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Triumph Sprint ST 2005


Avatar Redazionale, il 14/09/04

20 anni fa - Latre cilindri inglese rilancia la sfida alla Honda VFR

La Sprint mette la birra nel motore e aguzza l'estetica per conquistare il mercato sport-touring. Sempre tre i cilindri ma crescono cilindrata, coppia e potenza. Originale davanti ma con un po' d'Italia nella linea e tanta MV nella coda.

LA SFIDANTE INGLESE L'avevamo annunciata come una possibile novità e, infatti, Triumph non ha disatteso le aspettative. Non sono solo degli Hooligans a due ruote, 'sti inglesi. Accanto alla ignorantissima Speed Triple, ad Hinckley sono anche andati un po' più sul serioso e turistico, presentando la seconda serie della Sprint ST. Moto valida, concorrente diretta di Honda VFR, Ducati ST (3 e 4) e Aprilia Futura, prima un po' anonima ora molto meno, ma con linee che sinceramente paiono un po' ispirarsi ad idee nate qui in Italia, proprio con la Futura. E non è finita qui, tra le citazioni impossibile non notarne una quasi sfacciata alla MV F4. Cambia il numero delle canne d'organo (da quattro a tre) e la tecnologia (la MV ha quattro silenziatori veri e propri, la ST un marmittone da cui sbucano i tre cannoncini), ma l'impatto estetico è indubbiamente lo stesso.

SU' LO SCARICOScarico alto anche per la ST, dunque, una tendenza di cui ormai stenteremo a liberarci se è vero che ormai monopolizza tutte le categorie di moto, scooter a parte. Qualche cosa di originale però la Sprint ce l'ha anche. Il triplo faro anteriore la rende piuttosto riconoscibile e geniale è l'idea di annegare le frecce anteriori negli specchietti dotandole però di vetro scuro così da essere praticamente invisibili quando spente. OLTRE I MILLE Nuova pelle, dunque, ma anche sotto le modifiche sono sostanziali, di fatto le stesse che ha subito la cugina Speed. Il triple è, infatti, passato da 955 a 1050 cc, con conseguente iniezione di potenza che per la Sprint si attesta sui 125 cavalli a 9250 giri, con una valore di coppia destinato a fare la felicità dei turisti da sempre amanti dei motori belli pieni ai medi regimi. 104 Nm a soli 5000 giri significano per la Sprint ST una bella dose di coppia motrice da gustarsi in ogni marcia, giocando solo con il gas e chi conosce il tre cilindri inglese sa cosa intendo. Anche il cambio è stato ritoccato alla ricerca di un miglioramento per un componente spesso non all'altezza sulle vecchie Triumph. Sulla ST '05 arrivano un nuovo leveraggio e una nuova frizione con recupero del gioco che dovrebbe rendere più agevole mettere e togliere tutte le sei marce. PIÙ CORTA Di pari passo si è adeguata la ciclistica, che muta alla ricerca di una guida più intuitiva e divertente. Il telaio è ancora a doppio trave laterale di alluminio ma sono cambiate le misure vitali con un interasse ridotto rispetto alla precedente versione fino ai 1454 mm attuali, nuova la forcella da 43 mm regolabile nel precarico. Non cambiano i freni, da 320 mm all'anteriore e 255 al posteriore, peraltro già ottimi sulla precedente Sprint. Si rinnova anche la strumentazione che ora può contare anche su un computer di bordo. Peso dichiarato 210 kg a secco.

Pubblicato da Stefano Cordara, 14/09/2004
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