Il mondiale delle derivate di serie compie i primi giri del 2009 in Sudafrica per testare le nuove gomme. Pochi giri, ma sufficienti a far emergere alcuni responsi interessanti. Velocissimo Fabrizio, sorprendente Spies, bene la Suzuki. E nel duello tra le debuttanti, l'Aprilia parte meglio.
PRIME SCHERMAGLIE Michel Fabrizio più veloce di tutti in sella alla Ducati, Kagayama su Suzuki lo segue da vicino restando per un soffio sotto il muro del minuto e 41''. Spies (terzo) debutta con la scioltezza di un veterano, precedendo Neukirchner (Suzuki) e Biaggi su Aprilia. Di debutto in debutto, la prima BMW si piazza settima con Corser, a quasi 1,3''dal miglior tempo. E l'Honda più veloce, quella di Checa, non va oltre il sesto posto: tanto strano da far parlare di pretattica.
HAGA IN ALTALENA Mentre scriviamo siamo metà della seconda giornata dei test Pirelli a Kyalami, tappa sudafricana del pre-campionato SBK programmata appositamente per definire le gomme evoluzione da utilizzare l'anno prossimo. Primi giri e prime impressioni, dunque, niente di più, tanto cambiano rapidamente i risultati anche solo tra una sessione e l'altra. Prendete ad esempio Haga e la sua Ducati 1098: sdraiati due volte ieri mattina (senza contare il tamponamento da parte di Rea), avevano chiuso la sessione pomeridiana davanti a tutti girando in 1'41"730, per poi rallentare stamattina (1'42"121) e chiudere all'ottavo posto generale.
SPIES SURPRISE Più costanti e in gran spolvero, invece, le nuovissime Suzuki K9 con relativi piloti. Kagayama ha migliorato nettamente l' 1'42"276 che gli era valso terzo tempo ieri cogliendo un ottimo 1'40"980 nella tornata mattutina. Neukirchner, invece, tra ieri e stamattina è rimasto sempre il quarto più veloce, abbassando però il miglior tempo di circa un secondo e mezzo. Nel mezzo tra i due, una sorpresa: l'americano Ben Spies (1'41"049), poche parole e molti fatti, vicino ai tempi di Fabrizio e Kagayama e a suo agio nell'approccio al nuovo ambiente. E' lui la vera sorpresa di inizio stagione, così bella che Meregalli a furia di fregarsi le mani se le sarà spellate. In sella alla nuovissima R1 big bang, ancora da sgrezzare, il due volte campione dell'AMA, è sempre stato nella parte bollente del foglio dei tempi e si propone come un serio candidato per il titolo.
OLTRE IL JET LAG Superate le vicissitudini logistiche che l'hanno costretto ad arrivare in ritardo in a Kyalami (problemi all'aeroporto per i quali ha perso due voli), Max Biaggi ha terminato i primi giri in sordina (nono con il tempo di 1'44"099 ieri pomeriggio). Lui e l'Aprilia si sono riscattati presto, però, e già stamattina hanno centrato il quinto miglior tempo generale (1'41"635) dimezzando il gap che li divideva dai più veloci.
IL BALLO DELLE DEBUTTANTI La sfida tra le new-entry, dunque, sorride per il momento al team di Noale. Fino a ieri c'era un perfetto equilibrio tra Aprilia e BMW: Nakano (Aprilia) settimo (1'43"231), Corser (BMW) ottavo (1'43"652), Biaggi nono e Xaus decimo assestato a 1'44"348. Nella sessione di stamattina, invece, Biaggi ha messo dietro Corser (settimo) e Xaus è scalato dodicesimo col tempo di 1'42"745. Insomma la RSV 4 sembra essere nata veramente bene.
HONDA ENIGMATICA Da interpretare l'atteggiamento delle Honda, attese ben più su del sesto tempo colto da Checa (1'41"776). Rea e Kyonari sono molto indietro. Strano, molto strano, soprattutto perchè, come la Ducati e ad differenza di tutte le altre, la Honda è una moto non nuova. Per oggi infatti c'è da attendersi qualche CBR nella zona alta di cui vi daremo conto in un prossimo aggiornamento.
Fonte tempi: Worldsbk.com, GPone.com