Dopo tre giorni di test, a sorpresa il più veloce è Marco Simoncelli, davanti a Stoner e Lorenzo. Segnali di ripresa per le Ducati: Hayden ottavo, Rossi decimo.
DAY 3
SUPER SIC Evidentemente in Honda se la staranno ghignando non poco nel vedere ogni giorno un (loro) pilota diverso in cima alla classifica dei tempi. Stavolta è toccato al nostro SuperSic Marco Simoncelli: con un tempo di 2:00.757 (tredici millesimi di secondo più veloce di quello fatto registrare ieri da Dani Pedrosa), è stato lui, con la Honda di Gresini, il leader della terza sessione di test a Sepang.
VICINI-VICINI Dietro di lui, a distanza tutt’altro che siderale, c’è un terzetto di piloti capaci di abbattere il muro dei 2:01, composto nell’ordine da Stoner (2:00.811) con la Honda Repsol, Lorenzo (2:00.845) con la Yamaha e Dovizioso (2:00.945). Tutti e tre sono stati capaci di migliorare sensibilmente il proprio crono, soprattutto il maiorchino (-718 millesimi rispetto a ieri). In crescita anche Ben Spies, oggi quinto, a differenza di Daniel Pedrosa, che dopo l’exploit di ieri non ha saputo ripetersi in questo terzo giorno di prove durante il quale non è mai riuscito a scendere sotto il 2:01 (e questa probabilmente è l’altra sorpresa di giornata assieme al boom di Simoncelli).
ROSSE IN RIPRESA Detto che al settimo posto c’è l’ennesima Honda, quella di Aoyama, sceso di sue decimi dal tempo di ieri, cominciano a vedere il bicchiere leggermente più pieno le Ducati, perché il distacco dai migliori – sempre pesante – comincia un po’ ad affievolirsi. Hayden è ottavo a circa 9 decimi da Simoncelli (ieri il gap con Pedrosa era di 1 secondo e 6 decimi), Valentino Rossi entra invece nel novero dei primi dieci con il tempo di 2:01.842, che comunque resta oltre un secondo superiore ai migliori. Che l’opera di sgrezza mento della Desmosedici inizi a dare i primi frutti?
GLI ALTRI Ta Hayden e Rossi, nono, si inserisce Colin Edwards con la sua Yamaha Monster. Nella giornata in cui non si vede Bautista, che aveva ben figurato nei giorni scorsi, restano sempre nelle retrovie i vari Capirossi (dodicesimo, ma in risalita), Elias e Crutchlow. La Ducati del team Aspar guidata da Hector Barbera si piazza infine all’undicesimo posto, con un miglior giro –e un posizionamento in classifica generale - in linea coi risultati di ieri.
DAY 2
HONDA LUNGA Niente rivoluzioni, comandano le Honda. D’altronde da un giorno all’altro non ci si poteva certo attendere qualcosa di diverso. L’alfiere principe, però, stavolta non è Stoner ma Dani Pedrosa, che nel secondo giorno di test a Sepang ha messo tutti in fila, compreso il proprio compagno di squadra, rifilandogli oltre sei decimi e mezzo. Con cinque Honda nelle prime sei posizioni – con tempi molto più ravvicinati tra il secondo, appunto Stoner, ed il settimo, il campione in carica Jorge Lorenzo – la mosca bianca per ora è Ben Spies, terzo con la sua Yamaha. Le Ducati, manco a dirlo, seguono ancora da lontano e con distacchi pesanti: il migliore del team Marlboro è Hayden, undicesimo, staccato di oltre un 1.6 secondi da Pedrosa.
TORERO SCATENATO Il “torero Camomillo”, ieri terzo, ha siglato il giro più veloce fermando il cronometro a 2:00.770, praticamente 1,3 secondi in meno del suo miglior tempo nella prima giornata. Per ora resta l’unico ad aver abbattuto in questi test il muro dei 2:01, visto che Stoner (2:01.434) non è andato tanto lontano dai tempi di ieri; tempi ai quali si sono avvicinati anche altri, a partire da Ben Spies (2:01.508). Dietro di lui, ancora tanta Honda.
