Un titolo mondiale in tasca e sforzo raddoppiato due moto 125, e due moto 250, con l'obbiettivo di confermarsi tra i leader del Mondiale. Il Team Scot/Kopron è stato presentato a Milano giusto prima di partire per Jerez dove Dovizioso proverà a mordere il codino dell'imbattibile Pedrosa, da subito.
"È un talento assoluto, a livello di Valentino, ma è anche vero che nessuno gli ha messo mai la pressione giusta lo scorso anno e se lo metti sotto pressione anche Dani Pedrosa può andare in affanno". Sorride Andrea Dovizioso mentre dice queste parole, inutile dire che vorrebbe essere proprio lui, quello che metterà pressione allo gnomo di Spagna.
Ma Dovizioso è anche uno che sa stare con i piedi per terra, un vincente nato, che se nei test precampionato è quinto (cosa per cui molti debuttanti si strapperebbero i capelli per la felicità) lui riesce a non essere contento. Un perfezionista, che vorrebbe essere già li a giocarsela con il campione del mondo ma sa che sarà durissima, il livello della duemmezzo quest'anno si è impennato grazie a lui e ad alcuni "amici" della 125 come Lorenzo e Barbera che proveranno a dare fastidio ai big della quarto di litro. Lui si annuncia al 70%, quindi, con ampi margini di miglioramento e viste le premesse siamo pronti a scommettere che sarà sempre li in bagarre. L'analisi di Andrea Dovizioso è fredda e lucida, da grande vecchio della categoria, eppure lui è solo un debuttante della duemmezzo, vi arriva dopo un bellissimo campionato della 125 vinto alla grande con una Honda del Team Scot, lo stesso che quest'anno ha fatto carte false per tenere in famiglia il talento di forlì.
Le moto gialle e nere quest'anno raddoppieranno di numero, quindi, due in 125 con Fabrizio Lai e il giovane Mike di Meglio e due in 250 con Yuki Takahashi (campione giapponese in carica) ad affiancare il campione del mondo in carica della 125. Che come già successo a tanti suoi colleghi dimentica in fretta il numero uno sulla carenatura per reindossare il tanto caro 34 (lo stesso di Kevin Schwantz, un idolo per Andrea). Un bello sforzo per il team di Cirano Mularoni che però pare esser già partito con il piede giusto per fare bene, lavoro razionale e testa sulle spalle non mancano ai
tecnici del team giallo nero che senz'altro sarà tra protagonisti. Così come spera di mettersi in grande evidenza nella 125, dove agisce il team Kopron Racing World (praticamente sono due team differenti sotto lo stesso sponsor ma la logistica è la stessa).
La moto campione del mondo è stata ereditata da Fabrizio Lai, veloce pilota lombardo l'anno scorso un po' appannato con la Gilera ma che sa di giocarsi una chanche importante. Da una parte e dall'altra le aspirazioni mondiali, dunque, non mancano.