorm Gore-Tex che, con i suoi pantaloni Galvestone Gore-Tex, forma una coppia decisamente servizievole e pratica. Oltre a potersi unire con una cerniera sulla parte posteriore, entrambi hanno l'inserto impermeabile che vi fa viaggiare asciutti. Togliendo l'interno in Gore-Tex, la giacca diventa quasi estiva, con due prese d'aria davanti e due sfoghi sulla schiena. Naturalmente non mancano le protezioni sui punti cruciali.
4 - IL CASCO GIUSTO Anche qui, il comfort è fondamentale. Un buon casco vi consente di tenere più alta la concentrazione mentre guidate, ha una buona aerazione e non si appanna in caso di pioggia. Lo Shoei Hornet ADV ha tutte queste caratteristiche e, in più, va d'amore e d'accordo con l'immagine adventure dell'Honda Africa Twin. Non ha il visierino interno, ok, ma si può risolvere con un buon paio di occhiali da sole (o con la visiera scura).
5 - SAPER ORIENTARSI Con un roadbook fornito solo la sera prima di ogni tappa, la 20.000 Pieghe costringe ad inventarsi degli itinerari più che perfetti: se si saltano alcuni punti di controllo, scatta la penalità. Ecco perché, oltre che sul navigatore (io avevo un buon TomTom Rider 410) bisogna imparare anche a consultare la cartina. Datemi retta: sembra facile trovare una strada, non sempre lo è.
6 - MANTENERE LA CONCENTRAZIONE I percorsi della 20.000 Pieghe sono – come si intuisce dal nome – estremamente curvosi: ecco perché bisogna sempre essere lucidi, in oltre 10 ore di guida l'errore è sempre dietro l'angolo. Quindi sguardo sempre avanti, verso il punto di fuga (mai sul compagno che vi precede!) e una guida il più possibile fluida. Almeno fino a quando non vi si chiude la vena...
7 - CAPIRE LA REGOLARITA' Per la maggior parte delle persone (e dei motociclisti) qualsiasi tipo di gara viene vinta da chi va più veloce. Nella regolarità della 20.000 Pieghe no: le prove speciali come lo slalom vanno affrontate il più vicino possibile al tempo imposto. Ecco il difficile: con un occhio guardi i coni, con l'altro il tempo. Provate...
8 - RISPETTARE GLI ALTRI In una tappa incontrerete decine di altri concorrenti, che avranno un'andatura tutta loro. Fate passare appena potete i più veloci e cercate di capire se i più lenti, davanti a voi, hanno visto che vi siete avvicinati. In ogni caso, cercate di non metterli in difficoltà con sorpassi azzardati: non se lo meritano e, soprattutto, non serve a niente.
9 - PREPARATE LO STOMACO Visto che non si vive di sola moto, la 20.000 Pieghe prevede una sosta pranzo e ben due spuntini al giorno: mettete da parte l'ansia da prestazione per timbrare il controllo orario successivo – gli orari non sono tirati – e godetevi le prelibatezze locali senza esagerare, cercando di reintegrare i liquidi persi con il sudore. Magari non con il Rosso di Montepulciano...
10 - STARE INSIEME Durante i tre giorni, prendetevi del tempo per chiacchierare con gli altri concorrenti, che sono prima di tutto motociclisti come voi. L'atmosfera – posso assicurarvelo - è molto rilassata e guascona, non mancano occasioni per divertirsi insieme, di giorno come di sera. Infine, vorrei ringraziare tutti i componenti della squadra Honda: abbiamo sofferto e gioito assieme, ci siamo aiutati, siamo stati bene. Costantino, Emanuele, Ugo, Valerio, William: un abbraccio ad ognuno di voi!