Numeri da record per il raduno Ducati ormai diventato un appuntamento obbligato per chiunque abbia un cuore desmodromico. All'autodromo di Misano è andata in scena la passione vera, quella che tocca picchi quasi sconsiderati. Testimonianza nella fede incrollabile in un marchio che trova pochi paragoni nel mondo. Chi c'è andato se l'è gustato di persona, se non ci siete stati... ve lo potete godere in questa gallery di 120 immagini.
Volendo fare una statistica, il 60% delle presenze al WDW 2010 è sicuramente italiano, ma è il restante 40% a confermare il potere e l'appeal del marchio Ducati. I "ducatisti" arrivano dagli USA, Europa, Australia, Grecia, Russia, India, ma anche da Brasile, Cina, Malesia o addirittura Gabon o Nepal.
Dopo una serie di batterie di qualificazione, Noriyuki Haga, pilota ufficiale superbike del Ducati Xerox Team, ha vinto la sfida, staccando al photo-finish l'iridato MotoGP del Ducati Marlboro Team, l'americano Niky Hayden, seguito a sua volta da Bayliss e Stoner.
Vogliamo dare i numeri? Eccoli.
56.000 foto scattate dai fotografi dello staff
21.000 piadine consumate in quattro giorni
8.600 lt di bibite e oltre 50.000 lt di acqua minerale bevuti
1.2 tonnellate di salsicce
38.000.000 di km totali percorsi dai Ducatisti (80 volte la distanza Terra
Luna) per raggiungere Misano da ogni parte del mondo
Ma lontano dal circuito di Misano, lontano dal rombo dei motori Ducati, si svolgeva un altro WDW in versione virtuale. Infatti, mentre una parte del mondo si godeva il raduno mondiale all'interno del circuito, un'altra parte era collegata al sito ufficiale www.wdw2010.ducati.com con più di 200 foto ufficiali e 30 video, pubblicati in tempo reale da Misano nell'arco dei 4 giorni, generando un record di visualizzazioni (oltre 400.000) sulla pagina facebook ufficiale e più di 60.000 persone che hanno seguito praticamente in diretta attimo per attimo sul canale Ducati di Youtube, diventato per questa settimana il canale automotive più visto al mondo.
Purtroppo un incidente stradale, occorso ad un partecipante al raduno nella tarda mattinata di domenica, non ha permesso di concludere l'evento con lo stesso clima di festa e allegria con cui era iniziato. Una fatale caduta durante uno dei tanti "demo tour" di prova moto su strada - da anni organizzati da una competente società esterna specializzata in questo genere di attività - ha segnato a lutto questa edizione del WDW. Una banale distrazione e un maledetto guard-rail sono costati una vita. Malgrado il gruppo fosse guidato da un'apripista e seguito da personale competente, nel pieno rispetto delle regole, la strada ha fatto un'altra vittima. Tutti i partecipanti e lo staff dell'evento hanno voluto chiudere il WDW 2010 con un minuto di silenzio, per salutare l'amico "ducatista" ma anche per ricordare a tutti prudenza e responsabilità.