Anche "il dottore" è andato al TT, non a correre ma per premiare i vincitori e per fare un giro in moto sul mountain accompagnato da Giacomo Agostini, uno che qui ha dominato. Così ne hanno parlato tutti, anche quelli che questa gara l'hanno sempre oscurata.
CONTROSENSI Controsensi che francamente fatico a capire. La gara più condannata del mondo trova, in effetti, quest'anno una sua sorta di approvazione mediatica anche da chi l'ha sempre disapprovata o oscurata. Effetto Valentino, ma non ce n'è bisogno. Il TT alla fine è una gara che trova nei suoi stessi partecipanti la linfa vitale per proseguire anno dopo anno, una gara unica, fuori dal tempo e dallo spazio dove gli specialisti dominano per anni (con la vittoria di quest'anno Mc Guinnes fa 15) dove molti piloti corrono in 2 o 3 categorie, dove i vincitori entrano nella leggenda. Una gara che non ha certo bisogno dei quotidiani per farsi largo nel cuore degli appassionati.
SICUREZZA AL TTQuest'anno il main sponsor del senior TT è la Dainese, il marchio che più di ogni altro ha legato il suo nome alla sicurezza, l'inventore del paraschiena e della tuta con airbag interno arriva a sponsorizzare una gara oggettivamente pericolosa. Un controsenso? Non più di tanto, perché proprio dove la sicurezza non c'è (o è molto limitata come al TT) il marchio del diavoletto vuole portare il proprio messaggio, contribuendo al suo miglioramento. Perchè la tuta con airbag interno, già sperimentata da Rossi (che per questo è andato al TT) in pista, per chi corre questa gara (e in generale per chi va in moto sulla strada) potrebbe essere un salvavita fondamentale.
7 GIORNI DI GAREDomani sarà il turno della supersport, poi della superstock e poi di tutte le altre categorie per una settimana di gare e prove che si chiuderà con il TTX GP il primo Tourist Trophy per moto elettriche. Perché la corsa più antica del mondo è anche quella più "avanti", che fa già correre i mezzi del futuro nella prima gara a "emissioni zero" del mondo. Parleranno anche di questo i giornali? Vedremo.