Dalle sportive alle "custom", tutti i gusti trovano compiacimento a spasso tra i padiglioni della kermesse padovana. Tra belle moto, belle donne, bancarelle e intrattenimento live, Bikers da tutt'Italia hanno sfogato la propria passione motoristica, magari saltando la pausa pranzo...
COSMOPOLITA C'erano moto belle, tirate a lucido, esibite su un podio per essere guardate, ma non toccate, originali pezzo su pezzo. Ce n'erano altre più strane, altrettanto tirate a lucido, non meno belle se si accetta di uscire dagli schemi dei classici allestimenti, elaborate con un pizzico di follia da creativi preparatori. C'erano italiani, americani e svedesi, ecc. C'erano caschi esposti come le scarpe al mercato, corridoi da mercatino delle pulci di "motolandia", ma anche zone più "patinate", dove le grandi Case hanno esibito i propri gioielli. C'erano ovviamente le ragazze, belle almeno quanto le migliori moto; e c'era la gente, tanta gente, misurata in oltre 100.000 "pellegrini" accorsi al tempio del custom.
NUMERI CRESCENTI La quattordicesima edizione del Bike Expo ha confermato, nei numeri, il crescente successo di una manifestazione che si allarga in superficie espositiva, ma aumenta anche la capienza per accogliere sempre più appassionati. Il segreto è semplice: cercare di accontentare un po' tutti, pur senza presentare alcuna novità di produzione. Per questo si passa da padiglioni per "palati fini", all'atmosfera più ruspante delle aree custom. Due sole le costanti: moto e gente che si diverte. Noi ci siamo stati venerdì, e attraverso foto e qualche riga di resoconto, proviamo a rievocare l'atmosfera che si respirava di padiglione in padiglione.
PARTENZA VELOCE Il ritiro dell'accredito è al padiglione 7, quindi si parte da lì. E si parte forte: Harley, Triumph e Kawasaki mostrano i muscoli e catalizzano grappoli di turisti pronti a saltare in sella a un sogno che attendono di realizzare (quando i soldi da parte saranno abbastanza...). Se poi sulla sella c'è già una delle hostess, uno si accontenta di guardare soltanto...
BIONDA O BRUNA? Passando per l'appendice 7b, la Honda
usa il Transalp e CBR Replica Hannspree per farci riflettere: non "ruota alta o sportiva?", bensì "bionda o bruna?", e trovare la risposta potrebbe richiedere troppo tempo. Un saluto alle miss e avanti ancora, al padiglione otto ci attendono le Benelli e le Yamaha. Mentre qualche tifoso di Valentino guarda con occhio un po' bieco quella M1 che l'anno scorso l'ha costretto a guardare andar via gli scarichi di Stoner, magari pensa al fatto che, nelle stesse ore, a Torino stanno per lanciare la rivincita, presentando la moto del 2008.
MADE IN ITALY Gli stand 6 e 5 sono gli ultimi dei "patinati", poi inizia il folklore. Qui si scatenano i big italiani: Aprilia, Gilera e Ducati, in ordine di apparizione seguiti da BMW. Tra tutti questi colossi c'è un angolino anche per i brillanti studenti di Ingegneria padovani che hanno brevettato l'E-Snake, un tre ruote elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio.
"CUSTOMOPOLI" Entrando nel blocco dei padiglioni
1-2-3-4 si accede a un altro mondo, quello dei preparatori e delle moto "customizzate". Imponenti muraglie di tute in pelle, marmitte appese, accessori di ogni tipo per costruirsi una moto su misura, che più artigianale non si può. E' il terreno degli Orange County Choppers, gli americani protagonisti della serie "American Chopper", in onda anche su un canale satellitare italiano. Per ricreare il clima "da strada", gli espositori ricorrono a colonne sonore a stelle e strisce (hard rock a palla!), fumo artificiale, mastodontici starliner e perfino qualche intrusa a quattro ruote sotto forma di convertibili, auto sportive e un'hummer, a rubare qualche sguardo alle protagoniste del salone.
LUNGHE E BISLUNGHE Poi ci sono i prodotti finiti, per lo più chopper con sella rasoterra e forcella chilometrica, cromate con colori fiammanti e motivi elaborati. Intanto la gente riempie sacchetti con gadget e acquisti che spaziano dalle componenti per la moto ai cappellini. Inutile dire che, in materia di abbigliamento, il nero va per la maggiore.
UNDICI L'undici è il numero dell'off road, ma è anche l'allestimento che ospita il campo di gara dove nella serata di sabato è andata in scena la prima prova del Campionato Italiano di Trial indoor. Onesto il prezzo per assistere allo spettacolo: solo 5 euro.
SPORT & MERCHANDISING Nei padiglioni 14 e 15 ci si poteva togliere gli ultimi sfizi, passando per l'area sport e le bancarelle del merchandising. Trovandosi questi vicino
all'uscita, non era difficile imbattersi in improvvisi rigonfiamenti delle borse dovuti ad attacchi di shopping compulsivo nell'imminenza di prendere la via di casa.
MEGLIO "AL SACCO" Prima di uscire, però, ci siamo sentiti in dovere lasciare un consiglio "a color ch'entravano"; e voi lettori, consideratelo buono per l'anno prossimo. Se possibile, farsi preparare il buon vecchio "pranzo al sacco" da mamma/moglie/fidanzata o concubina. L'accoppiata panino con la salamella + birra tassa ben nove euro! Uno sproposito! E allora, come cantava Bennato, "viva la mamma" (moglie/fidanzata/concubina).