JORGE RINCORRE Nel derby tutto tricolore tra Dovizioso e Simoncelli, per il momento è il “Dovi” (quarto) a mettere il naso avanti di un soffio, ma la distanza tra i due è irrisoria, appena 10 centesimi di secondo. Subito dietro il “Sic”, ecco spuntare l’altra Honda del Team Gresini, quella guidata da Aoyama, anch’essa racchiusa in un fazzoletto di millesimi. Quello che fa specie è invece vedere Jorge Lorenzo soltanto settimo, per ora distante quasi 8 decimi dal miglior tempo di Pedrosa; l’unica sua consolazione è di aver migliorato di oltre 4 decimi il tempo del primo giorno.
LAVORI IN CORSO Per la Ducati è invece ancora notte fonda. La più veloce è quella di Barbera, decima alle spalle, oltre che dei già citati, anche di Bautista (Suzuki) ed Edwards (Yamaha Monster). Le due di punta, quelle di Hayden e Valentino Rossi, per il momento devono accontentarsi rispettivamente dell’undicesimo e del tredicesimo tempo. Valentino (tredicesimo) da un giorno all’altro ha migliorato il proprio crono personale di 7 decimi abbondanti, scendendo a 2:02.597. Il suo ritardo dalla migliore Honda resta però intorno agli 1.8 secondi. Il fatto che sia Hayden sia Rossi siano così in ambasce la dice lunga su quanto la Desmosedici sia ancora da sgrezzare. In fretta, possibilmente…
Nella gallery è possibile consultare l'intera classifica dei tempi del secondo giorno di test.
DAY 1
SIGNORI SI GIRA! La MotoGP è più fortunata della Superbike, almeno quanto a tempo meteorologico. Anche se questo è periodo di monsoni a Sepang il primo giorno di test si è concluso regolarmente qualche ora fa e ora c'è chi va a dormire sereno e chi sicuramente non dormirà sonni troppo tranquilli. Tra questi c'è sicuramente la Ducati e parliamo di tutta la Ducati (piloti tecnici staff) perchè a Sepang le Desmosedici GP11 non stanno andando per niente forte. La prima è quella di Randy De Puniet che si becca però ben secondo e mezzo da uno Stoner che fin dai primi giri è stato pazzescamente veloce. Sparare subito un 2.01.574 al primo giorno di test con la pista ancora non gommata è qualcosa che fa impressione. Ma Stoner, ormai lo sappiamo, è così, lui fa poche storie, sale in moto e al primo giro va già al 200%.
BINOMIO VINCENTE? In ogni caso sembra proprio che l'accoppiata Stoner Honda sia qualcosa al momento di irraggiungibile dagli altri. La Honda ha lavorato sodo e ha ricominiciato a fare paura come alla fine dello scorso anno. Non a caso, Pedrosa è terzo, e Simoncelli quarto dimostrando che cresce sempre molto bene. L'unico a non sembrare troppo impressionato è Lorenzo che ha piazzato una Yamaha più pimpante dal punto di vista del motore in seconda posizione. Lui e Stoner sono stati gli unici a girare sotto il 2.02. Bene anche la Suzuki con Bautista in buona posizione, e bene anche Spies, quinto a 4 decimi dal suo "caposquadra".
LE DUCATI SONO DIETRO La Ducati invece arranca, e se i tempi di Rossi non fanno troppo testo per il problema alla spalla (pare non riesca a fare più di tre giri consecutivi), sono comunque i tempi di tutte le Ducati ad essere lenti, anche Hayden che a Valencia era comunque andato bene a Sepang sembra essere in difficoltà.
CANTIERE APERTO Il fatto è che la Desmosedici è, tra le moto presenti, quella più vicina a un cantiere aperto. La sensazione che ricaviamo sentendo parlare piloti e squadre è che le altre abbiano ormai il pacchetto pronto e stiano solo limando i particolari, mentre la Ducati è ancora da sgrezzare per definire il percorso ideale. Il problema è che tempo ce n'è poco, e il collaudatore principale è menomato. La strada appare lunga, e molto in salita. In ogni caso proprio perché è un cantiere aperto i tempi della Ducati di questa prima giornata vanno presi un po' con le molle. Quando provi una marea di cose al tempo non ci pensi, anche se è un fatto che se sei a posto, vai forte subito e senza dfifficoltà... Proprio come Stoner e Lorenzo.